Capitolo 17

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Erano le nove quando Liam arrivò a casa di Christine. Aprì la porta con la chiave di scorta ed entrò nel soggiorno. Si trovò davanti una scena davanti alla quale rimase un po’ interdetto. Louis e Christine stavano dormendo sul divano, uno abbracciato all’altra. Lei aveva il viso appoggiato sul petto del moro, che la teneva stretta a sé. Chiuse i pugni, cercando di calmarsi. Aveva messo le chiaro le cose tempo prima, quindi sapeva che Louis non l’avrebbe toccata con un dito, ma la cosa gli dava molto fastidio. Si avvicinò ai due, cercando di fare meno rumore possibile. Scossò leggermente Louis per farlo svegliare. L’amico sbattè le palpebre più volte per poi guardarlo. Appena si rese conto della situazione, scattò a sedere cercando di non svegliare Christine. Si alzò dal divano, seguito da un verso di disapprovazione della rossa. Liam sorrise vedendola rannicchiarsi su se stessa per continuare a dormire. Andarono in cucina il castano avvicinò la porta. Stava per parlare, ma Louis lo precedette.

«Com’è andata ieri sera?» si passò una mano fra i capelli. Sapeva qual’era la domanda sottintesa: “Ti sei controllato?”.

«Non è morto nessuno se è quello che mi stai chiedendo, solo qualche ammaccatura» il moro annuì. Abbassò lo sguardo verso le sue mani. Aveva le nocche arrossate e su alcune c’erano piccole croste.

«Non finirò nei casini per colpa di quello» Louis gli mise una mano sulla spalla, mentre lui guardava Christine dallo spiraglio che aveva lasciato.

«Ha chiesto di te tutta la sera» abbassò il viso.

«Voleva sapere se stessi bene» si girò verso di lui.

«Non merito che si preoccupi per me, le mento in continuazione»

«Lo fai per il suo bene, la stai proteggendo da un mondo che non le si addice» il castano scossò la testa.

«Ormai c’è dentro e credo che non ne sia mai uscita» Louis lo guardò corrugandola fronte.

«Che vuoi dire?»

«Il suo ex» il moro capì subito.

«Era nel giro e l’aveva trascinata dentro, almeno così ho capito visto che non mi vuole dire nulla»

«Non sai neanche chi è?» Liam negò con la testa. Louis gli diede una pacca sulla spalla.

«Vedrai che andrà tutto bene. Ora scappo che sono in ritardo» il castano annuì e l’amico aprì la porta della cucina, cercando di fare meno rumore possibile. Superò il soggiorno, non prima di aver lanciato un’occhiata a Christine, e poi uscì. Liam raggiunse il divano e si inginocchiò davanti. Lei era ancora rannicchiata che dormiva beatamente. Aveva le labbra socchiuse e delle ciocche di ricci le cadevano sul viso. Gliele spostò, portandole dietro l’orecchio. Christine si mosse a quel gesto. Aprì gli occhi, sbattendo le palpebre più volte per abituarsi alla luce. Se li stropicciò e poi si voltò, incontrando il suo sguardo. Sorrise nel vederlo e gli fece spazio sul divano. Lui si stese, rimanendo a pochi centimetri dal suo viso.

«Buongiorno» disse ancora con la voce impastata dal sonno. Lui sorrise leggermente e iniziò ad accarezzarle i capelli.

«Buongiorno»

«A che ora sei arrivato?» lei mise una mano sopra la sua, fermando il movimento. Fece incrociare le dita e le porto in mezzo a loro.

«Circa dieci minuti fa» Christine si guardò intorno per poi tornare a concentrarsi su di lui.

«Louis?» lui si avvicinò di poco.

«E’ appena andato via» lei fece una smorfia di disappunto.

«Volevo salutarlo. E’ stato con me tutta la sera, mi ha tenuto compagnia» abbassò lo sguardo a quella frase. Si sentiva un po’ ferito da quella frase. Sarebbe dovuto esserci lui al posto di Louis, doveva esserci lui la sera prima. Ma infondo lui l’aveva fatto per proteggerla quindi non aveva sbagliato, o no?

Afire Love || Liam Payne || (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora