Memories.7

28 3 0
                                    

Mi girai per abbracciarlo, e mi ritrovai difronte il suo volto, tanto bello quanto familiare; affondai nel suo abbraccio, sentivo i suoi addominali a contatto con la mia pancia nuda, mi fece venire i brividi, ma cercai di non pensare troppo al suo fisico mozza fiato; mi era mancato davvero troppo quel cretino, non lo vedevo da tre mesi ma sembravano passati anni... ah giusto voi vi chiederete " Ma chi cavolo è questo tipo mezzo stalker?", beh lui... vediamo, è una storia lunga: ci siamo incontrati, per la prima volta, il primo giorno della seconda elementare, il mio primo anno scolastico qui a Boston, quando conobbi anche Ash e Amy; lui era assolutamente dolcissimo, aveva i capelli biondi un po' lunghi, tutti riccioluti e gli occhi azzurri circondati da una montatura nera di plastica, da subito mi era sembrato simpatico e anche un po' buffo, ma anche io non è che ero conciata molto meglio, avevo una salopette di jeans con sotto delle mini-converse nere e un paio di ridicole treccine; ci fecero sedere vicini, eravamo: io, Luke, Ash e Amy; da quel giorno diventammo inseparabili, inseparabili per davvero, infatti facemmo insieme anche le medie, ma l'ultimo anno successe qualcosa, che non sono sicura sarebbe dovuto succedere: ci fu ovviamente la festa dell'ultimo anno, io e lui andammo insieme, diciamo che lui mi fece da cavaliere, perché, nel gruppo, solo io e lui non avevamo un compagno; inizialmente era una situazione tranquilla, poi arrivarono vari amici di amici e simili, tutti più grandi di noi, portarono alcolici, noi inizialmente ci tenemmo a distanza, ma la curiosità ebbe la meglio, così assaggiammo un bicchierino, poi due, poi tre infine ci ritrovammo ubriachi fradici, io e Luke ci lasciammo un po' andare, molto andare, me lo ricordo come se fosse ieri: sentivo la testa pesante, la musica mi rimbombava nelle orecchie e sentivo l'alcol che mi bruciava nel sangue, le mani di Luke mi percorrevano la schiena, mi sembrava bellissimo, forse anche più del solito, non ero molto lucida, chiusi gli occhi per qualche secondo, e quando li riaprii vidi che Luke si trovava con la faccia a pochi centimetri dalla mia, e si avvicinava sempre di più, i suoi occhi azzurri luccicavano di malizia, io sorrisi e infine eliminammo contemporaneamente la distanza tra i nostri volti, sentii le sue labbra morbide sulle mie, era una sensazione bellissima e soprattutto, mai provata, quello fu il mio primo bacio; quel bacio si trasformò in qualcosa di più, ci chiudemmo in uno stanzino buio, non vedevo niente, l'unica cosa che percepivo erano le sue labbra sul mio collo e le sue mani sulla mia schiena, poi improvvisamente una luce mi colpì gli occhi, qualcuno aveva aperto la porta, era un bidello, noi presi dall'imbarazzo scappammo via, ci dirigemmo nella sala principale, dove Ash ci stavano cercando, era arrivato lo fratello di Amy con l'auto per riportarci tutti a casa, io mi addormentai in macchina, con la testa poggiata sulla spalla di Luke; mi risvegliai la mattina dopo con dolori atroci ovunque, ma soprattutto un'enorme ansia che mi incasinava sempre di più la testa: avevo paura, paura di rovinare la nostra amicizia, non riuscivo ad immaginare come avesse potuto reagire Luke ai ricordi della sera precedente, detto che si ricordasse qualcosa; con mia sorpresa, quando ci rincontrammo lui non fece parola di quello che era successo, e io feci lo stesso; dopo gli esami Luke ci disse che si sarebbe trasferito in un'altra città, Philadelphia a causa del lavoro del padre, così all'inizio dell'estate se ne andò... ecco a voi cosa rappresenta nella mia vita Luke Miller.
La sua voce mi portò via dal mio mondo di ricordi, "Ehi Evans, non la facevo così sentimentale!", io risi e imitai la voce del signor Johnson, un nostro vecchio professore delle medie, "Ah si, e io non lo facevo tanto cretino signorino Miller!", lui mi mise un braccio intorno alle spalle e disse, sempre imitando il signor Johnson, "Che mi dice signorina Evans, le presentazioni non vanno più di moda dalle sue parti?", trattenendo le risate dissi " Ah si, lui è un ragazzo che ho conosciuto a scuola" Luke mi guardò con la sua solita faccia a punto interrogativo, " Luke ho sbagliato bagno e sono andata in quello dei maschi invece che quello delle femmine, tutto qui!" dissi, lui scoppiò a ridere, io gli diedi un pugno sul braccio, "La smetti!" lo sgridai, mi girai verso l'altro ragazzo, lui sorrideva, poi disse " Piacere, io sono Jake Lewis", contemporaneamente io e Luke dicemmo "Piacere".
Uscimmo dal bagno, e io ritrovai finalmente Ash e Amy che abbracciarono, quasi strangolarono Luke, era mancato anche a loro, ma un'attimo come mai era qui a Boston, e non a Philadelphia? Per trovare una risposta a questa domanda mi bastava chiederlo, no? Mi avvicinai a Luke che era al bancone a chiacchierare con Jake, Ash e Amy, circondai il suo collo con le braccia, e gli sussurrai all'orecchio "Come mai non sei a Philadelphia, ma qui?", lui rise, gli avevo di sicuro fatto venire i brividi, il mio effetto su di lui, mi divertiva, " Mio padre ha detto che devo venire qui tutti i week end per portare degli scatoloni" disse sorridendo, " Scatoloni?" dissi curiosa, "Sicura di volerlo sapere, ti rovinerò la giornata!" disse i tono di beffardo, "Si, sono sicura, dimmi" quasi urlai, "Torno a vivere quiiiiii!" urlò lui, gli occhi miei, di Ash e di Amy brillarono a queste parola e insieme ci abbracciammo tutti e tre. Oltre la spalla di Luke potevo vedere Jake di schiena che si irrigidiva, perché mai?

BIG_CRUSHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora