Pov's Evie
Luglio volge al termine e tra poco io, Mal e i Dixon partiremo per una rilassante vacanza.
In realtà, fino a qualche settimana fa non sapevo neanche cosa fosse una vacanza ma adesso non sto nella pelle!
Con Carlos le cose vanno benissimo, oggi conoscerò addirittura i suoi genitori!
Sono agitatissima, per fortuna c'è ancora tempo per la cena e quindi posso prepararmi psicologicamente, in effetti sono ancora le otto e trenta del mattino e direi che, seppur sia estate, è ora di alzarsi."Buongiorno!" Dico vedendo Mal aprire gli occhi.
"Senti mirtilla, non è giornata. Quindi finiscila oppure non arriverai a vedere il sole domattina." Ribatte lei seccata.
Strano...Mal non mi parla mai così, sì certo è un po' sarcastica e ironica ma non lo è mai per ferire.
"Mal tutto apposto?" Chiedo preoccupata.
"Non ci senti? Ti ho detto di lasciarmi in pace!" Sbotta alzandosi dal letto e fiondandosi in bagno sbattendo la porta.
Mi alzo dal mio letto e comincio a rifarlo quando, dopo un lungo silenzio, sento un tonfo assordante.
"Mal, tutto bene lì dentro?" Chiedo bussando alla porta.
La porta si apre rivelando una Mal dalle mani sanguinanti che mi fulmina con lo sguardo e se ne va; entrando in bagno noto uno specchio, precisamente quello portatile, scaraventato a terra completamente rotto e con tracce di sangue.
Da quando abitiamo dai Dixon, Mal non è mai stata un tipo violento.
Ripulisco tutto e scendo di sotto, in cucina trovo Margaret e William molto confusi mentre Mal mi urta uscendo dalla stanza.
"Che succede?" Chiedo.
"Vorrei saperlo anche io, Mal non è mai stata un tipo aggressivo, intendo sia fisicamente che verbalmente. E cos'è stato quel tonfo?" Dice Margaret in tono preoccupato.
"Mal ha rotto uno specchio, in bagno...è da quando si è svegliata che si comporta così."
"Dobbiamo fare attenzione con lei, oggi non risponde di sé stessa e potrebbe fare cose di cui potrebbe pentirsi." Afferma William.Pov's Mal
Non sono riuscita a dormire; ho rimuginato tutta la notte sul mio passato, su ciò che mi è accaduto, sulla mia famiglia e mi sono resa conto di essere sempre stata una debole.
Non ho mai avuto il coraggio di reagire alle percosse, non ho mai risposto male a mia madre e non ho nemmeno mai reagito a tutti gli insulti e gli affronti che ho subito come persona.
Ma stanotte tutto è cambiato.
Non ho più bisogno della pietà di questa famiglia, ne tantomeno dell'amicizia di quella ragazzina dai capelli blu.
La nuova Mal è in arrivo, e lei non perdona.Mi "sveglio", nonostante non abbia dormito comunque, a causa dell'insopportabile voce di quella gallina: "Buongiorno!"
"Senti mirtilla, non è giornata. Quindi finiscila oppure non arriverai a vedere il sole domattina." Dico seccata e mi alzo dal letto scompigliando le lenzuola.
"Mal tutto apposto?"
"Non ci senti? Ti ho detto di lasciarmi in pace!" Sbotto e mi fiondo in bagno sbattendo la porta.Mi guardo allo specchio.
Ho sempre odiato lo specchio, lì mi vedo per quello che sono realmente, solitamente piango quando capisco tutto ciò che sono e che non posso nascondere ma stavolta sento montare e ribollire dentro di me una tale rabbia che prendo a pugni la prima cosa che mi capita, butto lo sguardo su un piccolo specchio e lo colpisco.
Sento le schegge di vetro conficcarsi nella mia mano e scaravento lo specchio contro il muro.
Esco di fretta dal bagno lanciando ad Evie uno sguardo d'odio.Scendo in fretta le scale raggiungendo la cucina dove Margaret e William mi salutano calorosamente.
Io non ricambio, mi limito ad aprire il frigo prendendo un bicchiere di latte e chiudendolo violentemente.
"Mal, tesoro, che hai?" Chiede Margaret sconvolta.
"Possibile che tutti si preoccupino per me?! Non ho niente che non vada!"
"Ma-"
"La prego Margaret, non mi rompa anche lei oggi."
Esco dalla cucina scontrandomicon quell'asina blu, salgo in camera e mi metto addosso la prima cosa che trovo dopodiché esco da casa dirigendomi non so dove.È ormai pomeriggio inoltrato e vagabondo in città senza una meta da ormai parecchio.
Mi sono fermata in alcuni luoghi a disegnare tutto ciò che vedevo ed ho riempito un intero album.
Disegnare mi aiuta a sfogarmi, come se tirassi fuori dalla testa tutti i miei pensieri e li incollassi ai fogli dell'album.Oggi mi sento veramente arrabbiata con il mondo ma soprattutto con me stessa; mi chiedo perché? Perché in questi anni non ho reagito al dolore? Perché mi sono lasciata trattare come un oggetto?
Ripensando a tutto ciò, se possibile, mi arrabbio ancora di più e inizio a colpirmi le gambe con dei sassi presi da terra, fortunatamente non c'è nessuno che mi veda altrimenti sembrerei una pazza, e forse lo sono.
Con le gambe scorticate e doloranti, le mani sanguinanti e piene di schegge, mi alzo da terra e mi dirigo verso il lungomare.Scatto qualche fotografia al tramonto con il mio cellulare e mi siedo su una panchina per disegnare questa bellissima scena.
Sembra che la rabbia si sia calmata, alzo lo sguardo dal mio album per contemplare la bellezza del sole che viene inghiottito dalle onde.È ormai buio, mi stendo sulla panchina cullata dal dolce suono delle onde e mi addormento.
Pov's Ben
È tutto il giorno che Mal non si fa viva, non risponde al cellulare e non abbiamo idea di dove sia.
Ho paura che possa aver fatto qualche cazzata che potrebbe rovinarle la vita per sempre e non posso permettere che ciò accada.
"Qualcuno deve andare a cercarla!" Esclama Evie.
"Vado io. Vi faccio sapere se la trovo." Dico e vado in macchina.Ho setacciato tutta la città ma di Mal non c'è traccia poi ripenso ad una chiacchierata che io e Mal abbiamo fatto l'altra sera.
"Sai, io non ho mai visto il mare..."
"Davvero? Non sapevi che St. James si trova sul mare? Sì, certo, può sembrare una località campagnola ma è proprio questo il bello della città, campagna e mare si incontrano e formano un paesaggio davvero suggestivo."
"Allora...qualche volta mi ci devi portare. Promesso?"
"Promesso."Salgo in macchina e raggiungo il lungomare.
Su una panchina isolata dalle altre, una ragazza dai lunghi capelli viola, dorme beatamente.
"Mal..." le sussurro.
Lei si gira e vedendomi scatta in piedi prendendo i suoi effetti personali.
"Stammi lontano."
"Mal, ma che ti succede?!" Chiedo esasperato.
Noto le sue gambe ferite e le sue mani sanguinanti.
"Oggi hai rotto uno specchio e hai ancora delle schegge nelle mani. E che hai fatto alle gambe?"
"Non ce la faccio più!" Sbotta lei tornandosi a sedere sulla panchina e portandosi le ginocchia al petto.
Mi siedo accanto a lei.
"Io sono stanca. Stanca di tutto. Stanca di dover essere la ragazza che è stata violentata, stanca di dover fingere di star bene quando in realtà sta andando tutto a puttane e stanca di vivere nel passato. Io ci provo a dimenticare, davvero, ma non ce la faccio!" Sbotta.
"So che può essere difficile ma come dici tu, non si può vivere nel passato. La vita va avanti, quello che ti è successo è stato brutto ma è passato. Pensa al futuro, pensa a cosa farai, chi diventerai e soprattutto chi deciderai di essere. I tuoi hanno sbagliato? Bene. Tu sii diversa. Hai ricevuto percosse? Dai carezze. Non ti hanno amata? Tu AMA. Ama con tutto il cuore perché alla fine l'amore e l'unica cosa che resterà per sempre. C'è sempre stato nella storia dell'umanità e ci sarà fino alla fine del mondo." Dico per incoraggiarla e rasserenarla.
Lei mi guarda e un sorriso fa capolineo sul suo viso.
Mi abbraccia ed io la stringo a me.
"Grazie per esserci sempre Ben. Grazie infinite." Mi sussurra.
Le bacio la testa e poi la riporto a casa.Pov's Evie
Sentiamo il portone aprirsi e vediamo che Mal entra timidamente seguita da Ben.
"Tu!" Le grido andandole incontro. "Per colpa tua ho annullato la cena con i genitori di Carlos!"
"Mica te l'ho chiesto io..." borbotta lei.
La abbraccio.
Lei non se l'aspettava ma poi ricambia anche lei.
"Non fare più scherzi del genere. E adesso pensiamo a curare questi brutti tagli che più perdi sangue più diventi pallida e già sei pallida di tuo. Sai, un po' di fard non ti starebbe male!" Le dico trascinandola in cucina.
Non so cosa le è preso e non mi interessa, l'importante è che sia a casa e siamo insieme, sane e salve.
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D·E·M·O·N·S
FanficMal Souvlaki e Evie Grhimilde sono due ragazze con un passato difficile alle spalle ma un incontro speciale le stravolgerà completamente... TUTTA LA STORIA, ECCETTO I PERSONAGGI ESTRAPOLATI DAI FILM, È FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE, QUALSIASI RIFER...