1Capitolo

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Era un giorno come tanti,quando mi svegliai con i raggi del sole che entravano dalla finestra e mi sfioravano il viso.

Mi alzai dal letto con molta fatica,aprii le finestre alzai le braccia mi stiracchiai e feci uno sbadiglio,era il mese di maggio stava per arrivare l'estate e si respirava aria pulita.

Scesi giù come tutte le mattine per fare colazione e prima di varcare la soglia della cucina arrivarono alle mie orecchie delle urla quasi piangenti.

:"Dobbiano dirle la verità Jonh!

:"No Diana!Pensa alla sua reazione,cosa faremo se pensarà di scappare?

Quelle parole mi rimasero così perplessa che in quel momento mi bloccai e mille domande invasero la mia mente: di cosa stavano parlando? Mi nascondevano qualcosa? A chi dovevano dire la verità?

Era strano non mi avevano mai nascosto niente,peró era un pó di tempo che in famiglia c'era un'aria strana,c'era tanta tensione e non ne conoscevo la causa.

Entrai in cucina e ci fù un silenzio totale,mi fissavano con un aria strana e a quel punto avevo la certezza che mi nascondessere qualcosa.

:"buongiorno famiglia!" Dissi con un tono freddo.

:"Buongiorno figliola!"

Mi risposero insieme.

:"sentivo urlare prima,é successo

qualcosa che io non so?

In quel momento si guardarono e abbassarono lo sguardo.

:"no cara,addesso ti preparo la colazione e vai a scuola che é già tardi"

:"vabbene mamma"

Mangiai presi la borsa e mi diressi verso la porta di casa.

:"a dopo mamma e papà"

:"a dopo tesoro"

Iniziai ad incamminarmi verso scuola ,quelle cinque ore in classe non passavano mai e i dubbi ripresero il sopravvento nella mia mente.

Aspettavo con ansia che quel suono straziante della campanella arrivasse al mio orecchio.

Ed ecco.

Uscii fuori dalla classe e ad un tratto

:"laraaaa,laraaa!"

Mi girai e vidi la mia migliore amica correre verso di me.

:"ehi Ellen"

:"Lara ti sto chiamando da un ora"

:"Scusa avevo la testa da un'altra parte"

:"Vabbene non preoccuparti,comunque volevo dirti se domani vorresti venire alla festa di mio fratello fa diciotto anni ci terrei se venissi."

:"Vabbene,ci verró addesso vado perché é tardi,ciao"

:"a domani"

Tornai a casa e quella tensione mi assalii nuovamente.

:"mamma sono a casa"

:"ciao cara,vieni in cucina che io e tuo padre dobbiamo parlarti"

Era preoccupata ,aveva degli occhi così tristi,s'intavedeva il buoio totale.

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