«Non lo so...»
Tutti gli occhi sono puntati su di me, mi sento pesantemente a disagio. E quello scemo di Liberio mi fissa a sua volta, a occhi più spalancati del normale, per farmi dispetto...
«Ehm, che ne dite di una pizza in Corso Italia? Laggiù c'è una pizzeria rinomata...»
«Uh uh!» Luca si lecca i baffi. «Ho capito quale dici! Mi piace!»
Alberto mi strizza l'occhio e segna sulla lavagna il nome del ristorante che gli nomino. Marzia, seduta sulla cattedra vicino a lui, mi lancia un'occhiata di fuoco.«Io appoggio la scelta di Irene!» continua a sostenermi Luca.
«Io ho assaggiato la pizza di cui parla, mi piace parecchio!» salta su Binah, lasciandomi di stucco.
Binah Asante mi sta dando ragione?!
Quando però si accorge dello sguardo assassino di Marzia, torna in sé e borbotta: «P-però ha i suoi difetti... Ehm, meglio provare vicino Borgo Stretto, come ha detto Marzia...»«Io voto la pizzeria vicino a Piazza Guerrazzi» interviene Paolo al suo turno, appoggiando ovviamente il ristorante proposto da Alberto.
Liberio mi lancia un colpetto alla spalla. «Scusa, amica mia, ma stavolta rinuncio alla pizza e scelgo una cena a suon di hamburger. Che ne dite voi altri?»
Nadia schiocca la lingua roteando gli occhi. «Scusa, Ferrez, ma noi siamo italiani al cento per cento, e abbiamo voglia di pizza. Tu, Guo e Binah dovete adattarvi. Voto il ristorante scelto da Alby, solo per non votare quello che ha proposto Gherardi» aggiunge, scoccandomi un largo sorriso.
«Tanto la figura da bimbetta la fai tu, idiota» le faccio notare in tono pacato.
Alberto scoppia in una risatina, mentre Roberta saltella a rubargli il gessetto e ad aggiungere un segnetto alla pizzeria che ho scelto io.«Nessuno vuole andale a mangiale cinese?» interviene Guo, imbronciato. Il ristorante cinese che ha citato non ha neanche un punto a favore.
«In Italia si mangia italiano!» lo prende in giro Luca. «Dai, scherzo! Ma almeno per questa volta, amico, evitiamo! Mangio sempre il cinese con te, stavolta ho voglia di pizza!»
«Io invece voto l'hambulgelia, pel non dalti soddisfazione.»Frattanto che Giulia vota la pizzeria di Alberto, mentre Enrico sceglie l'hamburgeria, Claudio rientra dal bagno lanciando un'occhiataccia alla lavagna.
Alberto posa lo sguardo su di lui, incupendosi tutto d'un tratto.
Non appena dà un colpetto a Marzia, questa comincia a balbettare come se si stesse rivolgendo a uno spettro: «Ehm, C-C-Claudio, dove v-vorresti andare a ce-cena?»
Lui le rifila uno sguardo tale da poterla ridurre in cenere con un semplice battito di ciglia. Marzia incassa la testa tra le spalle e guarda altrove, incredibilmente ammutolita.
Forse Claudio non vuole neanche venire a cena con noi. Alla fine che cosa verrebbe a fare? Io sono asociale, ma almeno sono parte integrante di questa classe, a differenza sua, che ci disprezza e finge di essere l'unica persona al mondo.Siccome Bianca deve sempre essere imparziale e non sa che decisione prendere – più timorosa di deludere qualcuno – non la facciamo votare, e alla fine vince la pizzeria di Alberto – con tutta la soddisfazione di Nadia e Marzia contro di me.
Il nostro adorato capoclasse posa il gessetto e rilascia un sospiro sollevato. «Finalmente un'assemblea di classe come si deve.»
Giulia scoppia a ridere. «Bella quest'assemblea, eh? Parlare di dove andare a cena fuori!»La porta si spalanca all'improvviso e la professoressa Mazzini si affaccia, gli occhi spalancati come quelli di un gufo. «Tutto bene, ragazzi?»
Alberto e Marzia allargano le braccia in una posa tanto innaturale e tanto comica che a stento riusciamo a trattenere le risate. Stanno cercando di nascondere i nomi dei ristoranti scritti alla lavagna, ma a fare così attirano soltanto l'attenzione.
La professoressa li guarda dubbiosa. «Cosa state facendo?»
«Niente!» rispondono loro, senza smuovere un muscolo.
Liberio dà in un forte colpo di tosse per celare una risata, allora gli spiaccico la testa sul banco e affondo il viso tra i suoi capelli.La prof sospira esasperata. «Volete un abbraccio, per caso?»
Tra i nostri sghignazzi, Alberto risponde goffo: «No, ehm, ci stiamo stiracchiando...»
«Vi state... stiracchiando?» ripete lentamente la Mazzini, in un tono che mi ricorda molto il professor Piton.
Fortunatamente preferisce chiudere un occhio, ed esce dalla classe sbattendo la porta con impeto.
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Il Paradiso a casa mia
Teen FictionDopo la scomparsa della madre a causa di una malattia, Irene è caduta nella confusione più totale. Vuole isolarsi dal resto del mondo, non tollera che gli altri provino pietà per lei, ed è diventata molto nervosa e facilmente irritabile. E soprattut...