Sul serio. Andare al cinema il giorno dopo di Natale era una cavolata.
-No, io non andrò al cinema. Non con quello lì- sentenziai. Asia mi stava implorando.
-Ti prego, ci sarò io in mezzo!- continuò lei con aria disperata. Mi girai dall'altra parte e alzai le coperte. Mi scosse, mi buttò i cuscini e ruppe i miei timpani di musica rock in meno di cinque minuti.
-Santo cielo, va bene! Andrò in questo benedetto cinema e proverò a sopportare quel Valentino- dissi. Lei mi abbracciò forte.
-Grazie, grazie! Quindi ricordati che è questa sera, alle sette- mi disse. Scendemmo a fare colazione. Notai che c'erano tutti, a parte Valentino.
-Mamma, dov'è Valentino?- chiese Asia.
-E' in camera. Ha fatto colazione poco prima e ha detto di non essere disturbato. Sai, i suoi esperimenti- rispose sua madre. Quindi Valentino era uno scienziato da tutti i punti di vista. Uscimmo quasi subito per sciare. Quel giorno provai lo snowboard. Non era male, me la cavavo sicuramente meglio che con gli scii.
Per il resto della giornata non vedemmo l'ombra di Valentino, solo a cena. Andammo quasi subito al cinema vicino, anche se vedevo Valentino abbastanza riluttante all'idea.
-Me l'ha costretto mia madre- aveva spiegato e l'ostilità che provavo per lui aumentò ancor di più. Non avevo mai visto un ragazzo così arrogante e saccente in tutta la mia vita ma una parte di me diceva che era un soggetto interessante. Un ragazzo scienziato che non credeva nell'amore... era qualcosa che mi attraeva.
Arrivammo al cinema e ci prendemmo i posti e i pop corn, a parte Valentino ovviamente. Diceva che non aveva voglia di superare il suo "fabbisogno calorico".
In verità non sapevo quale film stessimo guardando finché mi sedetti in poltrona. Scoprii che Asia aveva preso i biglietti per "Colpa delle stelle", un film bellissimo che avevo visto un po' di tempo fa. Mi godetti il stupendo lungometraggio mentre sgranocchiavo i pop corn.
Durante la pausa, Asia se ne andò in bagno lasciando me e Valentino da soli. Rimanemmo in silenzio, senza parlarci. Fissai qualsiasi cosa che non fosse lui.
-La recitazione non era male, le scene altrettanto anche se ho intravisto qualche pecca qua e là- commentò come se stesse parlando sa solo. Io lo guardai di sbieco. Questo si permetteva di ridurre così un capolavoro?! Forse solo perché trovava tutto insulso nell'amore?!
-Ti faccio notare una cosa. A te non piace perché tu lo guardi in modo tecnico. Se lo vedessi per la storia non diresti la stessa cosa, anzi- lui sembrò che volesse interrompermi ma io lo precedetti.
-Tu non vuoi aver a che fare con l'amore perché hai semplicemente paura. Paura di sbagliare, di fare un errore. Perché uno scienziato deve fare meno errori possibili, vero?-
Questo lo zittì subito e mi fissò con occhi inespressivi, non sapendo cosa dire. Forse avevo fatto centro.
-Scusate gente, il film è riniziato?- chiese Asia. Poi guardò me e Valentino.
-Mi sono persa qualcosa?- domandò dopo. Io feci un gesto con la mano, come per dire che non era stato nulla d'importante.
-Non è stato niente. Credo che qualcuno, invece, abbia capito qualcosa- dissi e feci un sorriso d'intensa a Valentino che come risposta si girò da un'altra parte.
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Amore a Natale
RomanceAnna ha quindici anni, vive in una città allegra, e spera di incontrare un bel ragazzo. Un giorno le sue speranze si esaudiscono incontrando Valentino, un sedicenne normale che ha il sogno di diventare uno scienziato. La prima impressione dei due no...