Capitolo 10

69 5 0
                                    

Groll e Faust sono uno di fronte all'altro a pochi metri di distanza. Si stanno studiando da qualche minuto e il pubblico inizia già a rumoreggiare in protesta.

Vedere i contendenti da sotto l'arena ti dà una prospettiva particolare e molto interessante. Non mi è infatti mai capitato di guardare un combattimento dal basso, ma penso che sarà molto utile. Devo osservarli bene perché se poi mi dovrò battere con uno dei due, capire i loro punti deboli e mosse sarà un vantaggio fondamentale.

Faust fa un passo verso destra ed inizia a roteare l'ascia: il modo in cui la muove è strabiliante e ipnotizzante, ma di sicuro maneggiarla da più di duecento anni ti aiuta ad affinare la tecnica. Groll rimane fermo, immobile al suo posto. Lui non ha alcuna arma, ma non credo che la cosa lo preoccupi più di tanto mentre guarda verso il basso il piccolo gnomo come se fosse un insetto da schiacciare.
Faust sorride ed inizia a camminare intorno al troll, in cerchi sempre più stretti. Groll non gira nemmeno la testa per seguire i suoi movimenti come se tanto potesse vedere anche dietro la testa. In realtà, conoscendo i troll, sta semplicemente usando gli altri sensi, ovvero olfatto e udito, dato che la vista sicuramente non è particolarmente acuta, anzi.
Ovviamente anche lo gnomo lo sa, visto che le loro specie si sono trovate più volte sui lati opposti dei campi di battaglia nel corso dei secoli.

Quasi senza che l'occhio lo percepisca, con una velocità inattesa vista la mole e la stazza tarchiata, Faust attacca il troll alle spalle. A quel punto Groll si gira per intercettarlo, ma lo gnomo scarta di lato all'ultimo secondo e lo attacca dal fianco destro. L'ascia colpisce l'anca del troll, proprio sull'osso. Il sangue spruzza via e macchia il pavimento trasparente con un effetto da dipinto espressionista astratto, ricordandomi i quadri di Pollock.
L'ascia però rimane incastrata come se fosse infissa in un albero.

Groll fa un urlo disumano e si gira verso lo gnomo che sta cercando disperatamente di sradicare l'arma. Faust si rende conto del pericolo e si allontana abbandonando l'ascia.
Il troll se la toglie dal fianco che continua a perdere sangue, poi la spezza in due e getta via i pezzi ormai inutili.
Con un urlo che mi fa accapponare la pelle e rende il pubblico silenzioso dopo minuti di urla e applausi, inizia a correre verso lo gnomo che si è allontanato il più possibile.

Credo che Faust sappia già di aver perso l'unica occasione di ferire seriamente il troll ed avere di conseguenza una minima opportunità di vincere l'incontro. Lo leggo nel suo sguardo.

Quello che più mi sta affascinando però, è vedere i flussi di magia di queste due creature. Fino ad ora avevo avuto modo di sperimentare le mie nuove capacità visive principalmente con mutaforma, ma essendo tutti gli esseri magici, così come gli umani anche se in minima parte, osservare loro due mi sta lasciando senza parole.
I flussi di energia impregnano ogni fibra del loro corpo e sono così potenti che lasciano una scia dietro di loro mentre si muovono, come se fosse pulviscolo. Il troll ha colori scuri, tra il viola e il nero mentre lo gnomo oscilla tra il verde muschio e il marrone. Forse il fatto che vivono in Faerie, il posto più incantato che esista, li rende ancora più magici di coloro che vivono nel mondo normale. Ci sono diversi punti sulla Terra dove il velo tra i due mondi è sempre stato più sottile ma molta della carica magica è stata persa quando gli umani hanno governato per secoli. Solo negli ultimi cento anni circa, l'ordine delle cose è stato sovvertito e la magia è tornata di prepotenza nel nostro mondo, acquistando anno dopo anno sempre più forza. Il numero degli esseri incantati che vive nel nostro piano di esistenza è aumentato sempre di più e questo ha alimentato la carica magica della Terra, in un circolo virtuoso di passaggio di energie.

Mentre osservo affascinata le scie colorate che si lasciano dietro, il troll ha ormai raggiunto lo gnomo che con dignità e coraggio si è piazzato a gambe larghe perfettamente immobile e pronto a ricevere il troll.
Groll emette altre due urla agghiaccianti e corre verso lo gnomo. Lo raggiunge con poche falcate e cerca di afferrarlo per la testa, ma Faust lo schiva agilmente e gli passa sotto le gambe. Poi lo carica da dietro e sfruttando il movimento in avanti, spinge il troll contro la parete trasparente.
Si sente un boato per la violenza del colpo.
La parete però regge all'urto del gigante delle montagne.
Intanto Faust ha tirato fuori un coltello dallo stivale e con agilità sempre sorprendente, inizia a scalare sulle gambe e poi sulle spalle del troll, tenendo l'arma tra i denti. La creatura delle montagne dopo un attimo di stordimento, si riprende e cerca di scrollarsi di dosso lo gnomo ma le sue lunghe braccia non riescono comunque a raggiungere lo gnomo sulla schiena.
Faust prosegue imperterrito e appena raggiunto il collo, prende il coltello nella mano destra e con forza e precisione lo conficca nella gola del troll che inizia ad urlare ma subito si trasforma in un gorgheggio perché il sangue gli ha già invaso la gola. Il colpo deve essere stato chirurgico e potente perché in pochi secondi le gambe del troll si piegano, prima una e poi l'altra.
Faust tira fuori il coltello con violenza e a quel punto un fiotto di sangue scuro erutta come un vulcano dalla gola squarciata. Prima di rimanere schiacciato dal peso del corpo morente, salta a terra e si allontana per vedere la montagna di muscoli crollare al suolo e giacere inerme a terra.

La folla inizia subito ad esaltarsi, a urlare eccitata, molti però sono disperati perché evidentemente avevano scommesso sulla vittoria del troll. Protestano, sputano, si spintonano non contenti del risultato finale.

A quel punto torna la voce metallica che annuncia con voce eccitata: "Miei cari scommettitori, molti di voi saranno sorpresi, altri scontenti ed arrabbiati, ma alcuni, in un colpo solo, si sono risolti la serata con questa straordinaria e inaspettata vittoria di Faust. Complimenti a Faust quindi! Ora qualche minuto di pausa per pulire l'arena e preparare il prossimo incontro. Non andate via perché potrete rifarvi con le prossime sfide!"

Show must go on...

The Bounty Hunter - Hunted (Vol. 4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora