Capitolo. 17

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POV Clary.

-quel ragazzo era mio fratello, Adam."

E il mio intero mondo mi crolla addosso.

Non capisco, non riesco a collegare le informazioni.

Apro la bocca per dire qualcosa, ma non esce nessun suono, continuo semplicemente a fissare Destiny davanti a me, che mi guarda apprensiva, senza dire nulla.

Jace accanto a me mi stringe forte la mano, e mi sembra di capire che lui sapesse già questo piccolo dettaglio. Lo guardo, non riuscendo ancora a unire i fili della storia.

Mi porto una mano alla fronte, chiudo gli occhi per un paio di secondi e cerco di riattaccare i pezzi.

Cavolo! In realtà ha tutto senso. é tutto collegato. La storia ha una logica, in realtà.

Ecco perché il ragazzo, cioè Adam, aveva creato quella specie di impulso di potere, quando era morto: era perché aveva sangue d'angelo nelle vene.
Ecco perché Destiny ha detto a Magnus di non avere più un parabatai, la prima volta che ci siamo incontrati, perché il fratello era morto da poco.
Ed ecco perché lei ha legato molto di più con Jace, perché sa che il fratello è morto... a causa mia.

"O Raziel." mormoro alla fine, guardando prima Jace, poi Destiny.

"O Raziel- ripeto, continuando a guardare Destiny -Adam è morto per colpa mia... per colpa mia, sono stata io a ucciderlo, sono stata io." finisco di dire, e mi accorgo che una lacrima mi scende sulla guancia sinistra, ma non riesco a fermare ne quella ne tutte le altre che cominciamo a rigarmi il viso.

Jace si avvicina e mi abbraccia, sussurrando piano: "No, no"

Restiamo così per un po', e quando riapro gli occhi vedo che Destiny ci guarda con un mezzo sorriso sulle labbra, senza dire nulla.

Allora mi stacco da Jace, che prima di lasciarmi andare mi guarda un po' preoccupato, tenendomi il viso fra le mani. Mi avvicino a Destiny, che ha abbassato lo sguardo a terra, guardandosi i piedi. Io le sfioro la spalla, per chiederle di guardarmi, poi dico l'unica cosa che mi passa per la testa, senza pensarci due volte.

"Come? Come fai a non odiarmi? Tuo fratello è morto per colpa mia. C-come fai a guardarmi in faccia?" concludo alla fine, abbassando lo sguardo.

In risposta ricevo solo silenzio. Niente.

Sto per rialzare lo sguardo, ma Destiny fa un passo verso di me e mi si butta letteralmente addosso, abbracciandomi forte. Non mi sarei mai aspettata questa reazione, soprattutto da Destiny, quindi rimango per un po' spiazzata, immobile. Poi però mi rilasso e ricambio il gesto, abbracciandola.

"Non posso odiarti.- comincia a dire lei -Ci ho provato, veramente. Ma non... non ci riesco. Se guardo te riesco a vedere lui, Adam. Tu sei, sei gentile, ridi sempre, metti gli altri davanti a te... Tu sei come Adam. Non potrei mai odiarti."

Appena finisce di parlare si stacca da me e mi guarda, sorridendomi, poi abbassa di nuovo lo sguardo e dice: "E poi non è stata colpa tua. Adam ha scelto di farlo, non tu. E poi l'avrei fatto anche io."

A queste parole sorrido, asciugandomi l'ultima lacrima dalla guancia con la manica del giubbotto, e dico piano: "Grazie"

'Grazie anche a te, Adam' penso riconoscente, guardando il sole quasi totalmente sorto dal pelo dell'acqua.

Poi mi giro e tendo una mano verso Jace, che mi sorride e allunga il braccio destro verso la mia mano, facendomi avvicinare a lui, e mi bacia.

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Ragaaaaaa

allora, so che questo episodio è un po' corto, ma lasciatemi spiegare.

Dovevo lasciare a Clary spazio e tempo per assimilare tutta la questione di Adam, Destiny e tutto il resto, capito?

E poi io avevo una TAC da fare, quindi

E niente, scusate. Comunque sto preparando l'altro capitolo, quindi domani aggiorno sicuro.

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