16•Sei la mia migliore amica!

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L'anno passo tranquillo senza troppi intoppi, Winnie si affezionava sempre di più a Sirius, e anche se non lo avrebbe mai ammesso anche il grifone provava lo stesso per la ragazza.
Lily continuava a non capire come James potesse essere così infantile, mentre James si disperava nel tentativo di capire come lei non sia caduta ai suoi piedi.
Peter continuava a non essere molto sicuro della presenza di Winnie nel gruppo non ostante lei provasse in tutti i modi a farselo amico.
Remus era strano, ma di questo tutti se ne erano resi conto, ogni mese spariva nell'ufficio del preside per poi uscire dal castello e non tornava per dormire, alcune volte saltava anche le lezioni.
Severus era indaffarato a preparare posizioni e entrare nel club di Lumacorno, comunque non stava dando probblemi.

Era il giorno della partenza e apparte Peter nessuno era realmente felice di tornare alla propria casa.
Chi era triste, chi era deluso e chi era terrorizzato.
Winnie era seduta vicino al finestrino di una scompartimento vuoto, aveva già salutato tutti e avava gentilmente chiesto di rimanere sola. Ma questo non fu chiaro a James che si intrufolò nello scompartimento sedendosi difronte alla serpe.

"Hey..." Iniziò. "Allora non ti vedo molto felice..."

"Già..." Rispose semplicemente senza neanche guardalo il faccia per paura di scoppiare a piangere.

"Winnie... Ti prego dimmi perché sei così! Mi preoccupo per te! Sei la mia migliore amica! E ho bisogno di sapere cosa ti distruggere in questo modo." Disse continuando a guardarla con la speranza che anche lei ricambiasse lo sguardo, cosa che accade non appena la chiamo 'migliore amica'. Si sbilanciò e allacciò le braccia al collo di James mentre gli spiegava tutti i probblemi famigliari che aveva.

"Eee... Quindi non voglio tornare là... Non voglio tornare a piangere ogni notte svegliandomi da incubi! Ma non posso farci niente..." Sorrise malinconica pronunciando le ultime parole.

"Sirius viene da me questa estate... Magari posso chiedere mia madre di spedire un gufo alla tua... Così stiamo tutti in sieme e magari tu starai meglio!" Propose James stringendo le braccia intorno alla vita dell'amica sentendola fare pressione sul suo collo.

"Ma io dove lo trovo un migliore amico piú bravo di te?" Domandò retorica Winnie sussurrandoli all'orecchio.

"Solo io! Nessuno può uguagliare James Potter, ricordalo biondina!" Schigniazò senza farsi vedere. "Però ora tira su la faccia asciugati le lacrime e ritorna a sorridere che ho bisogno di vedere quelle fossete!" La fece ridere James.

Passarono il viaggio così. Lei in braccio a lui mentre ridevano e scherzavano. Qualche volta dagli occhi di Winnie uscivano lacrime di gioia, era felice di avere un amico come lui. Uno che ci sarebbe sempre stato costi quello che costi.

...

L'estate stava passando e come le aveva promesso, da James, Euphemia Potter mandò un gufo al padre, Abraxas Malfoy, di Winnie lo stesso giorno in cui arrivarono a casa.

Pultoppo però Abraxas consentì alla figlia sono un mese da passare con loro, me questo basto per rallegrare l'estate della ragazza che saputa la notizia aveva già preparato la valigia ed era pronta a partire.
La madre l'accompagnò fino al grande cancello dei giardini della villa, poi la ragazza salì, sola, sulla carrozza con l'unica compagnia di cavalli che, per adesso, erano invisibili hai suoi occhi.

Si sedette più comoda portando i piedi sul sedile rosso e poggiando la testa sulle ginocchia. Si rilasso talmente tanto che Morfeo la prese tra le braccia cullandola permettendole di avere un sonno calmo e felice.

Ci vollero due ore perché la carrozza si fermasse difronte la piccola villa dei Potter. Ormai sveglia Winnie saltò fuori afferando goffamente il bagaglio.
Camminò a passo sicuro facendo rumore sull'asfalto dovuto al ticchettio delle bellerine azzurre che riprendevano il vestito con il corpetto in pizzo bianco separato, dalla gonna a fantasia floreale azzurra, con un nastro blù legato dietro formando un fiocco uguale a quello che utilizzava come fascia nei capelli.

Suonò il campanello aspettando composta con i piedi uniti e entrambe le mani sul manico del baule.
Dalla porta uscì una giovane donna, probabilmente aveva la stessa età della professoressa McGranitt, i capelli bruni erano raccolti dietro da un nastro improvvisato con un pezzo di paglia.
"Ciao cara! Tu devi essere Winnie, io sono Euphemia, la madre di James! Dai su entra che i ragazzi sono di sopra!" La intimò la donna.

Dopo aver cordialmente salutato il padre nel salotto e ringraziato del benvenuto la madre, si diresse a passo svelto su per la scale.
Il trovare la porta non fu affatto difficile, visto che si poteva benissimo sentire la musica a tutto volume, si avvicinò ad esse e bussò più forte possibile.
Il rumore cesso e fu sostituito da dei passi svelti prima che la porta si apre rivelando James con testa china. "Lo so lo so! Non dovevamo alzare così tanto il volume. Mi dis- Winnie!" Si accorse di aver davanti la migliore amica solo quando lei iniziò a ridere.
Un tonfo fece girare entrambi verso il pavimento al fianco del letto, dove si poteva mammirare un esemplare di Sirius straiato sul pavimento.
"Hai detto Winnie!?" Chiese scioccato senza accorgersi della presenza di Winnie che cercava di trattenere le lacrime per le risate. "Sirius sei proprio un gran cretino!" Uscì allo scoperto la serpe ridendo insieme a James.

The History of MaraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora