Chapter 7.

35 1 0
                                    

Dan Pov's

Avevo passato il mio tempo libero alla ricerca di quella ragazza o almeno nel tentar di scoprire il suo nome ma senza risultato nessuno mi diceva qualcosa su di lei. Oggi per mia fortuna avevo le prove della band nel bar dove lavora Mark, che durante le ore prima dell'apertura o nei giorni festivi ci lasciavano suonare li, cosi potevo provare a smettere di pensare a lei.Mi ero svegliato ed avevo fatto lo doccia vestendomi molto rapidamente e adesso dovevo passare da Mark per poi andare dalle ragazze che avevano lezione, era il solito casino e come sempre io venivo sfruttato come taxi da quei tre scemi, almeno speravo che le ragazze avessero avuto modo di parlare con lei, mi bastava sapere il suo nome per adesso. Ero pronto per cominciare questa giornata nei migliore dei modi, e fortunatamente casa di Mark non era molto distante dalla mia, quindi ero salito in auto ed mi ero avviato a casa sua sperando che quel coglione fosse sveglio o mi toccava anche attendere per poi arrivare in ritardo e mi dovevo anche subire quella schizzata di Kim con quella stronza di mia sorella che ci facevano la paternale. Fermo l'auto e busso al citofono iniziando ad irritarmi imprecando con me stesso non vedendo nessuno aprirmi e quindi mi toccava anche scavalcare rischiando di cadere e farmi male tutta per colpa di quel coglione che come sempre ritardava, anche in una cosa cosi semplice, ma in un momento di intelligenza aveva lasciato un mazzo di chiavi nel vaso che aveva in cortile cosi che in casi come questi potevo usarle, quindi il mio proposito di cominciare una giornata migliore già era andato a puttane! Visto che Mark non aveva aperto, avevo già scavalcato con il risultato di essere ancora tutto intero, speravo vivamente che non avesse cambiato il posto di quelle chiavi o davvero avrei sfondato la sua porta a suon di calci e poi gli avrei dato un pugno per la perdita di tempo che stavo affrontando per colpa sua. Trovo le chiavi infondo al vaso e le tiro fuori infilandole nella serratura aprendo la porta accendendo la luce dell'entrata e quella del soggiorno, mi ritrovo Mark con solo i boxer addosso che dorme beato sul divano come niente potesse disturbarlo, mi avvicino al tavolino e faccio cadere di proposito un bicchiere per terra causando un forte rumore che lo fa alzare di scatto dal divano e guardarsi intorno passandosi una mano tra i capelli e poi sulla tempia sussurrando ancora con la voce impastata dal sonno.

<< Si sono sveglissimo lo giuro, e non stavo dormendo!>>

-Si Mark se tu sei sveglio, io sono un ricco ereditiere e mia sorella è Paris Hilton.. avevamo un incontro per la band e tu sei tutto tranne che pronto, e spiegami perchè sei in boxer ?!

Lo guardo divertito, sapendo che quasi sicuramente aveva passato la nottata a bere come una spugna e che adesso aveva un post sbronza micidiale lo invito a rispondermi cercando di non scoppiare a ridere, e a fargli una foto da postare su twitter.

<< Giuro che non ricordo un cazzo di niente,a parte che una ragazza di nome Allison mi ha baciato senza motivo, per il resto e soltanto un gran vuoto sopratutto con la testa che mi sta per esplodere..>>

- La prossima volta impari a bere cosi tanto, che poi lo sanno anche i muri che lo reggi di merda l'alcool.. visto che stamattina mi sento tanto ma tanto gentile, avverto le ragazze che l'incontro per le prove salta visto il tuo pessimo stato!

Prendo il cellulare e scrivo un messaggio a Tessa e guardo Mark incazzato, era sempre cosi non si rendeva neanche contro di stare oltrepassando un limite quando beveva, e sapeva benissimo che non lo reggeva allora perchè continuare a farlo e poi stare di merda il giorno seguente.

*Sms to Stronzetta*

Sono con Mark il coglione, ma dobbiamo rimandare ieri ha bevuto come una spugna e adesso a mala pena si regge in piedi.

Speravo vivamente che Tessa non se la prendeva con me, ma era sempre cosi con Mark più gli negavi di fare qualcosa e più lui se ne fotteva e non pensava ad una probabile conseguenza che questo aveva sulla band, l'osservo irritato per poi parlare cercando di sembrare più calmo possibile.

- Allora che ne dici di andarti a vestire, intanto io ti preparo un bel caffè forte e due aspirine!

Mi annuisce distratto e va al piano di sopra,mi avvio in cucina notando un certo disordine notando cose ovunque, non potevo credere che potesse essere cosi disordinato lo vedo tornare con indosso una felpa e una tuta si siede sullo sgabello di fronte al bancone e mi guarda disperato, doveva avere davvero un gran mal di testa.

- Credimi io non giudico il tuo modo di vivere,ma come fai a vivere cosi dai c'è un porcile, e poi dammi una spiegazione logica di perchè nella lavastoviglie c'era un tuo boxer, no perchè non ci sono ancora arrivato da solo.

<< Mi credi se ti dico che non lo so neanche io, ieri ero troppo sbronzo. E quindi non so neanche cosa ho fatto dopo il lavoro, ma ti prego dimmi che hai del caffè pronto ne ho davvero bisogno.>>

- Si è quasi pronto devi essere più ordinato, o credimi che qualsiasi donna non ci metterebbe mai piede in un posto del genere. Ma raccontami di questo incontro con come hai detto che si chiama Allison ?!

Verso il caffè in due tazze ed una la spingo verso di lui, Mark l'afferra e subito ne beve un sorso guardandomi ed io faccio lo stesso attendendo una sua risposta, anche se visto le sue condizione sarebbe stato molto difficile avere una conversazione decente, ed ecco che come sempre mi ritrovavo a fargli da balia neanche fossi suo padre aggiungendo anche contro la mia voglia, ma che cosa non si fa per i propri amici.

No Regrets. Just love!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora