Capitolo 14

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He's gone.

Theodore era riuscito a trovare una bacchetta anonima e un mantello dell'invisibilità che Malfoy Senior avrebbe potuto utilizzare per fuggire dalla tenuta in Galles. Da quando sua moglie era morta non cercava altro che vendetta nei confronti di Draco Malfoy perciò fu estremamente contento di aiutare l'uomo a distruggergli la vita. Uccidere quel sudicio bambino avrebbe cancellato per sempre ogni speranza di vita negli occhi della Grifoncina e di quell'idiota patentato che si autoproclamò Re delle Serpi quando erano ad Hogwarts. Lui era sempre stato migliore di Draco, più atletico, più forte e soprattutto più fedele ai suoi ideali Purosangue, lui non si sarebbe mai immischiato con una Nata Babbana.
Il solo pensiero gli dava un senso di nausea assurdo, non voleva avvicinarsi a una donna del genere figurarsi avere un rapporto intimo con lei.
Era profondamente deluso dal comportamento di Draco, dopo essere entrato nella villa dalla porta sul retro salì velocemente le scale e si diresse a passo svelto verso la biblioteca per poter incontrare Lucius in modo pacato e tranquillo anche se in quella casa non c'era nessuno.
«Questo è tutto il necessario» disse con un tono di voce basso e deciso mentre poggiava sul tavolo bacchetta e mantello facendo sussultare l'uomo per la gioia.
«Perfetto Theodore, ora va' nessuno deve vederti qui con me.» disse sbrigativo mentre l'uomo alto e moro annuiva uscendo a passo svelto da quella casa, la sua vendetta stava per avere inizio.

Scorpius era rimasto a dormire a casa di Ginny quella notte e Narcissa ne aveva approfittato per andare a passare la notte da sua sorella Andromeda con la quale aveva ampiamente migliorato il rapporto in quegli anni. Draco ed Hermione erano ufficialmente da soli in casa, quel pomeriggio la ragazza aveva fatto shopping con le tre amiche che volutamente l'avevano trascinata in un negozio di intimo, decisamente troppo trasparente per la riccia, dove le avevano fatto comprare parecchie cose.
Era tesa, molto tesa, lui era stato l'unico uomo con il cui aveva oltrepassato i limiti arrivando ad un rapporto tanto intimo, da tre anni ormai aveva abbandonato quella parte fisica con un uomo dato che appunto non ne aveva uno accanto.
Draco era di sotto nel suo studio a terminare qualche scartoffia legata agli affari di famiglia e a breve, dato che avevano già cenato, l'avrebbe raggiunta.
Indosso velocemente un paio di auto reggenti nere che le fasciavano amabilmente le gambe armoniose, un body del medesimo colore dal tessuto molto delicato e semitrasparente invece le fasciava divinamente il busto ed evidenziava la sua vita stretta, sopra il tutto come copertura vi era una vestaglia altrettanto trasparente che le arrivava esattamente al malleolo, aveva anche indossato delle splendide décolleté nere per l'occasione e aveva lasciato i capelli sciolti lungo le spalle.
Aveva paura, paura di essere rifiutata dall'uomo che amava, paura di non essere abbastanza attraente per lui, paura di valere poco.
Quando la maniglia della porta si abbassò un fremito di ansia colpì il petto della giovane Grifondoro che immediatamente si nascose dentro il bagno per non farsi vedere dall'uomo che era appena entrato nella stanza. Si guardò intorno cercando la Grifona individuando i suoi occhi che sbucavano da dietro la porta nera accanto all'armadio.
«Granger esci di lì» disse trattenendo una risata, pensando che la donna volesse fargli uno scherzo mal riuscito, mentre si accingeva a togliersi la giacca nera. Quando sentì i tacchi rimbombare nella stanza si voltò verso di lei restandone imbambolato come una statua di marmo.
«Draco...le ragazze volevano che lo comprassi, secondo te come sto?» chiese timidamente mentre le guance le si tingevano di rosso.
Deglutì a vuoto osservandola dall'alto, era splendida, una visione celestiale, il suo impulso gli diceva di prenderla tra le braccia e farla sua immediatamente su quel letto senza troppi preamboli mentre la sua parte razionale lo pregava di restare angolato alla dolcezza e alla pazienza. Decise allora di seguire i suoi impulsi, si avvicinò a lei e la  prese tra le braccia facendola sdraiare sul letto dalle pesanti coperte candide, alla ragazza mancò il respiro quando delicatamente cominciò a delineare con una scia di baci la forma delle sue spalle, erano entrambi troppo eccitati per essere delicati. Hermione sognava quel momento da anni ormai e sapere di essere lì tra le braccia dell'uomo che amava più di ogni altra cosa le scaturì delle emozioni talmente tanto forti all'altezza del petto che credette di morire all'istante. Draco l'accarezzava mentre la spogliava cercando di andare piano e di non esagerare con i movimenti ma sfortunatamente la foga e la passione erano così forti da fargli perdere la testa. Scese a baciarle il collo mentre con le mani le accarezzava le curve sinuose dei fianchi, la riccia s'inarcò offrendosi di più a lui gemendo sommessamente. In un attimo di lucidità il biondo fece un incantesimo anticoncezionale e con una flebile spinta fu dentro di lei, nel suo personale paradiso. Finalmente erano a casa, finalmente sarebbero stati felici, avrebbero vissuto la vita che da tempo desideravano, insieme.

Come back to me||Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora