Era una calda giornata di Giugno, stavo camminando per la strada che porta al vialetto di casa mia quando vedo un ragazzo in moto, fermo davanti al cancello di casa
"Scusa posso aiutarti?" domando un po' incuriosita, lui si sfila il casco integrale e mi fissa, non ci posso credere che sia lui "In realtà si" mi risponde abbozzando un sorriso, resto li impalata non sapendo bene cosa fare, è da tanto che non lo vedevo sembra cambiato tantissimo dall'ultima volta che ci siamo visti. Apro e chiudo la bocca cercando di articolare una frase che abbia senso ma dalla mia bocca non fuoriesce alcun suono , lui resta li a fissarmi ancora con quel sorriso sulle labbra "Allora non hai niente da dirmi?" deglutisco come per incanto riesco di nuovo a muovermi e cerco di proferire parola "Che..che ci fai tu qui?" dico guardando tutto ma non lui "Non sei contenta?" "Si solo che non pensavo saresti tornato così presto" mi mordo il labbro nervosamente "Allora un abbraccio dalla mia sorellina lo posso avere?" domanda aprendo le braccia e scendendo dalla moto, lo abbraccio e finalmente sento quel calore che solo lui mi sa trasmettere, "La mamma lo sa che sei tornato?" domando staccandomi dal suo abbraccio da orso "No volevo farle una sorpresa a proposito, dov'è ora ?" "Dovrebbe essere a casa" dico indicando la porta d'entrata.Entro dentro e urlo che sono tornata, la mamma fa capolinea dalla cucina e spalanca gli occhi che le si colmano di lacrime non appena vede Stephen entrare dalla porta , corre ad abbracciarlo e quasi non vuole lasciarlo quando lui la supplica di farlo perché non riesce a respirare, in effetti come darle torto non vede suo figlio da un anno, "Oh figliolo hai ragione, scusa ma è che mi sei mancato così tanto" dice piangendo "Perché non mi hai avvisata ti avrei preparato la camera" "Beh volevo farvi una sorpresa" dice lui grattandosi il collo, io scoppio a ridere per la sua faccia che mi ricorda quella che faceva da bambino quando combinava qualcosa di grosso, "Beh andiamo a tavola che tuo padre sta per tornare.
Quando papà è tornato era sorpreso ma non lo ha dimostrato più di tanto o almeno non come lo abbiamo dimostrato io e la mamma, "Allora Lucy danzi ancora?" "Non ha mai smesso" replica mia madre "E come potrebbe?!" risponde invece mio padre "Dopo che ho fatto arrivare la squadra alle Nazionali non potrei lasciare neppure se volessi" dico mangiando un boccone di insalata "Wow, e quando ci sarà la prossima gara?" "Fra un mese" rispondo.
"Allora ho fatto bene a tonare prima" dice ridacchiando "Spero solo che non ballerai tu altrimenti la squadra potrebbe arrivare seconda" alzo gli occhi al cielo, la tranquillità fra noi due è durata poco "Stephen lascia stare tua sorella" "Lascia stare mamma non fa nulla, almeno io non ho fatto perdere alla mia azienda un importante affare" dico facendo un sorriso snervato nella sua direzione "Io non capisco è possible mai che voi due non riusciate ad essere carini nei vostri confronti nemmeno se vi vedete dopo un anno?!" dice mio padre esasperato "Ha iniziato lui, io mi sono difesa" dico alzando le mani, tutti scoppiano a ridere per la mia interpretazione da oscar da ragazza indifesa "Si..si..blah..blah. Comunque ho una buona notizia, non devo partire più resto qui" dice lui felice per poi guardare nella mia direzione
"Oh che peccato esclamo" con tono da finta dispiaciuta "Andiamo lo so che ti sono mancato" dice alzandosi dal suo posto e abbracciandomi da dietro, ha ragione mi è mancato tantissimo persino le sue prese in giro "Un po'" dico abbracciando le sue braccia che mi circondano le spalle, lui mi posa un dolce bacio fra i capelli "Ecco non potreste essere sempre così?!" esclama mio padre indicando il gesto stranamente affettuoso che ci stiamo scambiando
"Accontentati di questi pochi e rari minuti perché ne vedrai ben pochi d'ora in avanti " dico ridendo, guardo l'orologio e mi accorgo che ho fatto tardissimo "Devo andare non mi aspettate svegli" dico prendendo il borsone dall'ingresso, che avevo preparato prima con tutto il necessario, "Ma non hai finito di mangiare" dice mia madre indicando il piatto "Fa nulla mamma, ho fatto davvero tardi devo andare" dico posandole un bacio sui capelli, mio fratello guarda incuriosito non capendo dove debba andare "Va alla sala di danza per le prove" dice mio padre "Aspetta che ti accompagno" fa per alzarsi "Non c'è bisogno grazie" dico uscendo dalla porta. Estraggo le chiavi dalla borsa e mi dirigo in garage per prendere il mio gioiellino, una Ducati nera opaca, indosso il casco anch'esso coordinato alla moto e esco dal garage, sgommo per far capire ai miei che sono partita.
Quasi nessuno sa che ho una passione per motociclette di questo tipo, e in pochi mi hanno visto guidarla, in realtà la cosa che non sopporto è che se le persone sanno che balli poi non ti credono capace di guidare un motocicletta di alta cilindrata. Arrivo alla scuola di danza, corro negli spogliatoi per cambiarmi, una volta indossato il classico vestito e le scarpe da ballerina di latino americano vado in sala dove mi sta aspettando la mia maestra e il mio partner Thomas.
"Alla buon ora" dice lui indicando con il dito il suo orologio "Non fare il melodrammatico, ho fatto solo due minuti di ritardo giusto il tempo di cambiarmi" dico alzando la mani
"Basta! Iniziamo con il mambo" dopo mezz'ora a ripetere il primo ballo a causa di Thomas che non riesce a fare un passo facilissimo passiamo al merengue, per poi passare alla salsa, bachata, pasodoble, chachacha, samba, rumba, e infine il tango.
"Bene siete stati bravi ragazzi, abbiamo finito, ci vediamo domani pomeriggio per fare le prove" dice la maestra mentre noi riprendiamo fiato, per poi uscire dalla sala
"Siamo stati bravi" dice Thomas asciugandosi il sudore "Si, spero solo che miglioreremo così tanto da riuscire a vincere le nazionali" dico mettendomi il borsone sulle spalle,
"Di sicuro le vinceremo" dice lui sorridendo "Lo spero" rispondo
"Allora ci vediamo domani" continuo salutandolo per poi uscire dalla sala dirigendomi alla mia moto, salgo metto in moto ma prima che parto mi squilla il telefono. "Andrew dimmi"
"Lucy fai presto corri qui è successo un casino con Molly" sento mancare un battito al cuore "Dove vi trovate?" "Al Jerry's" dice "Fra dieci minuti sono lì" metto il casco e sfreccio verso la direzione del bar.
![](https://img.wattpad.com/cover/230648752-288-k6257.jpg)
STAI LEGGENDO
COMPLICI
ChickLitDi solito descrivo molto le mie storie ma non stavolta. Questa storia vi farà ridere,piangere,arrabbiare. Vorrete urlare ma amerete i personaggi. Vi dico solo che tutto ciò che vi aspettate non accadrà o forse... Leggete, se non volete la solita s...