Capitolo 20

31 6 3
                                    

Finalmente giunge la fine della scuola, che lascia spazio alle vacanze estive e al divertimento.
Almeno per me e Liberio. Conoscevamo gli esiti della pagella ancor prima che ci venisse consegnata, e purtroppo Roberta è stata rimandata a scienze, mentre Guo e Luca entrambi sia a fisica che a matematica.
Nadia se l'è cavata per il rotto della cuffia con scienze, così come Giulia ed Enrico con francese. Bianca è passata bene, e anche Paolo e Binah. Marzia e Alberto, ovviamente, hanno ricevuto i voti migliori.
Claudio è stato invece rimandato a ben tre materie.
Ho beccato Alberto mentre sussurrava a Paolo che, se tutto andrà bene, Claudio neanche si presenterà agli esami di recupero, così il prossimo anno non ce lo ritroveremo tra i piedi.

Io e Liberio andiamo a mangiare insieme, poi prendiamo l'autobus per tornare a casa sua.
Dato che Guillelmo è a lavoro, possiamo rimanere da soli. Basta che io dica a mio padre che siamo a Pisa, e lui non sospetterà nulla.
Nonno Gigi e nonna Rosalba non sono mai d'accordo su questo piano, ma sono certa che anche loro, da giovani, agissero segretamente con nonna Adele e nonno Ernesto, perciò che non mi sgridino troppo!
Una volta in camera di Liberio mia nonna, che ci ha seguiti per tutto il tempo, ci lascia da soli lanciandomi un'occhiata d'avvertimento che mi fa arrossire.
Lo fa sempre, non posso farci nulla. O questo, o il commento civettuolo... non so cosa sia peggio...

Ormai io e Liberio stiamo insieme da una settimana, e questa nuova relazione che c'è tra noi mi piace tantissimo.
Coccolarlo, stringerlo, baciarlo, è totalmente differente. Siamo ancora i soliti, ma quel che c'è adesso va oltre il meraviglioso, e credo che ci abbia migliorati. Io mi sento molto più serena del solito, e sono lieta di constatare che per lui sia lo stesso.

«Adesso lavorerai tutto il giorno tutti i giorni?» gli chiedo, trattenendo a stento la punta di dispiacere.
Lui annuisce, prima di strizzarmi l'occhio. «Ma non il sabato, né la domenica. Quelli sono giorni liberi, e li passeremo insieme al mare.»
Ci scambiamo un bacio, e mentre gli struscio le dita sulla guancia, mormoro: «Mi dispiace che Roo sia stata rimandata».
«E dai, riusciremo a convincere i suoi genitori a lasciarle un po' di tempo libero.»

Mi metto in ginocchio sul letto e gli stringo le mani. «C'è una cosa che ti devo dire riguardo a Roo...»
Lui assume un'espressione da detective, tra il comico e il serio. «Sentiamo...»
«L'ho vista con Grazia. Sai, quell'amica da cui doveva stare alla larga.»
«L'ha rivista? Ma perché? Cos'è che non capisce?»
«È innamorata. Le ho viste baciarsi.»
Liberio si azzittisce. So che sta prendendo la cosa seriamente, ma la sua espressione sorpresa è talmente buffa che a malapena riesco a trattenere un sorriso.

«Però so che andrà tutto bene. Grazia non ha nulla di sbagliato, e...»
«Ferma un po'»  m'interrompe lui, afferrandomi le labbra con pollice e indice. «Tu, Irene Gherardi, la ragazza più ansiosa e paranoica che io conosca, che fino a poco tempo fa si preoccupava che la sua migliore amica stesse frequentando una ragazza che credeva una piantagrane...»
«È un titolo piuttosto lungo, non trovi?» commento, con le labbra ancora a papera.
«Tu mi stai dicendo che adesso hai cambiato idea?»
«Sì.»
Liberio socchiude gli occhi e storce la bocca, come a dire "Ma chi vuoi prendere in giro?".

Traggo un sospiro profondo. Ha ragione, mi conosce troppo bene, sa che non cambierei idea se non grazie a prove concrete.
Ma come posso spiegargli la verità? L'unico che è stato capace di credermi è don Teo, un prete... Saul non è riuscito a prendermi sul serio...

All'improvviso Michele spunta dietro a Liberio, facendomi quasi sussultare. «Se posso dire la mia, cuginetta, ti consiglio di rivelargli il tuo segretuccio.»
Confessargli tutto... avrà ragione?
«Ire?» mi richiama Liberio.
Alle sue spalle, Michele è sparito.
Beh, Liberio è il mio migliore amico, e adesso è anche il mio ragazzo...
Non voglio che ci siano segreti tra noi, e comunque sento che lui sarà capace di credermi. Devo solo dargli qualche prova. E visto che l'idea è di mio cugino, dovrà aiutarmi.

Il Paradiso a casa miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora