24 ottobre

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Una settimana, era passata una settimana, ma faceva ancora male, forse anche di più.
Era una settimana che non andava a lezione o in Sala Grande o agli allenamenti di Quidditch.

Per la verità era una settimana che non vedeva nessuno, a parte gli elfi domentici delle cucine.

Sì, perché da quel giorno si era trasferito nella Stanza delle Necessità e si spostava solo di notte e con il Mantello dell'Invisibilità.

Passava il giorno nella Stanza delle Necessità poi, di sera, andava alle cucine, mangiava qualcosa (Cioè, "mangiava" è una parola grossa, diciamo che buttava giù una fetta di pane e del succo di zucca), poi andava alla Torre di Astronomia a osservare le stelle.

Ma che cos'era successo a Harry Potter quel giorno di una settimana prima per deprimerlo così?

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Una settimana prima

Harry Potter stava camminando lungo i sotterranei sotto il Mantello dell'Invisibilità. Erano circa le tre di notte e lui non riuscava a dormire a causa degli incubi.

《Draco! Smettila, lo so che non é vero!》.

Harry si fermò di colpo. Conosceva bene quella fastidiosa voce: era Pansy Parkinson.

《Ma ti dico che è così!》.

《Smettila di mentirmi! Sei il mio migliore amico, lo sai che non ti gudico, ma ti prego: dimmi la verità!》.

《Pansy , questa è l'ultima volta che lo ripoto: IO. NON. HO TRADITO. ASTORIA!》 disse scandendo le parole 《La amo, ok? Non la tradirei mai!》.

"Draco è fidanzato! Draco sta con la Gringrass. Draco la ama" fu tutto ciò che Harry riuscì a pensare.

Harry era scuro di avere sentito suo cuore rompersi a metà perché, sì, lui era innamorato di Draco Malfoy.

In realtà sapeva già di non avere possibilità, ma poteva almeno sperare. Quella era stata la goccia che fece traboccare il vaso: non riusciva più a sostenere quella situazione, stava già male di suo e quel rifiuto involontario lo aveva rotto definitivamente.

Corse via senza doversi preoccupare di non fare rumore (negli anni precedenti aveva imparato a fare un incantesimo silenziante al Mantello), prese tutte le sue cose e si rifugiò nella Stanza delle Necessità.

Non voleva vedere nessuno, neanche Ron e Hermione, perché significava dover parlare e lui proprio non ne aveva voglia.

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Harry stava piangendo, erano ormai due ore che stava seduto, appoggiato al muretto che delimitava la Torre di Astronomia nella stessa identica posizione.

Singhiozzava silenziosamente, il Mantello del padre appallotolato al suo fianco e in testa una stessa frase: " Perché non posso essere felice?".

《Potter?》 Una voce, la sua voce "sto anche impazzendo, ora" pensò.

《Potter!》No! Questa volta aveva sentito bene. Era lui, Draco.

"Ci mancava solo che mi vedesse conciato così"

《Potter, che ci fa- ma tu stai piangendo!?》 Harry aveva alzato piano la testa, ma teneva comunque gli occhi bassi.

Malfoy si sedette di fronte a lui, gli prese il mento e gli asciugò le lacrime con la manica della camicia. Harry voleva scappare, ma sapeva di non averne la forza, quindi si limitò a guardare il pavimento di pietra.

🌹💝 Sempre! 💝🌹 || Drarry || One ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora