Capitolo 10: Demoni interiori

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Infinita oscurità, c'era solo quello ad aspettarmi dall'altra parte;

di quello che cercavo non c'era la minima ombra e sentivo una stretta al cuore e una paura intrinseca nel mio essere perché sapevo già cosa stava arrivando, un'altro incubo..

Senza il minimo preavviso inizio a sentire due mani fantasma scivolare sul mio corpo rigido e immobilizzato, erano gelide e sembravano congelarmi fin nel profondo delle ossa;

arrivano sino alla mia gola scoperta ed esile, iniziano a stringere mentre io non riesco neanche a urlare.

La stretta diventa sempre più forte, inizio a bocceggiare in cerca di aria, ma il mio corpo non si muoveva e mi stava lasciando al mio tragico destino..

Sapevo che queste crisi prima o poi mi avrebbero ucciso, ed ero stato uno sciocco a rischiare così tanto solo per inseguire uno sguardo.

Mentre sento le ultime forze abbandonarmi mi sembra di scorgere alcuni riflessi argentati all'angolo della mia vista, sgrano gli occhi e cerco di inseguirli ma allo stesso tempo mi sveglio mettendomi a sedere di scatto con il respiro accelerato e la fronte coperta di sudore freddo, batto il pugno contro il materasso e emetto un grido di frustrazione;

prendo le pillole ancora conservate nei miei jeans e ne ingoio due in fretta bevendo un bicchiere d'acqua fresca, in pochi secondi mi addormento e ad aspettarmi c'era solo un riposo vuoto e senza sogni.

La mattina dopo mi sveglio con un gran mal di testa, uno degli effetti collaterali delle pillole e mi metto in piedi a fatica, vado in bagno a lavarmi e appena mi guardo allo specchio noto qualcosa di strano, mi sembrava di vedere dei segni scuri sul collo, ma erano quasi impercettibili così lascio perdere e mi preparo dirigendomi a scuola dimenticandomi di quel piccolo dubbio, avevo altro a cui pensare e di cui preoccuparmi.

L'ombra che ci unisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora