𝐂𝐚𝐩. 𝟓𝟔

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Taemin si portò le mani alla nuca e si sistemò meglio sulla poltrona in pelle rossa posta di fianco un divanetto nella hall del dormitorio maschile, poi riconobbe lo sguardo da cane bastonato assunto da Jimin; Taehyung aveva dato appuntamento ad entrambi lì alle 16:10.
All'orario prestabilito si trovarono faccia a faccia, poi, in modo impacciato si sedettero senza togliersi lo sguardo di dosso. Taemin si mantenne impegnato girandosi i pollici e staccandosi qualche pellicina di troppo da quest'ultimi in attesa che l'altro iniziasse, fino a quando, finalmente, Jimin non prese la parola.

Superata l'agitazione iniziale suscitata dal nervosismo di Taemin, Jimin riuscì a esporre senza troppi giri di parole la storia raccontatagli a sua volta da Taehyung, e sottolineando che non avesse mai provato attrazione nei confronti del corvino.
Taemin rimase abbastanza scombussolato poiché non si aspettava una motivazione del genere, ma non si sbilanciò più di tanto, quindi, si limitò ad acconsentire al perdono di Jimin, anche se, con ancora molte incertezze. Nessun abbraccio, nessun sorriso, egli chiese solamente al minore di riguadagnarsi la sua fiducia. In seguito si alzò dalla poltrona, la quale rivelò per un breve istante delle grinze, si diresse verso le scale, poi svanì.

Jimin rimase immerso in un silenzio apparente, guardandosi intorno e tormentandosi; il maggiore lo aveva perdonato, a parole, dentro di sè sentiva quel bruciore sopportato tempo addietro infittirsi.
Gli occhi di Taemin mentivano.
Immobile davanti la poltrona poco prima occupata dal partner, si sentì per l'ennesima volta un fallimento per qualcuno da lui ritenuto importante. E rimase lì. Ad interrogarsi, non curante degli sguardi maligni.

00:00 o'clock [ɴᴀᴍᴊɪɴ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora