"[nome]-chan!" chiamò qualcuno mentre camminavi lungo la strada.
Stavi cercando di capire chi ti avesse chiamato, ma dopo aver analizzato la voce, sentisti il tuo cuore palpitare. Ti ha anche chiamato con "-chan" dopo il tuo nome. Eri troppo nervosa per voltarti, ma ti costringesti a farlo.E le tue supposizioni erano corrette.
Era lui.
"Oh... C-cosa c'è?" chiedesti esitante. Eri spaventata all'idea di vederlo. Cominciasti a giocare con il bordo della tua maglietta, come facevi di solito quando provavi sentimenti negativi.
Jotaro prese un sospiro profondo e mise le mani nelle tasche. L'ombra del cappello copriva i suoi occhi. "Dove stai andando?"
"Al bar sulla spiaggia, come al solito" rispondesti. Facesti del tuo meglio perché la tua voce suonasse normale. Ma ti sentivi come se gli organi all'interno del tuo corpo stessero per esplodere quando ti fece quella domanda. Nessuno ti fa delle domande del genere di solito... Ad eccezione di Atsuko
"Hai bisogno di compagnia" si offrì lui. Ti mordesti le labbra e ti girasti di spalle, cercando di nascondere il tuo volto arrossato.
"N-non ce n'è bisogno, grazie" rispondesti mentre ti allontanavi da lui. Ma all'improvviso sentisti che il tuo braccio destro veniva afferrato da una grande mano che cominciò a stringere la presa. Potesti sentire i tuoi nervi che si tendevano e le tue guance che arrossivano.
"Non andare da sola" disse lui. Eri spaventata ma ti guardasti in giro, per assicurarti che nessuno notasse che Jotaro, il "cattivo ragazzo", ti stesse stringendo il braccio.
Dopo cercasti di liberare la tua mano dalla sua presa."Sto bene, ci sono abituata, non ce n'è bisogno..." Prima che potessi continuare la frase, Jotaro usò la sua altra mano per girare il tuo corpo e avvicinarlo contro il suo. Accidentalmente alzasti la testa incontrando i suoi occhi. Il tuo cuore batteva rapidamente. Jotaro sospirò.
"Yare yare daze... Non vedi che sto cercando di proteggerti?" chiese lui mentre sollevava il cappello, facendoti vedere i suoi due occhi verdi. Eri completamente sorpresa dopo aver sentito ciò che aveva detto e sentisti che in quell'attimo saresti potuta svenire. Molte domande riempivano la tua testa e i tuoi sentimenti erano contrastanti. Il tuo cuore stava battendo così velocemente che Jotaro avrebbe potuto sentirlo.
"P-perché? Non devi proteggermi, posso farcela da sola" rifiutasti tu con calma.
Jotaro ti fissò mentre alzava un sopracciglio. Chinò di poco la testa e ti fece un piccolo sorriso per mezzo secondo. "Perché? Pensavo potessi capirlo da sola. È perché ti voglio bene [nome]" chiarí lui mentre ti accarezzava i capelli.
Rimanesti stupita nel sentirlo. Non potevi descrivere come ti sentivi in quel momento. Beh, ti sentivi felice, sorpresa, scossa, sollevata e molte altre emozioni allo stesso tempo. Ma sentivi che il tuo cuore era più leggero.
All'improvviso Jotaro ti tirò verso di lui finché non ti scontrasti con il suo petto, dopo di che ti abbracciò. "E non voglio perderti" aggiunse.
Ridacchiasti quando realizzasti che anche tu amavi Jotaro Kujo. "Anche io, Jotaro" rispondesti.
-
TRIINGGGGG!!
Apristi gli occhi e spegnesti la sveglia. Rimanesti in silenzio fino a quando non ricordasti cosa avevi sognato. Ti massaggiasti le fronte e scuotesti la testa.
Era solo un sogno.
-
Non riuscivi a concentrati a causa di quel sogno. Non riuscivi neanche a rimanere attenta durante le lezioni. La tua testa era piena di visioni di Jotaro e della sua voce. Cercasti con tutta te stessa di allontanare quei pensieri dalla tua mente, ma ritornavano ogni volta. Solo dopo realizzasti che non potevi fare nulla per evitarlo.
Ma la vera domanda era.. Ti eri veramente innamorata di lui?
Jotaro non era il tuo tipo. Tu ammiravi i ragazzi dolci, gentili e carismatici. Non importava se il ragazzo fosse intelligente o meno, l'importante era che avesse queste qualità. Forse perché il ragazzo che aveva queste caratteristiche era proprio il tuo amato cugino. Anche questa volta, però, cercasti di evitare questi pensieri.
Così decidesti di scrivere alcuni articoli sui beluga per distrarti.
-
Prendesti un sospiro di sollievo. Eri riuscita a terminare di scrivere proprio quando suonò la campanella dell'intervallo. Decidesti di inviare ciò che avevi scritto ad un editore. Se fossi stata fortunata, avresti ricevuto anche anche degli onori da quest'ultimo. Un sorriso prese forma sul tuo viso mentre chiudevi il tuo quaderno degli appunti.
"Hai finito a quest'ora?" all'improvviso qualcuno alla tua destra ti fece questa domanda. Trattenesti il respiro, ma subito dopo ti rilassasti quando realizzasti che era Atsuko.
"Sì, ho appena finito - e la prossima volta faresti meglio a non sorprendermi di nuovo, mi farai venire un attacco di cuore" la avvisasti. Atsuko rise e ti accarezzò la spalla.
"Quando manderai quell'articolo?" ti chiese quando smise di ridere. Rimanesti in silenzio per un po'.
"Oggi... Forse. Se ho un po' di tempo" rispondesti. Atsuko annuì.
"Ti dispiace se ti accompagno?" chiese lei. Ma prima che potessi rispondere, Atsuko riprese a parlare, "A meno che tu non voglia essere accompagnata da Jojo..."
I tuoi occhi si spalancarono, "No! Preferisco essere accompagnato da te!". Rifiutasti mentre le tue guance si tingevano di rosa.
Imprecasti dentro di te perché Atsuko aveva menzionato Jotato proprio quando stavi evitando di incontrarlo o anche solo di pensare a lui. Eri abbastanza irritata dal fatto che dovesse possedere la tua mente e la tua concentrazione in quel modo.Atsuko rise di nuovo. "Stavo solo scherzando [nome]!"
"Qual è il problema se Jotaro ti accompagna, [nome]?" Chiese qualcuno all'ingresso della classe, facendo spaventare te e Atsuko che vi voltaste a guardarlo. I tuoi occhi si spalancarono quando lo vedesti alla porta. Non potevi credere ai tuoi occhi.
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Our Story - Jotaro Kujo x Reader
Hayran KurguDa quando ti sei presa una cotta... O se vogliamo essere più romantici, ti sei innamorata di Jotaro Kujo, hai vissuto molti eventi che hanno reso i tuoi sentimenti sempre più forti. ..................... Tengo a precisare che la storia non è mia e c...