8

2.8K 102 27
                                    

Mi stropiccio gli occhi e li apro lentamente, non sono in camera mia. È casa di Philip. Solo ora ricordo che, dopo la litigata fuori dalla discoteca con mio fratello, ho deciso di non tornare a casa a dormire così mi sono autoinvitata da Philip.
"Buongiorno!" la voce del mio amico ancora impastata dal sonno mi fa svegliare dai miei pensieri. Gli sorrido debolmente, sa che la mattina non amo parlare.
"Ti è passata l'incazzatura?" scuoto la testa in segno di negazione.
"Se vuoi puoi restare da me però dovresti chiarire con tuo fratello... Alla fine ti ha solo difeso" lo giustifica.
"Difeso? Io non gli ho chiesto niente, so benissimo difendermi da sola. Ho 19 anni, non 9!" mi porge la tazzina di caffè e non risponde, non perché non sa che dire, bensì per non litigare con me dando ragione a mio fratello.
"Io devo passare in studio, vuoi venire con me?" scuoto la testa, voglio tornare a casa, voglio chiarire con Kilo, nonostante in questo momento quasi lo odi non riesco a esser arrabbiata con lui per più di un giorno.

Giro le chiavi nella serratura e apro la porta del mio appartamento. Davanti a me trovo uno scena quasi surreale. Kilo e Luca, seduti sul divano, a ridere, scherzare mentre giocano alla play, come se nulla fosse successo. Come se mio fratello non gli avesse mai tirato un pugno il giorno prima.
La loro attenzione si posano su di me. Il moro si alza, poggia il joystick sul tavolino e si aggiusta i pantaloni.
"Vi lascio soli" afferma dando una pacca sulla spalla a mio fratello e, senza rivolgermi neanche uno sguardo, esce di casa chiudendo la porta alle sue spalle.
"Mi chiedo come faccia a essere ancora tuo amico " sbuffo buttando sul divano la borsa, non risponde e alza gli occhi al cielo.
"Aurora l'ho fatto per te, per il tuo bene... " non lo lascio finire di parlare, la rabbia prevale.
"Cosa non capisci del fatto che non ti devi intromettere nella mia vita? Lasciami vivere, fammi fare le mie esperienze. Tu non mi devi difendere, posso farlo benissimo da sola e soprattutto se ci tieni tanto a chiarire delle situazioni per conto mio non usare la violenza, dialoga, parlaci con le persone" quasi urlo.
"Ma poi io mi chiedo, cosa vai a menare Luca quando tra me e lui non è successo niente e mai succederà?"
"L'ho fatto per quella proposta che ti ha fatto" si giustifica.
"Bene io mi ricordo anche di averti detto chiaramente di non toccarlo, so benissimo cavarmela da sola" sottolineo le ultime parole.
"Ti piace Luca?" lo guardo sbigottita, la sua unica preoccupazione è se mi piaccia quel montato? Vorrei urargli in faccia le peggio cose.
"No, ma anche se fosse a te non deve interessare".
"Invece si che mi interessa, Luca non è un ragazzo serio, gli voglio un bene dell'anima, è mio fratello, ma riguardo il fatto 'ragazze' chiunque può dirti che non è serio... Lo dice anche lui. Non voglio che tu soffra nuovamente per colpa di un ragazzo perché poi a casa a sentire i tuoi pianti ci sono io, non loro".
"Ti ho detto che non mi piace, ci senti?" gesticolo nervosamente.
"Da come vi ho trovato ieri, sembrava tutt'altro" solleva le sopracciglia e fa la solita faccia da saccente, avete presente quando vedete qualcuno e vi viene voglia di prenderlo a schiaffi? Bhe è quello che farò a mio fratello se non si leva l'espressione da 'so tutto io'.
"Prima cosa levati la faccia di cazzo che stai facendo, in secondo luogo mi aveva appena detto che tu gli avevi tirato un pugno, io stavo venendo dentro alla discoteca per cercarti, ero incazzata nera, ma lui mi ha bloccata dicendo che fosse tutto 'ok', quando di 'ok' non c'è proprio un cazzo... Capito?" urlo avvicinando a lui, che dal divano non si è mosso di un centimetro, d'altronde come posso fargli paura io che sono a malapena 1,70 quando lui è 1,90?
"Ok, forse ho sbagliato. Scusa" mi guarda negli occhi pensando che con una semplice parola tutto torni al suo posto, ma non è così. Prendo le chiavi, la borsa, la felpa e mi dirigo verso l'uscita.
"Dove vai?" lo fulmino con lo sguardo.
"Non ti interessa" sbatto il portone alle mie spalle e mi precipito fuori dal palazzo.

|Mi scordo di noi, che è meglio così| Capo Plaza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora