Pov Cristina
Non ho sognato nulla o almeno, non mi ricordo niente. Non ho più la percezione del tempo, il nero soffocante che mi circonda è l’unica
cosa che riesco a sentire.Cerco di capire qualcosa acutizzando l’udito, ma le uniche cose che riesco a sentire sono due voci purtroppo familiari che parlottano sottovoce.
Quando finalmente riesco ad aprire le palpebre, che erano come incollate tra loro dalle lacrime seccate, e mi abituo alla luce, mi accorgo che non sono più nella stanza del ragazzino, ma mi trovo seduta sul pavimento di qualche altra stanza con davanti a me delle ombre: Yoongi e Seokjin.
Li guardo con disprezzo, ho recuperato le forze e potrei tentare un assalto, ma appena mi muovo noto che sono legata con una corda che unisce i due polsi alle due caviglie
"Merda...!"
Tutta la mia sicurezza svanisce, mi stento tremendamente sottomessa a loro, umiliata e privata dalla mia libertà ancora una volta. I due si girano verso di me, il più alto mi sorride malvagio con un ghigno, mentre l’altro mi guarda apaticamente.
“Buongiorno bella addormentata! Sembra che tu sia una ragazza molto fortunata visto che ti ha svegliato il principe più bello del mondo” mi dice indicandosi con i pollici e avvicinandomi a me.
Sposto lo sguardo verso l’altro ragazzo che alza gli occhi al cielo e poi prende la parola
"Oggi.." lo fermo subito e alzo leggermente i polsi ritrovando una piccola parte del mio coraggio e mantenendo lo sguardo fisso nei suoi occhi.
“Cosa significa? Non eravamo d’accordo sul fatto di essere tutti parte di un gruppo e bla bla bla? Trattate forse così tutti i componenti per caso?”
Non posso farli vincere così facilmente, devo ritrovare me stessa. Un piccolo accenno di un sorriso appare sulle labbra di Yoongi, ma è la voce del truffatore che mi da la risposta.
“Certo, ma qua c’è bisogno di un addestramento… Devi essere più brava, affrontare la paura e vincerla. Devi diventare...un mostro” conclude.
“Bhe non l’avrei detto così, ma si, un mostro va bene”
“E se non lo volessi diventare?” replico immediatamente infastidita
“Muori” conclude velocemente Yoongi.
Un mostro? Se è l’unico modo per liberarmi di loro, non vedo altra strada se non quella... lo diventerò inevitabilmente.
I due ragazzi mi guardano intensamente: sulla mia bocca compare un lieve sorriso, debole per la stanchezza ma colmo di determinazione.
“Liberatemi e iniziamo” dico alzando i polsi verso di loro, ma la risata del maggiore raggiunge le mie orecchie come risposta
“Sarebbe troppo semplice così, liberati da sola”.
Guardo la stanza, mi soffermo su ogni particolare, guardo in ogni angolo ma nulla è abbastanza vicino a me. È estremamente difficile muoversi legata in questo modo, allungo le braccia per poter dare un po’ di movimento alle gambe e così porto i piedi un po’ più avanti e mi trascino lentamente e silenziosamente verso una scrivania dove ho notato un paio di forbici in bilico, molto probabilmente messe lì apposta.
Ho trovato il modo, sento un piccolo sorriso di vittoria comparire sulle mie labbra. A fatica e molto lentamente riesco ad arrivare alla scrivania, vedo Yoongi che apre la porta della stanza mentre guarda l’altro. Metto la mia schiena conto la gamba della scrivania più vicina alla forbice ed inizio a colpirla sbattendole contro. Il mio sguardo è fisso su quelle lame, un colpo ed oscillano, due colpi ed oscillano di più. “BOOOM” mi spavento e vedo il maggiore dei due puntarmi una pistola contro.
“Sei morta ragazzina… vedi, dovevi fare meno rumore, non dovevi attirare la nostra attenzione o forse si, ma non così… riprov... ”
“Ma siete impazziti?! Volete gambalizzarla?!” Jimin entra nella stanza e guarda i due sbalordito.
“No no assolutamente. Stiamo solo parlando di affari da persone educate, non è così Cristina?”
"Se questo è il loro modo per parlarmi educatamente…" continuo a cambiare visuale, vado da Jimin a Seokjin alla pistola che ho ancora puntata addosso ai polsi legati.
“Liberatela subito e portatela in salone, io chiamerò Giada quando avrà finito di farsi la doccia.”
I due si avvicinano svogliati a me e, dopo aver tagliato la corda con la forbice, mi portano nella loro sala grandissima. Se pensavo di aver recuperato le forze, pensavo assolutamente male. Le mie gambe tremano ancora e non riesco a controllarle, mi siedo sul divano accanto ad un ragazzo nuovo che mi dice qualcosa. La sua voce però mi sembra ovattata, vedo ancora davanti a me la pistola e un brivido mi percorre la schiena. Come potrei mai sconfiggere la paura, dominarla con questi pazzi?
La stanza si riempie: ci sono in totale sette ragazzi e, con me, due ragazze e tutti guardano il ragazzo che poco fa mi ha salvato, probabilmente è lui il capo. Prende infatti la parola parlando di una missione. Poggia sul tavolino un tablet con una piantina che inizio subito a studiare; se sono qui è perché mi vuole nella missione, potrei far finta di stare con loro, entrare in quell’edificio e poi scappare da tutto questo incubo.
Ad un certo punto i miei pensieri vengono interrotti da un nuovo ragazzo con gli occhiali, serio e dall'aria sveglia. Mi chiede se sto bene al che rispondo annuendo con un sorriso. Ad una certa il discorso sembra farsi interessante: serve un infiltrato, eccomi sono pronta, questa è la mia volta buona.Seokjin però interviene rompendo in mille pezzi il mio piano improvvisato sul momento, proponendo l'altra ragazza che non sembrerebbe volerlo fare. Avviene tutto così in fretta, un litigio al quale però penso di mettere fine proponendomi come volontaria...
Okay presuntuosa del cazzo, volevo aiutarti togliendoti da quell'incarico e portando avanti il mio piano, ma per colpa tua e del "ce la farò sicuramente tanto per mettermi in mostra a questi qui" non riesco e devo escogitare una nuova fuga. Mi ero fatta un'idea completamente diversa su di lei, l'unica cosa che provo verso di lei ora è l'odio.
Il capo da a ciascuno il proprio compito nella missione tranne che a me ovviamente, sono inutile. Fanculo.
Il truffatore mi mette una mano sulla spalla e, con Yoongi dietro di noi, ci riuniamo ancora una volta."Cosa c'è ora? Non mi serve addestrarmi, non servo a nulla perché tanto c'è l'altra no?"
Seokjin mi guarda sospirando
"Sei stata coraggiosa lo ammetto, ma con che preparazione saresti andata lì?"
"So combattere!""Non era la tua missione primaria, lì ti saresti dovuta nascondere, lo sapresti fare?" Mi risponde Yoongi. Lo guardo senza parole: "Una missione sottocopertura" annuisce alla mia affermazione. "Devi addestrati" conclude.
"Va bene allora, rendetemi un mostro" dico infine. Ecco un nuovo piano: entrare in una missione sottocopertura, devo diventare una di loro, si devono fidare di me e solo allora potrò portare avanti questo piano e fuggire.
Ciaaaoo sono Juuuungleecooock scusate per il ritardo, colpa mia! Però prometto che porterò avanti questo progetto con la mia best e mi ci metterò d'impegno così da non fare aspettare più così tanto. Spero che vi piaccia, al prossimo capitolo~
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The Scammer
Fanfiction"Regola numero uno: prendere i soldi dalle tasche del tuo cliente e metterli nelle tue" "Ma se ne fai entrare un pò anche nelle tasche del tuo cliente, non è meglio per tutti?" "No. Un uomo non diventa ricco senza truffare, un cavallo non diventa gr...