*Dal capitolo precedente:
In seguito cercavo di tranquillizzarmi,dicendo che fosse stati solo un incubo,uno stupidissimo incubo.
Così dopo che mi calmai,decisi di andare nuovamente a dormire quando.....
-----------------------------Ricordo che chiusi nuovamente gli occhi,nonostante la grande difficoltà che ebbi.Comunque cercavo in tutti modi di rilassarmi,dato che mi ritrovai in un pozzo di sudore,affanno e incazzata come un ss,praticamente per tutto....
Ci misi un po,per poi riaddormentarmi.Ma oltre a ciò, ero anche troppo stressata sia per quel periodo,sia per quei fatti che stavano succedendo all'interno della mia famiglia e sia anche per quell' incubo, misterioso ed inquietante nello stesso momento,di cui esso mi lasciò diversi dubbi,che mi vagavano liberamente nella mia mente....torturandomi.....come se la mia mente rifiutasse l'esistenza di essi(i dubbi),ma nonostante ciò,essi trovavano modo per entrare e distruggere qualsiasi cosa gli capiti davanti.E per finire in bellezza....per tutti quei tagli fatti il giorno prima.Che oltre a portare il loro solito bruciore e dolore,erano portatori anche di un senso di vuoto e solitudine dentro di me,come se essi raddoppiarono la mia dose(di solitudine e di vuoto).Accompagnato anche dalla delusione per tutto quel male che mi ero fatta,non solo da sola,ma anche a me stessa.
Ammetto che quel giorno mi feci molto schifo da sola.E in tutto ciò venne a farmi una brutta compagnia anche,e voglio aggiungere di nuovo,una mia vecchia conoscenza....la non tanta cara depressione.
Purtroppo quando si parla del concetto di depressione,ovviamente non parliamo affatto di avvenimeti positvi.Ma stiamo parlando di una delle peggio "malattie" quasi incurabili e spesso ricorrenti,soprattutto al giorno d'oggi.Essa è come un mostro, un demone,o chiamatelo come volete,uscito direttamente dalle porte dell'inferno.
Essa si nutre del nostro odio,della nostra tristezza e delusione,verso il mondo,gli altri,ma soprattutto verso noi stessi,ed è sempre assetata della disperazione degli altri e nostra.E come se ogni volta che chiunque stia male,portata da un malessere interno,e ha la brutta compagnia della depressione,ciba il proprio mostro che tiene dentro...
Personalmente credo che sto crescendo il mio mostro come un bambino...no nel grembo,ma nell'anima.Esatto,ho sempre pensato che ognuno di noi ha un mostro dentro di se,esso viene comunemente chiamato pazzia,collera,rabbia repressa o istinto omicida.Essa arriva talvolta grazie alla forte depressione e delusione verso se stessi,gli altri e nel mondo.C'è chi magari il proprio mostro riesce a tenerlo manzo,uccidendosi dentro,e c'è chi purtroppo non ci riesce,e lascia che esso sbrani se stesso e gli altri.
E essa cibandosi di queste cose,diventa sempre più grande,e più forte,talvolta più grandi e forti di noi,e nel frattempo oltre a consumare il nostro odio,la nostra delusione e la nostra tristezza,dandoci in cambio pensieri negativi,riesce anche a consumare la nostra sanità mentale,e automaticamente noi.
Pultroppo tutti ragazzi o adolescenti,sono quelli più attratti dal suicidio,come le mosche con le feci.Questo perché talvolta non capiscono che la vita non è solo in quel brutto periodo,che stanno passando,ma è ben altro....be solo se si vuole.
Anche se avvolte non è proprio tutta colpa loro,ma magari dei propri familiari,amici o anche della società stessa.Perché questo è il periodo dove gli adolescenti incontrano diversi problemi,e invece di essere aiutati,quando presentano un loro problema che li affligge,con la convinzione di ricevere comprensione e magari anche diversi aiuti dati dagli adulti o amici,vengono presi in giro,e talvolta presi anche di mira dai bulli e quindi vengono pure bullizzati come capitò a me,e posso approvare che è questo non è affatto bello anzi,il perfetto contrario.
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The Seventh Sense
ParanormálníCiò che potrete usufruire all'interno di codesto libro,é un insieme di avvenimenti. Alcuni di essi sono di pura,spietata e talvolta psicotica fantasia,altri sono basati su reali avvenimenti,la quale avvengono a una semplice ragazza,che porta un nome...