«Come ti chiami?»
Namjoon «Kim Namjoon»
«Bene» accavallando le gambe «Perché hai rubato il tuo fascicolo?»
Namjoon «Non l'ho fatto. Non l'ho mai visto.»
«Namjoon.» togliendo gli occhiali da vista «Qui starai bene, sei al sicuro, puoi dirmi tutto»I due si trovavano all'interno di una stanza interamente grigia, ma comunemente arredata come fosse l'ufficio di qualcuno di un certo livello. Che fosse la segreteria della presidenza? Erano in pochi ad aver visitato la zona superiore dell'edificio scolastico dedicata alla coordinazione di quest'ultimo.
Namjoon si dimenò sulla sedia, tutto inutile. I polsi bloccati con dei cinturini non gli permettevano l'ultilizzo delle mani, il che era insolito se si fosse trattato effettivamente della presidenza. Quella situazione soffocante ricordava tutt'altro che un colloquio scolastico.
Di fronte a Namjoon c'era solo questa donna di mezza età che continuava a ripetergli le stesse cose da tempo ormai indefinito. Credeva di impazzire, quando provava a chiedere di Seokjin la donna ricominciava da capo come se fosse stata programmata per svolgere unicamente quell'azione. E di nuovo,
«Come ti chiami?»Namjoon «Non di nuovo, basta. Perfavore. Sto dicendo la verità.» iniziò a piangere senza rendersene conto «Volevo solo avere qualcuno» buttando all'indietro il capo «Volevo solo sapere il nome del mio problema, o sapere se avessi un problema» la voce spezzata dai singhiozzi non aveva alcun effetto sulla donna stante dinanzi a lui
«Ciao, io sono ****, tu come ti chiami?» sorridendo inanime
Namjoon cercava di tenere gli occhi chiusi e sperava che quell'incubo finisse al più presto. Sperava che stesse solo avendo un brutto incubo a causa di quanto detto in ascensore con Seokjin. Ma dov'era Seokjin?
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«Seokjin, per te è stata una pessima conoscenza Namjoon. La tua condizione è gravemente peggiorata a causa sua. Penso che tu non lo sappia, ma rispetto quanto mi hai raccontato, devo smentire alcune cose.» una donna abbastanza giovane e scaltra aveva intrapreso un discorso concreto con Seokjin in seguito al racconto completo che egli le espose, includendo tutto ciò che è accaduto nella sua vita dopo aver conosciuto Namjoon.
«Taehyun non esiste, Beomgyu non esiste, Hueningkai non esiste. Ci sono diversi ragazzi menzionati di cui non vi è alcuna corrispondenza nell'elenco d'istituto. Se oggi voi siete qui è perché ci sono state varie lamentele e segnalazioni da parte degli altri studenti a causa dei vostri comportamenti insoliti, vi hanno descritti come pazzi.» guardando preoccupata Seokjin
Seokjin «È IMPOSSIBILE. IO HO PARLATO CON LORO, FINO AD OGGI. LIBERATEMI. NON SONO PAZZO.» dimenandosi animatamente sulla sedia e alzando tutto d'un tratto il tono
«Andrà tutto bene. Verrete spostati entrambi in un luogo migliore Seokjin.»
A quelle parole Seokjin ammutolì, analizzò quanto detto dalla donna e aggiunse quasi in un sussurro:
«A me basta essere con lui»
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«Non esistono Namjoon, hai convinto pure Seokjin dell'esistenza di queste persone e, hai rubato il tuo fascicolo dal magazzino. Controllando i filmati di sicurezza sei perfettamente riconoscibile mentre rovisti e trovi quanto cercato.»
Namjoon «Perché non ricordo di averlo fatto?»
«Perché hai una visione distorta della realtà»
Namjoon «Mi sta dicendo che sono cieco?»
«Ti sto dicendo che sei sociopatico, ma la tua è una condizione nettamente avanzata rispetto lo stato di base. Sarai trasferito in una struttura privata affinché possa essere gestita al meglio la tua condizione.»
Namjoon «Cosa? Sociopatico?»
Min Yoongi aveva indovinato.
Namjoon «Cosa mi dice di Min Yoongi?»
«Non le dirò nulla, sono spiacente.» la donna bionda si alzò dalla scrivania avviandosi all'uscita della camera
Namjoon «Aspetti» chiamando ancora una volta la donna
Ella si voltò in attesa di accogliere l'ultima richiesta.
Namjoon «Che ne sarà di Seokjin?»
«Seokjin? Sarà trasferito con te»
Namjoon si rilassò in modo immediato, chinò la testa e iniziò a ripercorrere mentalmente tutto ciò che successe la settimana precedente.
Seojoon, Jungkook, Hoseok, perché nessuno di loro ci ha impedito di interagire così tanto fra di noi. Non avrei mai voluto rovinargli la vita in questo modo. Avrei preferito osservarlo da lontano, ma se avessi immaginato prima una tale conseguenza, allora, piuttosto, mi sarei tagliato la gola per evitare si rovinasse per colpa mia.
L'unica persona per cui avrei fatto una cosa del genere.
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I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa,
avrei recitato lui questo verso di Kitchen se solo fosse stato qui. Se solo avessi saputo che il dialogo in ascensore sarebbe stato l'ultimo in forma di normale conversazione tra ragazzi adolescenti.•
Seokjin e Namjoon furono trasferiti presso un istituto psichiatrico privato dove ebbero l'opportunità di vedersi tutti i giorni a tempo debito.
Ma dunque, perché aspettare di arrivare a tanto e non intervenire con i giusti medicinali prima? Perché creare le condizioni favorevoli per un rapporto fra due malati di mente e mascherarlo come una normale interazione adolescenziale? Perché arrivare a tanto?
I pazzi diventano tali se messi nelle condizioni di esserlo.
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00:00 o'clock [ɴᴀᴍᴊɪɴ]
Fanfiction𝑵𝒂𝒎𝒋𝒐𝒐𝒏 + 𝑺𝒆𝒐𝒌𝒋𝒊𝒏 • Contrasto tra le vite comuni di tutti coloro che circondavano Namjoon e Seokjin e quest'ultimi che, come segregati nel loro mondo, hanno avuto modo di conoscersi e mettere in discussione quelli che per loro erano pr...