"hai preso tutto il necessario?" una voce dall'altra parte del corridoio parlò piano, quasi come un sussurro.
Il ragazzo afferrò qualche pennello di differente misura, portandosi sotto il braccio una piccola tela bianca, "si", fece una pausa prima di tornare a parlare, guardando fuori dalla finestra, "ultimamente le giornate stanno migliorando, prima era sempre brutto tempo".
Alzò gli occhi al cielo, le sue iridi incontrarono alcune nuvole passeggere, si muovevano lente ed indisturbate nel cielo limpido.
Il piccolo negozio di belle arti era situato in una via secondaria di un piccolo quartiere di Busan.
Non era molto spazioso, al suo interno vi erano pochi ripiani e alcuni scaffali di legno ricolmi però di materiale principale per la pittura.
A terra c'erano molti fogli e giornaletti buttati in maniera disordinata.
Dal corridoio, finalmente fece capolino un ragazzo dai capelli ricci, un po' spettinati, "andrai a dipingere anche oggi Kookie?", parlò, portandosi una mano sulla fronte perlata di sudore.
Il corvino annuì, posando tutti i materiali sul bancone di legno, vicino alla porta d'uscita, "credo di sì, anche se non so ancora dove".
Abbassò lo sguardo, tirando fuori dalla tasca un piccolo porta monete, lasciando alcuni won sul tavolo.
Il castano lo raggiunse, premette un pulsante e la cassa si aprì automaticamente, afferrò i soldi riponendoli al suo interno, "dovresti provare a guardare dal tuo balcone di casa, ci hai mai pensato?".
Il corvino arricciò il naso in una smorfia, incatenando gli occhi a quelli del ragazzo di fronte a lui, "dal mio balcone? Tae ma che stai dicendo?", borbottò, iniziando a mettere i suoi oggetti all'interno di un sacchetto di carta.
Il castano alzò le spalle, "dicono che le cose belle si trovano sempre ad un passo da noi", poggiò il viso sul palmo della sua mano, continuando a fissare il corvino con un sorriso stampato sulla faccia, "sei sempre alla ricerca del luogo perfetto, magari è davanti a te e neanche te ne accorgi jungkook", sbuffò una risata, nel momento in cui il ragazzo di fronte a lui alzò gli occhi al cielo.
il corvino afferrò il sacchetto, avviandosi verso l'uscita, fermandosi proprio davanti alla porta, per poter guardare il castano dietro di lui con la coda dell'occhio, "proverò a seguire il tuo consiglio", senza dire niente, uscì, lasciando taehyung sorridente, ancora poggiato sul tavolo di legno.Jungkook camminò per alcuni minuti, guardandosi attorno.
Alcuni bambini giocavano nella strada adiacente a dove si trovava lui, le urla e gli schiamazzi rimbombavano nelle vie strette di Busan.
Arrivò al portone del suo palazzo, cercò le chiavi nelle sue tasche, trovando alcuni scontrini stropicciati al suo interno, sbuffò, estraendo finalmente il mazzo per poter aprire.
Fece alcune rampe di scale prima di arrivare alla porta del suo appartamento.
La casa di jungkook era estremamente piccola e in disordine.
Le pareti erano color menta, e i mobili bianchi.
Si tolse le scarpe lasciandole sul pianerottolo dell'ingresso, successivamente poggiò il sacchetto di carta che teneva in mano sul tavolo della cucina.
Si avvicinò alla gabbietta della sua pappagallina calopsite, infilando un dito all'interno delle piccole sbarrette di ferro, "Algieba, ciao!", la creaturina si avvicinò al ragazzo, strofinando la testa sulla sua pelle.
Il corvino sorrise, accarezzando le piume del suo animale, "come stai? Ti sono mancato? Sono stato fuori solo per poco".
Scoppiò a ridere, allontanandosi per poter prendere del mangime per volatili in uno degli scaffali della sua cucina, riempì un piccolo recipiente, riavvicinandosi di nuovo a lei, aprì la porticina, portando al suo interno il pezzetto di plastica contenente il mangiare.
Algieba si fiondò immediatamente su quest'ultimo, facendo sghignazzare il ragazzo, "smettila di fare l'attrice, ti ho riempito la vaschetta solo ieri, e guarda qua! Hai finito già tutto!".
L'animaletto cinguettò in risposta, guardandolo, per poi tornare a mangiare indisturbata.
Jungkook chiuse la gabbia, arruffandosi i capelli già spettinati, guardando in direzione del tavolo della cucina, su cui era riposto il sacchetto di carta, si avvicinò, iniziando a tirare fuori tutto ciò che vi era al suo interno.
La nuova tela, e dei nuovi pennelli erano sparsi su tutta la superficie del legno.
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Come il vento | Jikook
FanfictionBusan, 2020. Jeon Jungkook, appassionato di pittura, un giorno qualsiasi, decise di guardare fuori dal suo balcone. "Dicono che le cose belle si trovano sempre ad un passo da noi". Jikook. ©Honeyverse