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Una finestra al paese s'affaccia
è appena sveglia ornata di suoni.
Qualche foglia saltella e mi parla
bisbigliando d'un lieve ardor.
La poesia sta lì seduta
a braccia conserte osserva le gente.
Che passa dritta e non la vede
non ha tempo non sente niente.
Di forma vitrea e trasparente
l'oltrepassan ma rimane clemente.
Umana indulgenza del pensare
benigna accogliente l'hann fatta le Ere.
Che muti allora in poesia
ciò che vedo e che non vedo.
Una finestra baciata dal sole
un ramo di solito colore.
Persino tu amor perduto
che dei tuoi occhi ho vago ricordo.
Dimora tua fu l'anima mia
e tra le cellule alberghi ancor.
Muti in parole il tuo profumo
che siano in versi nome e gesta.
Che tutto di te divenga allor
improvvisata rosea Allegoria.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 04, 2021 ⏰

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