Capitolo 13

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"La smetti di essere così innamorata, Lucie? Mi dai il voltastomaco."

"Io non sono innamorata..." borbotto in risposta alle mie amiche, ma anche io sono poco convinta della mia affermazione.

Jenny e Lisa mi stanno giudicando, mentre mostro loro la foto che io e Johnny ci siamo scattati ieri. Da come ho raccontato la giornata, devono aver pensato che fosse un appuntamento vero e proprio.

"Allora anche voi dovete smetterla di essere innamorate!" Metto il broncio, riprendendomi la foto e stringendola al petto.

Mentre io sono alle prese con il fotografo Johnny, Jenny se la sta cavando con un flirt con Jaehyun, ancora alle prime fasi, invece Lisa ha già all'attivo qualche appuntamento con Doyoung, il cantante della band che abbiamo visto qualche settimana fa.

"Ma io lo sono" confessa Lisa, alzando i brillanti occhi al cielo. "Mi trovo molto bene con Doyoung. La prima volta che l'ho visto mi sembrava un duro, ma in realtà imparando a conoscerlo ho scoperto che è una persona pacata e sensibile. Ha comunque un caratterino difficile, ma ciò lo rende ancora più interessante."

"Sono contenta per voi. State proprio bene insieme." dice Jenny.

"Sabato prossimo festeggio il mio compleanno" annuncia Lisa, sporgendosi sul tavolo. "Potete invitare i vostri ragazzi." Solleva un sopracciglio, guardando prima me e poi Jenny.

"Hai invitato anche Taeyong?"

"Certo che sì" risponde. Vedendomi poi sbuffare, inclina la testa, con fare interrogativo. "Perché?"

"Ancora non gli hai parlato vero?" mi chiede Jenny.

Scuoto la testa, il mio umore in picchiata.

"Eddai , Lucie!" si lamenta Jenny. "Nemmeno io lo sopporto più. Se non gli parli prima, ti costringo a farlo alla festa di Lisa."

"E va bene. Non resisto più nemmeno io." ammetto, dopo aver rifiutato ulteriori chiamate di Taeyong stamattina.

"Non dovevi andare da Johnny oggi?" domanda Jenny.

Il mio sguardo si dirige subito all'orologio sulla parete, e mi rendo conto che sono già in ritardo per andare a casa sua per vedere le foto che mi ha scattato.

Mi fiondo verso la porta, in parte preoccupata per il ritardo e in parte emozionata perché sono trepidante nel vedere Johnny. Afferro al volo il giubbino e con un cenno saluto le amiche.

"Lucie, il..."

La porta che sbatte dietro di me copre quello che mi volevano dire, ma non ho tempo di tornare indietro, perché sto già pensando a come comportarmi di fronte a Johnny oggi.

~

Arrivo di fronte alla porta dell'appartamento. Fradicia, ma arrivo. Nella fretta ho dimenticato l'ombrello, ed un acquazzone mi ha colto alla sprovvista appena scesa dall'autobus. Mi sono divertita a correre sotto la pioggia, ma ora sono senza fiato, e busso con poca forza alla porta.

Non appena si apre, sono pronta a porgere le mie scuse per il ritardo, ma l'espressione preoccupata di Johnny mi interrompe.

"Lucie!" esclama, gli occhi spalancati dal sollievo nel vedermi. Subito mi tira nel suo abbraccio, nonostante io abbia i vestiti completamente bagnati. "Dov'eri, Lucie? Perché non rispondevi al telefono? Non sai quanto mi hai fatto preoccupare..."

Appoggiata al suo caldo petto, sento che il suo respiro è rapido, e lo stesso il suo battito, che sembra dettato più dal suo turbamento per il mio ritardo che per l'emozione.

"Scusa, devo aver dimenticato il telefono a casa." mormoro, con il viso affondato nella sua felpa, rendendomi conto in quel momento che nella fretta dovevo aver lasciato il telefono sul tavolo.

Rain. • Johnny SuhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora