capitolo 1

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Izuku guardò il suo riflesso nella finestra, le foglie cadevano lente dall'albero nel loro giardino. Quasi tutte le foglie avevano lo stesso colore arancione, alcune tendevano al rosso. Si guardò negli occhi intensamente, il vetro rimandava il riflesso di un ragazzo adulto, con l'aria vispa e sincera.

"allora non sono cambiato molto, meno male" si trovò a pensare, mentre si allontanava da quella finestra ampia. si diresse in cucina dove trovò quello che da due anni a quella parte era il suo compagno di vita.

Il ragazzo si accorse della sua presenza e alzò una mano in segno di saluto. era alle prese con i fornelli, solo pochi ingredienti erano sparsi sulla cucina; riso, gusci di uova, erba cipollina, alcune piccole scatole e poco altro

Izuku si avvicinò al suo compagno, stampandogli un bacio sulla guancia. Si sentì tirare delicatamente per un braccio e le sue labbra vennero divorate letteralmente dall'altro.

-buongiorno- soffiò tra le sue labbra mentre piano si staccava da quell'inteso bacio mattutino. Il ragazzo sorrise di rimando e gli accarezzò una guancia, poi fece segno a izuku di avvicinarsi a lui e assaggiare le pietanze che stava preparando.

Izuku assaggiò volentieri tutto, come al solito il suo compagno era un cuoco provetto, e mai una pietanza era stata troppo dolce o troppo salata

-buonissimo- ricevette un altro bacio, questa volta sulla guancia, che lo sorprese. Sorrise a quel tenero gesto, mai nella sua vita avrebbe immaginato che quel ragazzo cambiasse così radicalmente. Certo c'erano ancora giorni in cui si scontravano, ma le discussioni finivano sempre bene.

Il ragazzo fece dei gesti con le mani, ma lui riuscì a capire al volo quello che il compagno gli aveva appena detto.

Izuku rispose con altri piccoli gesti e si misero seduti al tavolo a degustare quelle belle pietanze che il suo compagno aveva preparato. Ogni tanto alzava la testa per vedere se il ragazzo avesse qualcosa da dirgli. Era diventata un'abitudine ormai compiere quel gesto quando erano seduti a tavola insieme, da quando, due anni prima, aveva perso l'udito.

Il ragazzo toccò il dorso della mano di izuku e gesticolando gli disse "ho una piccola sorpresa", poi lo vide alzarsi e prendere qualcosa dal frigo.

Izuku nel mentre tornò indietro con la memoria, quando due anni prima loro due erano rivali.

"mai mi sarei aspettato un cambiamento così radicale kacchan". Chiuse gli occhi e percorse piano piano tutti gli avvenimenti che lo avevano portato ad essere lì con lui, nella loro casa immersa nella natura.

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Due anni prima

Izuku era seduto su una panchina poco lontano dalla città, aspettando con impazienza il suo quasi amico che poco prima gli aveva inviato l'ennesimo messaggio di morte. Erano passati anni dal loro diploma e lui ancora non era riuscito a digerire la sua terza posizione tra gli eroi più bravi del Giappone.

"e ovviamente la colpa a chi l'ha data?!" sospirò amareggiato. Bakugo era diventato un eroe potentissimo, affidabile ed era riuscito a smorzare quel suo carattere aggressivo. Era diventato perfino dolce anche con i bambini, insomma un vero modello. Ma quando si parlava di lui, Bakugo esplodeva come una bomba. Nessuno doveva permettersi di batterlo, tantomento "un ladro di quirk" come lo aveva etichettato l'ultima volta. Così ogni anno dopo il diploma si ritrovavano in quel parchetto a combattere, per sapere chi era il più forte.

Izuku sapeva che la sua forza era nettamente superiore a quella del biondino, ma accettava volentieri la sfida che ogni anno gli veniva proposta. Aveva tentato varei volte di prenderlo con la calma ma senza successo, quindi decise semplicemente che lo avrebbe menato al punto che non si sarebbe riuscito ad alzarsi e dichiarare la vittoria. Ed era sempre stato così fino a que giorno.

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