N:"Andiamo, ti mostro il castello"
Iniziamo a girare, c'erano camere ovunque, scalinate, un'immensa biblioteca, ed un enorme specchio.
N:"qui è dove pranziamo e ceniamo"
Guardo il tavolo, era così imbandito..con molta carne..
N:"Siediti, mangia qualcosa, così nel frattempo mi racconti di te"
Io ubbedii, mi sedetti e iniziai a prendere una coscia di carne, ero affamato.
T:"Buona"
Lei sorrise.
N:"Allora Thomas, mio padre ti ha trovato in una piccola grotta, infreddolito, così ha deciso di portarti qui"
T:"È stato gentilissimo" dico con la carne in bocca.
Lei inzia a ridere.
N:"visto che stai mangiando, ti parlo io di me, il mio nome lo sai già quindi passiamo ad altro, ho 10 anni, compiuti il mese scorso, è stato un compleanno bellissimo, c'erano fiori e molti gatti nel giardino, e papà mi aveva regalato una collana d'oro, mentre mia madre una nuova poltroncina per la camera, la cuoca Angela, mi ha preparato una grande torta al cioccolato e il maggiordomo e le servienti, hanno raccolto il denaro guadagnato per comprarmi uno specchio d oro, quello che hai visto lì in fondo, posso solo e esclusivamente specchiarmi io, ma se vuoi specchiarti anche tu, non c'è problema" dice sorridendomi.
T:"Wow" dico mangiando.
in quel momento volevo soltanto concentrarmi al mangiare, ma sembrava che le servisse compagnia, un fratello, come serviva a me una sorella.
Una mano mi tocca la spalla.
X:"Eccolo qui, il mocciosetto si è svegliato" dice ridendo.
N:"È mio padre"
T:"Salve"
X:"Piacere, il re Darwin, o puoi chiamarmi semplicemente: Sirius Darwin"
T:"Piacere Thomas"
S:" Si dice che fai parte di un'altra stirpe, ma ormai, fai parte di questa famiglia. Benvenuto tra noi"
T:"Grazie" dico porgendogli la mano.
N:"Thomas, la mamma sarebbe felice di incontrarti, vieni" dice prendendomi per mano.