Parte quarta

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Un giorno tutto per me. Finalmente potevo godermi la visita di Alessandria d'Egitto dopo due mesi a tribolare con i bambini che, invece di rallegrarmi le giornate, me le facevano diventare pesanti e lunghissime. Le urla assordanti, gli interminabili girotondi e le decine di canzoncine che ormai mi sognavo di notte, m'avevano resa irritabile e bisognosa di un po' di pace.

Non che ad Alessandria avrei trovato silenzio e relax, visto il traffico di una città intrisa di storia e leggenda ma anche in corsa alla contemporaneità come tutte le altre soste dei giorni scorsi, strategiche per gli scambi tra Europa e Asia tutt'oggi e delineate da una moltitudine di etnie diverse con culture e abitudini differenti.

Ashdod in Israele apre le braccia a tutti i turisti che, credenti o semplicemente curiosi, giungono attratti da quei luoghi ampiamente descritti nei libri sacri. Gerusalemme li aspetta col suo pesante sudario sotto il quale Gesù Cristo predicava, guariva, e, sofferente, si prostrava ai fratelli mostrando la sua dolorosa passione prima della crocifissione. E del Monte Sion così si legge sui Salmi: "Egli ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe. Cose gloriose son dette di te, o città di Dio!". Chi giunge ad Ashdod può scegliere la visita della città in pickup, porterà a casa l'energia magica e solenne del culto, come un tesoro che viene gelosamente custodito nel cuore di chi crede. Può la fede colmare l'immane vuoto dell'indifferenza? Basta in risposta alle domande dell'uomo famelico di verità che troppi hanno cercato, ma che nessuno ha mai rivelato se non nel trascendentale? Camminate dove ha camminato Gesù, poggiate il capo nel Muro del Pianto e magari provate a congiungere le mani in preghiera nella chiesa del Santo Sepolcro. E raccontate, così come hanno fatto gli altri che hanno trovato pace nella fede.

Dopo la visita ad Israele, l'Egitto vi farà balzare indietro di millenni. Con l'animo ricco di spiritualità, resterete affascinati dalla sontuosità dei Faraoni e il curioso enigma di quei monumenti così mostruosamente grandi da lasciar dubbi nella mente di qualsiasi ingegnere. Alzate la testa all'insù verso le punte delle Piramidi di Giza ricordandovi del mistero di quelle posizioni strategiche corrispondenti alle stelle centrali della costellazione di Orione: "... le tre Piramidi erano una mappa terrestre delle tre stelle della Cintura di Orione", scriveva Hancock nel 1995. Mentre della Sfinge, Bouval assieme a Hancock ne parlarono come la rievocazione della Costellazione del leone, vista la sua forma, nel loro libro 'Custode della Genesi'. Lascio a voi la libertà di volerci credere e, se rimarrete abbagliati da tanto mistero, leggere le teorie di questi studiosi, non ve ne pentirete.

Avrei potuto aderire all'escursione offerta dalla nave, ma non ero tipo da gite organizzate. E poi avevo i miei gessetti. L'idea di lasciare il mio segno in Egitto mi eccitava un sacco. Alessandria d'Egitto volevo portarla a casa assieme alla foto della gigantesca biblioteca, la più grande biblioteca dei tempi antichi costruita durante il regno di Tolomeo e bersagliata da incendi e devastazioni. Ma prima sarei rimasta lassù al Forte di Qaitbay eretto esattamente sopra quello che anticamente era il più alto faro del Mediterraneo, alto più di centotrenta metri e considerato una delle sette meraviglie del Mondo, con la statua di Posiedone sulla sua sommità. Due terremoti distrussero il faro, così il sultano Qa'it Bay decise di utilizzare i suoi resti per costruirvi il forte.

Non sapevo se vi fossero persone che osservavano il mare con i miei stessi occhi. Millenni prima qualcuno scorgeva il Faro a distanza, a bordo di navi pirata, mercantili o da guerra e ora qui, al posto di quel Faro io mi perdo nello stesso orizzonte con famelica ingordigia di scoperte. Una vista mozzafiato sul Mediterraneo, respirando la stessa aria frizzante d'allora, tempo e spazio privi di misure come se non esistessero, come se questi fossero la stessa acqua e lo stesso cielo dei grandi faraoni. Vestita di storia m'incamminai verso la via della spiaggia dove avrei trovato il mio angolo d'arte e avrei disegnato il mio Pegaso, figlio di Poseidone, lasciando proprio qui il simbolo del mio spirito libero creatore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 06, 2020 ⏰

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Viaggio in Cina (anche se non ci sono mai stata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora