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"Tae!" 

Taehyung si voltò con gli occhi quasi chiusi solo per vedere Jungkook che lo salutava.

"Cosa?"  chiese ad alta voce, considerando che c'erano molte persone intorno a lui ed era anche piuttosto rumoroso intorno.

Jungkook corse verso di lui con un sorriso sfacciato. "Indovina."

"Cosa." 

Jungkook sembrava insoddisfatto dalla sua risposta, visto il suo cipiglio sul volto.

"Dorvesti indovinare".

"Sono troppo pigro per farlo" disse strofinandosi gli occhi stanchi e sbadigliò.

"Non dirmi che sei ancora arrabbiato con me per averti chiamato strano. E' già passato un giorno!"

"Non sono arrabbiato. Sono solo stanco" mormorò.

"Ok, non  crederai mai a quello che mi è successo ieri. Aspetta,  perchè te ne sei andato all'improvviso?! Non sei tornato dopo essere uscito dalla classe di Seokjin. Era così arrabbiato con te".

"Non mi interessa. Allora cosa è successo dopo dopo che me ne sono andato?" Taehyung parlò con gli occhi chiusi e appoggiò la testa sulla spalla di Jungkook.

"Sembri stanco. Che ti è successo ieri?"

"Niente. Il mio orologio ha smesso di funzionare quindi sono andato a dormire alle 3 pensando che fossero le 10" disse dolcemente.

Jungkook ridacchiò. "Andiamo prima in classe e poi continuiamo quello di cui stavamo parlando".

Taehyung annuì in risposta mentre entrambi si dirigevano verso la loro classe. "Non sono così sicuro, ma ho lo strano presentimento che anche a Sujin tu piaccia." 

Ciò fece spalacare gli occhi a Taehyung, e lo fece svegliare tutto in una volta.

"Veramente?!" Cosa te lo fa pensare?" chiese eccitato.

"Lei ieri mi ha detto che eri carino dopo che te ne sei andato. E lei non lo dice mai alle altre persone!" Jungkook quasi gridò.

"Dovresi dichiararti a lei, lo sai? Chissà cosa potrebbe succedere?" colse l'occasione per parlare di nuovo quando Taehyung non rispose...probabilmente era ancora scioccato.

"Ma pensi che funzionerà?" 

"Assolutamente. E' ovvio che sta perdendo la testa per te" disse Jimin, che era appena arrivato con Hoseo.

"Ma se mi rifiutasse?"

"Dubito che lo farebbe. In più, pensavo che tu eri bravo a trovare delle idee. Non ricordi? Avevi un quaderno pieno di progetti su come farti restituire i calzini da Sujin" rise  Hosek, ricordando all'improvviso come lui non avesse avuto successo in nessuno dei piani.

"Oh, che ne dici di ricominciare a fare quei piani? Non più riguardo a riprenderti i calzini, ma su come rendere Sujin tua?" ghignò Jimin, ma era ovvio che Jungkook e Hoseok odiassero l'idea. 

"Oh mio Dio, Jimin. Sei un genio!" lo abbracciò Taehyung.

Lui tirò fuori il famoso quaderno dallo zaino e andò in una pagina vuota, saltando tutti i piani che era solito fare.

"Iniziamo"  ghignò, tenendo la penna con impazienza.

Taehyung gli rivolse gli occhi da cucciolo ma Jungkook scosse la testa, rifiutandosi di cambiare idea. "Lasciami stare!"

Taehyung sospirò, spingendo Jungkook dolcemente e guardando a terra disperato.

"Va bene, allora. Non ti voglio obbligare. Vai." lui sospirò.

"H-hey, non fare così. Mi fai sentire dalla parte del torto" disse  Jungkkok, grattandosi la testa imbarazzato.

Taehyung restò in silenzio, aspettando che Jungkok se ne andasse. "Non te ne vai?"

"O-oh giusto. Ciao. E buona fortuna." Jungkook si schiarì la gola e stava per andarsene ma si fermò dal farlo.

Taehyung lo guardò stranamente. "Cosa c'è che non va?"

"Ugh, lascia stare. Andiamo. Ma per favore non farmi vergognare".

Udendo quelle parole, gli occhi di Taehyung si illuminarono di felicità e trascinò Jungkook nell'auto di Seokjin.

Seokjin, che era appena entrato nella sua macchina, si accigliò non appena vide i due che lo seguivano all'interno. 

"Uscite" disse con fermezza.

Taehyung fece finta di piangere "Non cacciarci, per favore. Siamo poveri, non abbiamo soldi per il trasporto. Puoi portarci dove si trova Sujin?"

Seokjin li derise. "Non sono un taxista, uscite".

"Per favore?"squittì Taehung, mostrando i suoi occhi da cucciolo per la seconda volta quel giorno. 

"No".

"Per favore?"

"Ho detto no! Uscite!" Seokjin lanciò loro una bottiglia di plastica.

"Ma ho bisogno di incontrare Sujin!" gridò Taehyung.

Seokjin si girò per guardarlo "Cosa vuoi da mia sorella? Perché le stai sempre così vicino in questi giorni? Per favore stai lontano da lei, non voglio che finisca con uno come te. Senza offesa".

Questa volta fu il turno di Jungkook di parlare. "Scusami? Cosa dovrebbe significare? Cosa c'è che non va in Taehyung? Non è abbastanza degno per Sujin?"

Seokjin soffocò. "Cosa? Che intendi dire con "abbastanza degno"?"

Taehyung aprì il suo quaderno e mostrò a Seokjin il suo primo piano.

piano A: costringerla a uscire con me e farla mia.

"Ti piace mia sorella?!"gridò Seokjin sorpreso.

Taehyung annuì felice.

"Credimi, Tae. Non le piacerai mai, non devi sforzarti così tanto" 

Seokjin disse la sua opinione troppo onestamente, tanto da far scomparire il sorriso di Taehyung.

"Cosa? Perché?"

"Perché no! E forzarla non è il modo migliore per farti piacere da lei!" lui strappò via il quaderno dalle mani di Taehyung e girò tutte le pagine per vedere tutti i piani che aveva scritto.

"Oh, wow. Minacciarla di ucciderla se non vuole uscire con te? E cos'è questo...tagliarle i capelli a zero? Sei serio?"

Anche Jungkook era sorpreso come se fosse la prima volta che che vedeva i piani che Taehyung aveva fatto con orgoglio.

"Taehyung, questo non è il modo per esprimere i tuoi sentimenti a qualcuno" sospirò Seokjin.

"Quindi come dovrei farlo?"

"Devi farlo sinceramente senza ucciderla! Dille cosa provi veramente per lei, senza cercare di renderla calva! Dichiarati per bene!".

Taehyung annuì comprensivamente.

"Le piace quando i ragazzi le danno i fiori e orsacchiotti, quindi è meglio che tu gliene dia uno. Ora uscite, non vi porterò da Sujin e non ti permetterò di ucciderla in quel modo. Ma ti porterò solo da lei quando sarai pronto". 

Taehyung annuì con entusiasmo, "Ok, mi assicurerò di prendere in considerazione il tuo consiglio!"


lucky socks | Kim Taehyung [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora