44 LIMBO Part1

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Avevamo appena varcato l'uscita della biblioteca e nella mia mente rimbombava il battito di Alex in modo oppressivo,sentivo ogni secondo che passava sempre più perdere la lucidità e il controllo delle mie azioni.

"Alex...ti prego mettimi giù..."sussurrai appena con il fiato affannato e avvicinado il viso alla sua pelle,era come se non gestissi le mie azioni ma chiusi gli occhi e trattenni il respiro sperando di riuscire a controllarmi.

"Siamo quasi arrivati"disse lui fermandosi, e io socchiudendo a mala pena gli occhi vidi solo una porta alquanto imponente di fronte a noi.

"Mio signore,bentornato. Possiamo fare qualcosa per voi?"sentii appena qualcuno parlare vicino a noi.

"Che nessuno ci disturbi"ordinò Alex.

"Certo,mio signore"rispose nuovamente quella voce ma io non avevo la forza di alzare il viso e neanche di riaprire gli occhi perché l'unica cosa che mi passava nella mente era il pensiero di affondare i miei denti nel collo di Alex ,a pochi centimetri dalle mie labbra, e mettere fine al mio tormento.

"Ok qui non ci disturberà nessuno"disse poi lasciandomi scivolare lentamente dalle sue braccia per posarmi, e io aprii lentamente gli occhi notanto che ero su di un letto a baldacchino al centro di una stanza immensa alquanto riccamente arredata.

"Dove siamo?"chiesi appena.

"Nella mia stanza"disse lui mentre si sfilava la sua cappa e la posava su di una poltrona poco lontana dal letto.

"Cosa?"urlai cercando di alzarmi ma la testa ricominciò a girare facendomi ricadere all'indietro con le mani alle tempie.

"La mia testa...è come se scoppiasse..."commentai dolorante.

"Tranquilla,non agitarti o sarà peggio,stai solo consumando inutilmente energie"disse lui sedendosi al mio fianco su quel letto.

"Come fai a sopportare un simile dolore?" Chiesi mentre ancora con gli occhi chiusi mi sdraiai più comodamente di spalle sul letto.

"Non lo faccio infatti"rispose lui ridacchiando.

"In che senso?"chiesi io aprendo gli occhi e fissandolo confusa.

"Semplice. Non mi trattengo come te"agginse lui sollevando un sopracciglio e un sorrisetto dei suoi."In questi giorni ho perso più volte il controllo in tua presenza e sono finito con l'attaccarti senza pensarci due volte,te l'ho detto più di una volta tesoro tu pensi troppo"aggiunse ridacchiando.

"Già in effetti...ma sono contenta di avere più autocontrollo di te"commentai maledicedolo con lo sguardo"...dopotutto è solo colpa tua se sono ridotta in questo stato,mi hai morsa al maniero prima che succedesse tutto il resto quindi le mie forze si saranno drasticamente ridotte per questo"aggiunsi infastidita.

"Bhe se ricordo bene ho ricambiato il favore, ma potrebbe essere in effetti...anche se..."disse lui pensieroso mentre si sfilò la giacca lanciandola sulla poltrona e sdraiandosi poi al mio fianco.

"Anche se cosa?"chiesi io girandomi di lato verso di lui, gesto che imitò subito dopo anche Alex.

"Bhe...non penso che tu sia in questo stato solo per causa mia...forse Vicktor ti ha fatto qualcosa mentre eri priva di sensi"disse poi con tono piuttosto irritato.

"Tu credi?" Cercai di sollevare di nuovo a sforzo il busto alzandomi sui gomiti e fissandolo stranita.

"Bhe dovresti sapere tu meglio di chiunque altro cosa sia successo, non ricordi nulla? Non sò,anche piccoli particolari infondo qualunque cosa ci potrebbe tornare utile" disse manifestando una profonda curiosità e interesse al riguardo,e in effetti non aveva tutti i torti ,più ricordavo più avevamo pezzi da aggiungere al quadro generale a noi ancora sconosciuto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 21, 2021 ⏰

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DESTINO OSCURO La rosa nera(#wattys2019 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora