Entro in cucina e trovo mio cugino seduto al tavolo, porco pesce palla, che ci fa sulla terra.
"Eric cosa ci fai qui?" Dico acida, lui era l'ultimo tritone che avrei voluto vedere.
"Sono venuto a vedere come te la passavi cugina" dice sorridendo furbo.
"Bhè me la passo bene, ora fuori di qui cugino" dico mantenendo la calma per quel che ci riesco.
"che cattiva cugina, dimmi lo hai trovato?"
"Stai zitto cugino, e...si l'ho trovato ci vedremo al mio compleanno, ora sparisci" tuono facendo sobbalzare tutti, qualcuno bussa alla porta dev'essere il tipo delle pizze "vado ad aprire, esci fuori da quì e torna a casa Eric" apro la porta e pago il ragazzo che sorride gentilmente.
"Tu sei la ragazza che oggi faceva surf e ha vinto vero?"
"Si, sono io" dico semplicemente
"Mi faresti un autografo?" Dice con gli occhi pieni di ammirazione.
"Okey, entra" lo faccio entrare in cucina e prendo un foglio "come ti chiami?"
"Luis" dice sorridendo, faccio un'autografo e glielo dò, guardo mio cugino, prendo le pizze e accompagno il ragazzo alla porta chiudendola.
"Un'autografo? Sul serio?" Mi dice prendendomi in giro.
"Già è davvero brava sulla tavola oggi ha vinto una gara" dice Alan sorridendo.
"Vattene Eric" dico intimidatoria.
"Ricordati che dopodomani è il mio compleanno, ti pregerei di non venire" figuriamoci se ci vado.
"Okey cugino affemminato, peccato sai, forse ci farò un giro" dico sorridendo beffarda.
"vado ciao cugina"
"Ehy cugino, come sta il tuo migliore amico. Kevin giusto?" Dico seria. Lui abbassa lo sguardo.
"È....morto" dice con la voce tremante.
"Cosa? Lui è...come?"
"È colpa mia" dice triste "è tutta colpa mia, le meduse-"
"Merda! Sei andato in quel posto vero?" Annuisce debolmente.
"era una sfida e lui-" lo prendo per un braccio e lo sbatto in cucina con violenza.
"Sei uno stupido, non devi scherzare, ti ho sempre impedito di andare in quel posto e appena me ne vado o giro le spalle tu ci vai e rischi la vita, sei uno stupido Eric" mi lascio andare al nervosismo guardo Max.
"Vai a casa Max, pota con te anche Alan lo passo a prendere dopo"
"Gwenny cosa?"
"Vai Max!" Dico arrabbiata.
" Okey, vieni Alan"
Escono dalla porta in silenzio e io guardo Eric che mi guarda con le lacrime agli occhi.
Faccio un respiro profondo calmandomi "siediti" dico sospirando e indicando il salotto.
Si siede sul divano e si prende la testa tra le mani.
"dimmi cos'è successo, voglio sapere tutta la storia" dico con calma.
"Una mattina stavamo nuotando tra i coralli e senza accorgecene ci trovammo davanti alla baia delle meduse velenose, decidemmo di fare una sfida, dovevamo passare attraverso le meduse velenose e arrivare dall'altra parte, il primo di noi due che sarebbe arrivato avrebbe vinto 100 tentis (moneta), lui accettò la mia proposta-"
"L'hai proposto tu? E tutti gli insegnamenti di questi anni sono stati solo schiuma di mare per te? Ti ho sempre ripetuto di non andarci e tu sfidi una persona ad oltrepassare la baia delle meduse velenose? Sei un pazzo!"
"Mi dispiace mentre nuotavamo sentii qualcuno chiamarmi ma non mi girai pensai fosse solo la mia immaginazione, arrivai dall'altra parte della baia e lo aspettai per un pò ma lui non ne usciva, tornai indietro a cercarlo e lo trovai era sull'ombrella(si scrive così è la parte alta della medusa) di una medusa, privo di sensi, nuotai il più veloce possibile e lo portai fuori dalla baia, cercai di aiutarlo in tutti i modi, ma si trasformò in schiuma di mare, è colpa mia ho fatto quella stupida scommessa e lui è morto è tutta colpa mia, tutti dicono che non è vero ma lo so che è colpa mia" vuole sentirsi dire che non è colpa sua ma lo è non avrebbe dovuto fare quella scommessa.
"Infatti per la tua stupidità, la tua ingenuità e la tua mancanza di attenzione hai permesso che il tuo migliore amico morisse e si trasformasse e ora sei qui a cercare conforto giusto?" Annuisce e mi guarda lo sguardo da bambino con cui mi parlava quando eravamo piccoli, appoggia la testa sulle mie gambe e chiude gli occhi.
Gli tocco i capelli facendolo rilassare come facevo quando era piccolo, abbiamo 5 anni di differenza perciò l'ho accudito io da quando i suoi genitori sono morti, andavamo d'accordo ma all'improvviso cambiò tutto non so come ma lui diventò freddo e distaccato, continuo ad accarezzargli i capelli in silenzio fino a che non si addormenta, guardo l'orologio e mi alzo lentamente per non farlo svegliare.
Esco e vado a prendere Alan nella casa affianco, busso e Max mi apre guardandomi preoccupato.
"Ehy" dico bassa voce.
"Ehy, tutto bene?" Dice guardandomi negl'occhi.
Annuisco "si tutto okey, dov'è Alan?"
"Vado a prenderlo, si è addormentato" dice entrando silenziosamente.
Torna con Alan in braccio "lo porto dentro" dice sorridendo.
Annuisco "grazie" arriviamo davanti alla porta di casa e portiamo Alan a letto, lo accompagno alla porta e in qualche secondo mi ritrovo le sue labbra sulle mie, lo spingo via con le lacrime agli occhi mi porto le mani alla bocca e corro in camera mia senza chiudere la porta di casa, qualcuno bussa alla porta "Gwenny! Gwenny ti prego apri"
"Va via Max"
"Mi dispiace" dice con voce roca, tossisce.
Gli tiro tutti i miei pupazzi anche se c'è la porta a dividerci.
"mi dispiace tanto davvero, io non ho saputo resistere"
"Perché? Dimmi perché fai questo?"
"Perché io-" tossisce di nuovo.
"Max! Figliolo ma che ti succede" la voce di mia zia mi giunge ovattata, mi avvicino alla porta.
"Zia! Zia ascoltami ti prego! Dagli un bicchiere d'acqua con il sale, è uno stupido" sento mia zia correre giu per le scale "Max ascoltami devi andare a casa e fare un bagno nell'acqua con tantissimo sale"
"Non me ne vado finché non mi perdoni" la sua voce adesso è quasi nulla.
"Tieni figliolo bevi" dice mia zia portandogli l'acqua suppongo. metto una mano sulla porta e valuto la situazione.
"se ti perdono andrai a casa?"
Annuisce "certo?"
"bene allora sei perdonato, ora vai a casa e fai un bagno nell'acqua salata chiaro? zia lo aiuteresti a tornare a casa?" La zia deglutisce.
"Certo, poi mi spiegerai questa storia"
"Assolutamente si" dico sospirando.
Sento la porta d'ingresso sbattere e mi accascio strisciando la schiena contro la porta.
Perché deve succedere tutto a me.
Perché sei sfortunata a qualcuno dovranno pur succedere le cose no?
Stai zitta vocina antipatica
Ti stai zittendo da sola principessa?
Zitta
Chiudo gli occhi e sento qualcuno bussare alla mia camera "Chi è?"
"Gwenny sono io"
"Hai bisogno?"
Si siede dall'altra parte della porta "ti ha baciata vero?" Dice preoccupata.
" Si" dico semplicemente.
"E ora che farai?" Dice curiosa.
"Lo porterò da mio padre e scioglieremo il legame" dico sospirando.
"Ne sei sicura? È un ragazzo fantastico"
"Sicurissima"
"Bene allora, in quanto avverrà la trasformazione?" Dice alzandosi dolorante.
"In tre giorni" dico sospirando.
"Allora dovrai sbrigarti tesoro" dice scendendo le scale.
"Ah zia! C'è Eric in salotto"
"Non c'è nessuno qui"
"Davvero? Sarà tornato a casa"
Vado a letto e mi addormento subito.
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il mare che mi culla dolcemente [in revisione]
RandomGwen: occhi azzurri come il mare, corpo esile e curve al posto giusto, capelli biondi e un segreto che non deve essere scoperto. un amore che sorpassa ogni cosa. la rinuncia alla cosa più preziosa e per la quale hai sempre vissuto. un amore per il m...