"Benvenuta nel paese delle meraviglie" lo disse senza ridere, con una nota di rammarico.
"Dove siamo?" Ripetei con più determinazione.
"Scusa". Disse a disaggio capendo che la battuta non era piaciuta.
Si schiarì la gola e poi parlò:
" senti... probabilmente non ci crederai... emh... come te lo dico... io...non...""Dove siamo?" Ripetei con una nota di panico insinuata nel tono sicuro che volevo avesse la mia voce. È in difficoltà ma non chiedo molto. Sono agitata e vorrei con tutte le mie forze uscire da quella grotta ma qualcosa dentro di me lo impedisce.In quel momento la terra iniziò a tremare.
"Forse non ci sarà bisogno che te lo dica".
Il terremoto si intensificò, sembrava si stesse avvicinano, anche se non è possibile.
A quel punto non mi trattenni più e uscii."Non è per niente una buona idea. Aspetta!"
Mi girai e lo vidi.
I miei occhi lo vedevano? Si.
Il cervello ci credeva? No.
I muscoli reaggivano? I muscoli erano andati a farsi fottere.
Un dinosauro. Spuntò all'orizzonte a passo di carica e io rimanevo lì imbambolata a fissarlo.
"Ok. Ok. Ora torna dentro."
Disse lui urlando per sovrastare il rumore provocato dallo spostamento dell'enorme animale.
Non reagivo e allora lui si alzò, anche se sembrava impossibile nelle condizioni in cui era; mi prese il viso con modi per niente gentili e mi urlò in faccia
" Se ti vede sei fottuta, lo capisci? TI AMMAZZA! Torna. Dentro."
Disse le parole scandendole come si fa con i stranieri che non parlano la tua lingua. A quel punto annuii distrattamente e tornai nella grotta.Mi sedetti in un angolo guardare un punto fisso senza pensare a niente, senza riuscire a elaborare. Lui, trascinando dietro la gamba inerme mi si sedette accanto.
"Ora... ora calmati."
"Sono calma" ed era vero. Era come se il mio cuore non battesse. Avevo il gelo nelle vene. Il problema era che non credevo a quel che vedevo, mentre lo vedevo. Ero calma. Ed era questo che più mi spaventava. Era la calma che celava la tacita consapevolezza di essere in pericolo.
"Ci è andata bene " disse sentendo i passi allontanarsi.
"Non è un sogno vero? Cioè era davvero un... ho visto davvero quello che credo di aver visto?"
"Mi dispiace" disse a mò di affermazione.
Annuii e rimasi a fissare il muro ancora per un po.
"Perfetto!" Risposi mettendo su un sorriso isterico. "Ora. Tu mi spiegherai com'è possibile. " dissi rivolgendomi a lui." E io ti ascolterò. " aggiunsi alzandomi e guardandolo in attesa di una risposta. Ero arrivata ad una conclusione: "è inutile continuare a ragionare. Ormai qualsiasi cosa succederà me la lascerò scivolare addosso." Gli dissi come risposta al suo sguardo sorpreso.
"Wow. L'hai presa bene la faccenda del dinosauro." Ma già al suono di quella parola le cose che erano successe mi iniziarono a pesare sul petto come un macigno. Pronunciare quella parola aveva significato confermare che era reale, non era una cosa che potevo farmi scivolare addosso facilmente. Era qualcosa che poteva farmi scivolare la vita dalle mani.
STAI LEGGENDO
specchi magici
FantasíaUno stupido gioco. Ecco come iniziava ogni avventura. Lo sapevo più di chiunque altro, io che passavo le serate a leggere libri. "Vediamo se hai il coraggio di entrare". La frase con cui iniziava ogni film horror e ovviamente io, che non mi do mai...