Una nuova vita...15 anni (cap. 11-20)

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Salmastro

Non so perché inizio così oggi, ma è una bella parola e spero che la troviate gradevole quanto me.

E no, non ho bisogno che mi diciate che ho dei problemi, lo so. Ci sto lavorando, va bene?

Dove eravamo rimasti? Ah già: la nostra protagonista megagalattica si chiama Annabel, per gli amici Annabrut, ha 15 anni (stupefacente, non l'avreste mai detto, vero?), si è trasferita due giorni prima e ha conosciuto un tipo con cui avrebbe voluto accoppiarsi ma che l'ha rifiutata perché troppo piccola. Eccetto che il tipo è niente di meno che Harry Stiles, è il suo vicino di casa e per qualche ragione che non si spiega Annabrut prende lezioni private da sua madre. Tutto normale.

Undicesimo capitolo: "Voglio essere sua"

Nei media senza un apparente motivo possiamo trovare una foto di Sam Puckett di ICarly che indossa degli occhiali rossi ridicolmente grandi. Così, per farvelo sapere.

Annabrutt ha litigato con Enrico quindi non va a scuola per una settimana fingendosi malata, perché l'instruzione è importante e lei la prende sul serio.

Una descrizione dell'outfit e del trucco più tardi, Annabrut finalmente decide di prendere coraggio e fare i due passi che le servono per arrivare a casa della sua insegnate privata, la mamma di Enrico, che ricordiamo essere una pervertita maniaca che incoraggia il figlio al sesso con le minorenni.

Busso due volte al campanello.

Questa è la seconda volta che mi ritrovo tale espressione davanti agli occhi in questa storia, quindi ciò mi porta pensare che non sia un refuso e che l'autrice sia veramente convinta che sia corretto

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Questa è la seconda volta che mi ritrovo tale espressione davanti agli occhi in questa storia, quindi ciò mi porta pensare che non sia un refuso e che l'autrice sia veramente convinta che sia corretto. Da domani tutti a premere i campanelli con le nocche, mi raccomando.

Per farvelo sapere, questo capitolo era cominciato al passato remoto. E dopo circa dieci righe siamo tornati al presente.

Wiiii, viaggi nel tempo!

Annabrutt arriva con un paio di occhiali da sole per non far notare che ha pianto fino a diventare un prugnetta secca causa di Enrico, ma mamma pervy glieli fa togliere.

Anche Enrico è lì, perché andare a scuola non è per tipi giusti come lui.

Quindi Annabrut non ha alternative se non inventarsi una scusa idiota, cioè che ha pianto perché le manca la mamma. Facevi più bella figura a dire che ti eri distrutta di canne.

Ora, nulla di male nel sentire la mancanza dei genitori, ma il cretino che ti piace ti ha rifiutata perché per lui sei troppo piccola e tu ti inventi una scusa che ti fa suonare come una bimba dell'asilo? Tanto di cappello.

Poi Enrico se ne esce con una cosa del tipo "lei non dovrebbe soffrire" e parte una scenata che "Il Segreto" spostati e valle a preparare un drink.

-ma qualcuno mi ha fatto soffirre (sí, c'è scritto così, perché rileggere è stupido) -

-sono piccola per i gusti di Quello? Non ho dormito pensando perché mi respingeva (è ufficiale, nel suo libro di grammatica mancava la pagina del congiuntivo). E lui cosa dice? Sei troppo piccola. Sono piccola quando quel qualcuno mi bacia? Mi accarezza? Mi fa fumare? Ehh?

E vissero per sempre sgrammaticati e contentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora