Jessica si guardò intorno, era in quel fitto bosco da ormai due giorni, aveva raggiunto il luogo che gli era stato indicato: una piccola baita di legno che praticamente cadeva a pezzi, e attendeva l'arrivo della mezzosangue e della sua amica vampira.
Per ammazzare il tempo decise di inoltrarsi un po nel bosco, ammirando ogni singolo miracolo che la natura aveva compiuto nel corso degli anni. Mentre camminava assorta nei suoi pensieri, l'occhio gli cadde su un piccola piantina che non era sopravvissuta al duro inverno passato. Si accuccio' vicino ad essa è le parlò - noi due siamo uguali sai? Il fato ci ha donato un destino che noi non desideravamo, ma se te non puoi fare nulla per me, io al contrario ti posso aiutare-
Jessica chiuse delicatamente gli occhi e soffio dolcemente sulla piantina.
Il gracile arbusto si rinvigori' all'istante, creando piccole gemme, da cui spuntarono nuove e vigorose foglioline.
- bene, piccola pianta ora sta a te crescere e diventare forte- disse Jessica sorridendo. Si rialzo' di scatto, notando che vicino a lei si erano avvicinate due figure sconosciute.
- venite fuori! So che ci siete è inutile nascondersi- disse Jessica, mettendosi in posizione di attacco.
Due figure incapucciato uscirono allo scoperto con le mani alzate in segno di resa. Una di queste prese parola - calma siamo amici. Tu sei la Neemen? -
Jessica non si spostò di un millimetro - chi vuole saperlo?-
Le due figure si sfilano lentamente il cappuccio rivelando la loro vera identità.
Jessica rimase di sasso, sapeva dell'esistenza di altri esseri magici, ma non aveva mai visto un membro del clan delle bestie e uno del clan dell'oceano. La donna aveva lunghi capelli biondi lisci, occhi di un grigio verde, zigomi alti e labbra carnose. Il fisico era atletico e non si vedeva un filo di grasso. L'altra persona era un ragazzo, con la pelle tendente all'altro, i suoi capelli erano di un nero corvino come gli occhi. Aveva le orecchie a punta e sul viso spiccavano parecchi tatuaggi che si annoiano formando strani disegni. Nonostante indossasse un mantello che lo copriva, Jessica capì che doveva essere un fascio di muscoli.
- chi siete e soprattutto cosa volete?- chiese Jessica in tono minaccioso
Il ragazzo rispose - io sono Blake e lei è Triscia, siamo membri del clan delle bestie e del clan dell'oceano, siamo qui per aiutarti a sconfiggere la magia oscura, che si annida nel cuore del re vampiro-
Jessica si rilasso' leggermente, senza però abbassare la guardia - non mi hanno riferito che avrei avuto dei supporti su cui contare-
Triscia, la guerriera del clan delle bestie gli rispose malamente - beh ora lo sai. Ora portaci nel luogo dove incontreremo la mezzosangue e la vampira-
Blake tossi' contrariato - Neemen perdonala, i membri del clan delle bestie non sono famose per la loro gentilezza-
- ehi pesciolino! Stai attento a ciò che dici o ti sbrano una gamba- rispose Triscia
Jessica guardava il battibecco che si era creato tra i due e con un sospiro decise di mettere fine a quella inutile discussione - scusate voi due, potete finirla? Ora se volete seguirmi vi conduco alla baita, così potrete riposarvi-
- grazie, gradiremmo molto un po di riposo- rispose cordialmente Blake
- come vuoi Neemen- rispose scocciata Triscia
Jessica partì con passo deciso, seguita dai due ragazzi che nel frattempo avevano ricominciato a punzecchiarsi a vicenda.
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Betty correva a ritmo frenetico con Mary sulle spalle ormai da tre ore, la fatica cominciava a farsi sentire e il suo cuore martellava nel petto.
- Betty fermati per un minuto!- disse mary
Betty non la stava ascoltando, l'unica cosa che al momento gli interessava era mettere più distanza possibile tra loro e i maghi del villaggio degli opal.
Mary si arrabbio' e con forza tirò i capelli dell'amica obbligando ad ascoltarla - Cazzo Betty ti vuoi fermare un minuto? Se ci diamo il cambio te avrai il tempo di riposare-
- ma te non sai correre veloce come me!- rispose spazientita Betty
Mary inarco' un sopracciglio - forse non potrò correre come te, ma io posso volare ti ricordo che ho il sangue opal nelle mie vene e ho anche la mia pietra opalina-
Betty si fermò di colpo - non potevi dirmelo prima?-
- ci ho provato, ma non mi ascoltami! -
- hai ragione scusami, è solo che voglio allontanarmi il più possibile prima che il sole sorga-
- lo so, lo voglio anche io, e se usiamo il mio potere ci allintaneremo molto di più che correndo, lassù non ci sono ostacoli da evitare-
- va bene allora sbrighiamoci-
Due minuti dopo le due amiche sfrecciavano a grande velocità nel cielo notturno. Betty sorrise a quella sensazione di libertà che le donava il volo.
- la prima volta, a parte le vertigini ho provato le stesse cose che stai provando te ora-
- è una figata pazzesca! Vorrei saper volare pure io!-
- Betty mi dici una cosa? Ma perché per fuggire dal villaggio non ci hai smaterializzarono? -
Betty arrossi' vergognandosi un poco -ecco io non ho ancora imparato a smaterializzarmi. Jason mi aveva promesso che me l'avrebbe insegnato il prima possibile, ma ora non credo che possa più farlo- mentre parlava Betty si accorse che la sua voce si era incrinata e delle lacrime gli erano scivolate lungo il viso.
Mary si accorse che qualcosa non andava - chi è Jason? E perché non può più aiutarti?-
Betty rispose cercando di non scoppiare a piangere - Jason è sempre stato mio amico e complice, da quando Rubio ha rinchiuso Zac Wolf e tristan nelle segrete, è grazie a lui che ti ho trovata. -
- e ora dov'è Jason? - chiese Mary con un nodo alla gola, sospettando già cosa era potuto accadere
- io credo che sia morto..vedi mentre venivamo qui, Jason si è accorto che eravamo seguiti così è rimasto indietro per affrontare i due vampiri, permettendomi così di trovarti-
- mi dispiace Betty- disse sinceramente mary
- anche a me..Jason era un bravo ragazzo, saresti sicuramente andata d'accordo con lui-
- Betty scusa se cambio argomento, te cosa sai della pietra tormalina sciorlite? -
Betty rimase un paio di minuti a pensare, poi rispose - so che i vampiri la usano per nascondere dei ricordi rubati, ma non so altro-
- e non sai nulla su come vedere i ricordi racchiusi nella pietra?- chiese Mary speranzosa
- non ne ho la minima idea. Perché? -
- Tristan mi ha mandato questo braccialetto tramite clive, dicendogli che all'interno è rinchiuso un mio ricordo che lui mi ha rubato-
Betty osservò il braccialetto al polso di Mary e alzò le spalle - mi spiace ma non so come fare-
- Non fa niente troverò un modo prima o poi. Ora tieniti forte è ora di aumentare la velocità- concluse Mary
Mary accellero' lasciando che il vento la collasso fino al confine della Spagna, tra poco sarebbero entrate nel territorio francese, la loro vecchia casa..
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Il sussurro dell'anima ( secondo libro della mezzosangue)
Ma cà rồngsono ormai passati quattro mesi, da quando Mary è riuscita ad entrare nel villaggio degli Opal, ma le cose non vanno come lei desidererebbe, infatti nessuno nel villaggio la accetta per colpa del sangue di vampiro che scorre nelle sue vene. quando...