Arianna.
Non gli avevo ancora detto che ero andata con lui solo perché mio padre era andato da un altra delle sue donne per Natale, così, altro natale sola.
Mi sarei inventata una strana storia, non volevo dirgli che avevo paura, di solito andavo dalla vicina che si svegliava ogni ora a controllare la strada, vuole assolutamente vedere quelle creature, ma secondo me solo troppo furbe per farsi vedere, aspetta che? Sto iniziando a crederci, questo ragazzo ha anche questo effetto su di me? Mi mette in testa cosa troppo paranormali."Eccoci arrivati, non è il massimo ma è casa" entrai era tutta fatta di legno, una casa molto accogliente.
"Posso togliermi le scarpe? Sono nuove e mi fanno malissimo"
"Certo fa come se fossi a casa tua, il bagno è al piano di sopra a sinistra se ti serve, io scaldo la cioccolata"
"Cioccolata?"
"Si, non ti piace?"
"No, infatti la amo, potresti per sicurezza chiudere la porta?"
"Certo" si avvicinò chiuse la porta e ci misi anche il lucchetto.
"Sei più tranquilla così? "
"Si." Mi stiracchiai, e andai a tavola per vedere la sua cioccolata.
"È la prima volta che la fai?"
"Si, ma tanto c'è scritto tutto nella busta, non deve essere tanto complicato"
"Quindi vuoi dirmi che non hai mai bevuto cioccolata calda?"
"Non ho mai avuto dolci ospiti a cui poterla dare" mi ha detto che sono dolce? Si, allora potrei veramente sciogliermi.
"Vuoi dire che non hai mai portato a casa una ragazza?"
"No, se ti interessa sono pure vergine" Risi, e lui rise con me. Vergine lui, non me lo sarei mai aspetta, uno così affascinante, vergine? Non so perché ma questa cosa mi diede molta più fiducia.
"Se ti interessa anche io" mi guardò.
"Bene allora siamo due vergini senza speranze". Ridemmo insieme. Non mi divertivo così da tanto tempo. Mi porse la cioccolata, mi sistemai davanti sul divano in modo da riuscire a guardare fuori, lui si sedette nella poltrona vicino.
"Allora vuoi guardare fuori o dormire?"
"Sono venuta qui per una ragione e voglio guardare"
"Sicura?"
"Al 100 %... Facciamo 90".
Alle 11 eravamo ancora nella stessa posizione, ormai le tazze erano vuote e io iniziavo ad avere sonno, lui invece non mostra segno di stanchezza, messaggiava con il cellulare e parlava con me. Quando.."An an andrea" ero bloccata proprio dall'altra parte della strada c'era una figura scura con delle ali. Lui guardò alla finestra, poi guardo me, capì subito quanto terrorizzata fossi, ero immobile non riuscivo a muovermi, mi metteva paura, avevo la pelle d'oca ovunque, lui si alzò mi si sedette al fianco
"Ora ci credi?" Lo guardai, aspetta? Lui sapeva che esistevano? Gli aveva già visti prima? Perché ha fatto finta di niente quando gli raccontavo tutto? Gli sarò di sicuro sembrata una stupida.
"Ci credo, ma che cos'è si specifico?"
"Un demone"
"Voglio vederlo più da vicino"
"Vai, esci e vai a salutarlo"
"Cioè aspetta non mi fermi?"
"Non sono così cattivi come credi" non credevo alle mie orecchie lui difendeva i demoni, e li ammirava. Non sapevo se urlare oppure dargli retta, non so perché, ma il mio istinto mi diceva che potevo fidarmi di lui, mi alzai, mi misi le scarpe e uscii, Andrea mi segui. Fuori era freddo c'era la nebbia e un aria terribile, mi avvicinai, quando pestai un ramo lui si girò, mi guardava eh...
Ed era bello, due occhi neri come il carbone, capelli un po' lunghi, lunghissime e bellissima ali nere, vestito elegante, due corna gli spuntavano dalla testa ma gli donavano tanto."C ciao" lui si avvicinò, mi guardò con circospezione e disse
"Che vuoi?"
"Conoscerti, vedere chi sono le creature che tutti odiano" lui respiro, aveva un respiro caldo.
"Non hai paura di noi?"
"Se devo essere sincera si"
"E corri in casa no?" Non ci pensai due volte, gli occhi erano diventati rossi e aprendo la bocca aveva mostrato due canini enormi e la lingue biforcuta. Chiusi la porta a chiave con il lucchetto e mi sedetti sul divano. No non era possibile tutto questo, non era realmente successo, non avevo parlato con un demone.
"Spaventata?"
"Un po tanto"
"Posso sedermi?" Mi spostai, senza parlare.
"Possono far paura ma ti assicuro che non fanno nulla di così tremendo" tremavo di paura.
"Perché tu ne sai così tante? Perché non hai paura di loro? "
"Perché dal posto in cui vengo io ce ne sono molti più, e io ci ho parlato parecchie volte e mi hanno spiegato che non possono per nessun motivo far del male a noi umani. Quando un demone fa una promessa rimane tale per tutta la vita" sorrisi, non so perché ma in quel momento mi venne solo da sorride. Lo abbracciai, e mi scese qualche lacrima ero un esplosione di felicità, avevo trovato qualcuno pazzo come me, e questo qualcuno era un ragazzo incredibilmente sexy. Ci addormentammo dopo un altra tazza di cioccolata calda, lui sulla poltrona e io sul divano.
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Non sono come lui
RomanceArianna,ragazza pura con progetti ben precisi nella vita. Angel, "ragazzo" con troppa confusione in testa. Che succede se un angelo e un demone si incontrano? Questa è la loro storia.