Undici
Dopo aver lasciato casa di Mike, salimmo in macchina per dirigerci verso la nostra nuova abitazione. Tutti erano felici, ma io no.... ero triste. Mi mancava Hopper e non avevo più i miei poteri. E poi era strano il fatto che la linea telefonica mancasse da così tanto tempo ormai. Osservavo il panorama dal finestrino e mi immersi nei miei pensieri che furono interrotti dalla frenata dell'auto.Io: Ei, ma che succede?
Joyce: È caduto un albero e il tronco mi impedisce di passare. Caspita, come facciamo ora?
Will: Ci sarà un'altra strada, no?
Jonathan: C'è, ma ci metteremo un'ora e mezza circa per arrivare.Mentre loro parlavano scesi dalla macchina.
Io: Spostatevi.
Avanzai verso il tronco, allungai la mano e mi concentrai per spostarlo.
Joyce: Undi, sei sicura di farcela?
Will: Undi, pensa a qualcosa che ti fa arrabbiare tanto. Magari se ti innervosisci riesci a spostarlo.Feci come disse Will. Pensai a Mike con un'altra ragazza. Ero furiosa, così furiosa che feci volare via quel tronco come una piuma con un soffio di vento.
Joyce: W-wow...
Dopodiché svenni...
Will: Oh Cristo. Undi! Mamma, Jonathan, chiamate qualcuno!
Joyce: C-certo. I-il telefono. Dov'è il mio telefono?!
Jonathan: Nessuna linea. Non c'è campo.
Will: Cazzo.
Io: Sto bene... proseguiamo.
Joyce: Oddio, piccola mia. Mi hai fatto prendere un colpo.
Io: Sto bene. Andiamo a casa. Hai detto che non c'è campo, Jonathan?
Jonathan: No.
Will: Sei contenta? Hai di nuovo i poteri.
Io: Un po' sì.
Joyce: Saliamo in macchina. È buio fitto. E si sta alzando la nebbia.
Io: Come mai nessuno sta indagando per scoprire questo problema riguardante la rete telefonica?
Joyce: Già...è abbastanza strano.
Will: E se si fosse aperto un altro varco che interferisce con la linea del telefono?
Jonathan: Beh, se anche fossi così, cosa c'entra il telefono?
Joyce: Ricordate che quando Will era intrappolato qualcuno mi ha chiamato al telefono e dopo qualche secondo si è rotto del tutto? Pensate che c'entri qualcosa?
Io: Io non lo penso... Ne sono sicura.