Capitolo 13

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Simon

Sono passati più di tre mesi dalla scomparsa di Mak. Anche le Autorità l'hanno dichiarata morta, ma io sono sicuro che lei sia ancora viva, me lo sento dentro. Sto continuando a cercarla usando tutte le mie risorse e quelle di Carl, ma sembra svanita nel nulla. Nessuno sa niente, nessuno ha visto e parla, nonostante le minacce e le ricompense offerte. La paura della Triade è troppo grande per rischiare la vita. Anche se la vita, soprattutto quella degli umani, non ha più alcun valore ormai.

La situazione è del tutto degenerata ed è peggio del periodo dell'Epurazione.
Nello Stato di New York regna il caos. In strada i morti sono all'ordine del giorno, gli sciacalli se ne approfittano per rubare e saccheggiare indisturbati ogni attività, negozio, bar che ha ancora l'illusione di poter tenere aperto il proprio business.
La città è a ferro e fuoco da settimane, puri e impuri combattono e lottano ogni giorno per tenere o cercare di ampliare i propri territori.
Gli umani purtroppo sono stati i primi a morire. Ci sono alcuni pochi sopravvissuti che si nascondono come possono, prevalentemente nelle fogne della città.
Prima che tutto degenerasse sono riuscito a mettere in salvo gli orfani umani di cui si occupava Makhaira nel suo tempo libero. Lei avrebbe voluto così, se fosse stata qui con me.
Quei pazzi della Triade hanno addirittura concesso l'indulto ai delinquenti imprigionati nella Dead Zone e poi hanno aperto le porte! Così tanta distruzione e violenza non l'avevo mai vista.
L'unica soluzione sarebbe eliminare la Triade e cercare di ristabilire l'ordine, ma non è per nulla facile. Sono settimane che non si fanno vedere in pubblico, rimangono nascosti e protetti mentre emanano editti e divieti.
Io, Carl e un paio di altri membri del Consiglio dei Sette ci stiamo ancora riunendo in segreto per cercare una via d'uscita da questa follia. Costruiamo piani e li buttiamo via perché ci rendiamo conto che sarebbero destinati a fallire, delle missioni suicide, ma prima o poi riusciremo a trovare una soluzione permanente.

Mi affaccio alla finestra del mio ufficio e guardo fuori. Il sole è appena tramontato ma la città è illuminata quasi a giorno dai vari incendi e focolai che la stanno pian piano consumando. In lontananza sento urla disperate, grida d'aiuto. Rumori che ci accompagnano costantemente giorno e notte e che alimentano i miei incubi.
Il mio centro operativo è diventato ormai un bunker, con trincee e blocchi di cemento agli ingressi per impedire attacchi dinamitardi e turni delle guardie di ronda ventiquattr'ore su ventiquattro.
Ho richiamato il mio clan e le loro famiglie. Siamo tutti chiusi qui dentro ad aspettare non so cosa, ormai. Forse un miracolo che non avverrà mai.

Makhaira dove sei? Ho bisogno di te, torna da me, ti prego.

The Bounty Hunter - Hunted (Vol. 4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora