Capitolo 1.

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*Piccolo avviso. La storia avrà contenuti sessuali espliciti, quindi, se non vi piacciono certe cose e non avete almeno 14 anni, vi sconsiglio di leggerla.*

Ero in ritardo per la scuola, come ogni mattina. Avevo la sveglia alle 7, ma non la sentivo mai e tendevo a prolungare il mio sonno per un altro quarto d'ora, avendo così, poco tempo per sistemarmi.

Quella mattina mi alzai molto di malavoglia, ma in ogni caso, avevo una fame assurda, così scesi al piano di sotto per la colazione.

"Buongiorno famiglia." Dissi, prendendo un piatto dalla dispensa e lasciando che mia madre ci mettesse dentro delle uova, che avrei mangiato in un batter d'occhio.

"Buongiorno, Kylie cara." Risposero all'unisono i miei genitori.

Mia madre si mise a lavare i piatti, mio padre leggeva, come ogni mattina, il giornale ed aveva una tazza fumante di caffè in mano e poi c'era mio fratello Liam, che si trovava sicuramente in bagno a sistemarsi i capelli.

Finiì la mia colazione e corsi nella mia stanza, per vestirmi. Misi dei leggins neri, una maglietta attillata, senza scollo e di colore rosso, per poi mettermi ai piedi le vans nere. Mi legai i capelli, di un castano chiaro, in una coda e infine mi truccai gli occhi con del semplice mascara nero, per far risaltare il verde dell'iride.

Presi la mia borsa e mi diressi verso la porta d'ingresso.

"LIAM, SBRIGATI!" Urlai dal piano di sotto. Ecco, mio fratello era una delle altre cause per le quali facevo tardi a scuola.

Scese velocemente dalle scale e mi venne incontro.

"Non dimentichi qualcosa, dolce fratellino?" Gli chiesi, osservandolo. Scosse la testa e alzò un sopracciglio.

"Cosa dimentico, amabile sorellina?" Mi chiese, mettendo le mani intorno alla vita.

Ogni mattina era così, ci prendevamo in giro facendo i 'dolci' tra di noi, cosa che non ci si addiceva affatto.

"Forse, le chiavi della macchina." Gli chiesi indicandogliele con un dito. Mi guardò per una frazione di secondo e poi si avvicinò al tavolino, prendendole.

"Okay, possiamo andare, ora." Mi disse, aprendomi la porta per farmi uscire.

Salutaiì i miei e mi avvicinai all'auto di lui, una Ford rosso fuoco. Apriì la portiera e mi ci scaraventai dentro.

"Piano, Kylie!" Mi disse mettendo la macchina in moto.

Di solito, io e lui nel tragitto non parlavamo mai, restavamo in silenzio, ma lui iniziò a parlare.

"Oggi pomeriggio devi fare qualcosa?" Mi chiese per poi riprendere a parlare."Sai, c'è un nuovo ragazzo a scuola, che ho conosciuto due giorni fa, e oggi dovrebbe venire da noi. Se non sei troppo impegnata a studiare, ti andrebbe di conoscerlo?" Finì così dicendo. Volsi lo sguardo verso il finestrino, guardando le nuvole, evitando la sua domanda. Non avevo intenzione di conoscere un ragazzo, era inutile, una perdita di tempo. Ma Liam iniziò a battere le dita sulla portiera, e sapeva che mi dava fastidio. Avrebbe continuato finche non gli avessi dato una risposta, così sbottai.

"Dipende. Devi farmelo conoscere come amico o come altro? Sai, le relazioni che mi hai fatto iniziare con i tuoi amichetti, non sono state il massimo." Risposi. Ci pensava lui alle mie relazioni, mi faceva conoscere dei suoi amici e poi? Poi si finiva a letto e dopo una settimana si scordavano di me. Ovviamente, non ci stavo male. Non sono la persona che si affeziona così tanto ad una persona da "morire" quando viene lasciata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 03, 2015 ⏰

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