Second

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~ 3 Dicembre 1977 ~

Aveva avuto diverso tempo per pensarci, giorni interi, e per quanto la novità le avesse fatto sussultare il cuore, ormai anche quella era sfumata.

Si era resa conto che effettivamente tutto ciò era assurdo, quasi da stalker professionista. Alice però le aveva fatto presente alcuni dettagli che erano rimasti ignorati durante la prima lettura, come ad esempio la Sala Comune. Perché chiunque fosse il suo Romeo si era lasciato sfuggire che l'aveva vista in Sala Comune e che quindi poteva essere solo un suo compagno di casa.

In questo modo almeno si sentiva meno osservata e la sua ricerca aveva cominciato a limitare i campi di indagine.

Era un lui, poiché aveva usato più volte il maschile, era un Grifondoro, perché si era lasciato sfuggire quel particolare, e se fosse stata fortunata avrebbe avuto la sua età per cui avrebbe limitato ancora di più i possibili Romeo.

Alice così aveva avuto la brillante idea di stilare una lista di tutti i ragazzi di Grifondoro partendo dal sesto anno. Poteva ancora accettare uno di un anno più piccolo ma di certo non uno del quinto, gli avrebbe potuto fare da sorella. Per non parlare poi dei bambini degli altri anni.

Era stata una ricerca un po' lunga, almeno per quelli del sesto anno, e alla fine la lista constava di undici nomi.

Lily avrebbe voluto escludere a prescindere Frank e i Malandrini ma Alice le aveva detto che se avesse voluto andare in fondo alla questione, non doveva eliminare nessuna ipotesi.

Fissò i nomi degli undici e poi si guardò attorno cercando di osservare i ragazzi presenti nell'aula.

Nessuno sembrava essere diverso dal solito: Frank ascoltava la professoressa Sprout con attenzione, Lupin prendeva appunti non lasciandosi sfuggire nemmeno una parola, Black cercava di nascondere la nuova pianta che aveva appena bruciato, Potter rideva guadagnandosi le occhiatacce dalla professoressa, Minus restava in silenzio, Davis ci provava con una di Tassorosso, mentre infine Popper aveva la testa poggiata sul banco.

Tutto uguale. Nessuno stava per caso scrivendo una qualche lettera misteriosa che avrebbe mandato a lei.

Però era anche vero che era passata una settimana dalla prima lettera e quindi c'era l'eventualità che la seconda fosse già nascosta da qualche parte oppure che dovesse essere ancora scritta.

"Frena Lily. Da quando ti interessa sapere di una lettera di uno sconosciuto?"

Dopo quel rimprovero, decise di mettere la lista nella borsa e cominciare veramente ad ascoltare la spiegazione della professoressa in modo tale da non creare casini con una delle sue adorate piante.

La sua stava diventando una leggera ossessione, doveva smetterla. Eppure la curiosità, quasi come fosse una persona, scorticava con un dito il muro di finto contegno che la sua mente stava faticosamente alzando.

Odiava non sapere le cose e il fatto che Romeo le avesse detto di non cercarlo perché non lo avrebbe trovato, le dava ancora di più il bisogno di capire chi fosse.

Alice le aveva ripetuto di non assecondare quelle vocine che le sussurravano di fare di tutto pur di scoprire la verità e nonostante riconoscesse che avesse ragione, era anche vero che l'amica, in quanto forse più curiosa di Lily, parlava così sapendo che lei non l'avrebbe ascoltata e che avrebbe continuato le ricerche dandole la possibilità di scoprire il misterioso mittente.

Avere un ammiratore segreto era una cosa che non capitava tutti i giorni, figurarsi che scrivesse poi lettere d'amore, o almeno una dal momento che lui ne aveva scritta solo una.

Letters to LilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora