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Ok raghiii
La storia si ambienta nel futuro
Dal titolo capite di cosa parla

Canzone consigliata per la lettura:
Just Dance - Lady Gaga

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Eccomi qui pronta per iniziare a seguire il mio sogno, per farmi un altra vita dentro ad un college prestigioso, per imparare a danzare.

L'italia è un paese che non è mai andata completamente avanti, sempre rimasta indietro con i ragionamenti e con le leggi, ma una cosa positiva c'è stata ovvero quello di aprire scuole di danza nelle grandi città del nostro paese.

Per convincere mamma a farmi iscrivere c'è voluto un parto, una crociata, la terza guerra mondiale e la Divina Commedia. Mio padre è sempre stato d'accordo, aspettava solo che me ne andassi di casa. Completamente i due opposti.

Scesi dall'auto di mio padre sbattendo la portiera rimanendo incantata dall'enorme edificio che mi si poneva davanti, aveva decorazioni gotiche e richiamava parecchio il passato. Le pareti erano di un color panna e quelle poche finistre che aveva erano chiuse da delle tapparelle.

Mi avvicinai alla porta d'entrata fatta in vetro, capiamo insieme perché ha decorazioni dell'800 ma le porte e l'interno sono super moderni, e respirai l'aria fresca che mandava il condizionatore. Con il mio borsone e la mia valigia andai alla ricerca della presidenza.

Non ero l'unica appena arrivata. Alcuni ragazze, anche maschi, stavano seduti su divanetti in pelle e anche per terra accostati dai loro bagagli. Mi avvicinai al gruppo salutando timidamente. Ricevetti solo pochi saluti, gli altri mi guardarono male.

Il rumore di tacchi si stava avvicinando a noi con passo tranquillo e ritmato. Mi girai insieme agli altri verso la donna che con dei fogli in mano si stava facendo strada verso di noi. Ci guardò a tutti da superiore.

-buongiorno ragazzi. Venite con me-
Feci passare tutti davanti a me per non attirare l'attenzione. Trascinai la mia valigia con il cuore che batteva veloce. I miei occhi erano troppo stupiti nel vedere tutta quella bellezza. Mi accorsi troppo tardi che con la mia valigia avevo schiacciato il piede di un ragazzo.

-oh scusami tanto, non volevo-
Aveva il ciuffo dei capelli color castano ramato come i miei capelli e gli occhi scuri. I suoi lineamenti lo facevano sembrare magro più di quanto già lo era. Si passò una mano tra i capelli imbarazzato.

-fa niente -
Guardai i ragazzi che continuavano ad andare avanti senza problemi. Sorrisi allo sconosciuto. Notai come luo era rimasto fermo a guardarmi come incantato.

-devo andare, ci vediamo..?-
Di corsa raggiunsi gli altri. Per fortuna nessuno si era accorto del mio ritardo. Seguii tutti dentro all'aula grossa abbastanza da far entrare un intera scuola da 500 studenti.

La preside ci illustò le regole del college, come funzionava la prova d'ingresso e come si veniva scelti. Molti di noi purtroppo andranno a casa e già sta sera si sarebbe saputo chi. Mi morsi un unghia in ansia.

Al di dietro della parete in vetro notai che c'erano dei ragazzi più grandi di noi che stavano guardando le "audizioni". Io ero tra le prime, subito dopo un ragazzo biondo. Quando la preside mi chiamò sobbalzai dallo spavento. Mi guardavano tutti e ciò mi faceva sentire in imbarazzo totale.

-signorina De Mali può partire-
Mi invitò con una mano facendo partire la musica. Inspirai l'aria riempiendomi i polmoni e comincia a danzare. Una pirouette, un jeté, e una spaccata. Mi ripetevo in mente tutta la coreografia cercando di non sbagliare.

Completai il mio lavoro con un inchino delicato. La preside mi fece uscire come i miei precedendi compagni. Mi chiusi la porta dietro di me e sospirai di sollievo, forse c'è l'avevo fatta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 27, 2020 ⏰

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