Capitolo 18. Il re

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Pov Funire🌙
Entriamo nel castello velocemente. Odio questo posto. Odora di vecchio e minestrone.
Mentre osservo il lato B della regina lei si blocca.
-ora? Dove dobbiamo andare?- chiese.
-ti porto ai tuoi alloggi. Saranno di tuo gradimento.- sussurro.
-prima, avvisiamo che abbiamo ospiti- concludo.
Passiamo nella sala del trono. Stewer mi fissa storto. Poi i suoi occhi ricadono su Elsa. La moglie del sovrano sembra compiaciuta.
-fratello mio, mi sorprende trovarti sveglio a quest'ora!- esordisco.
-oggi è festa mio caro...- risponde secco.
-dimmi fratello, chi sarebbe la giovane forestiera.- esclama il maggiore.
-sono Elsa.- dice inchinandosi leggermente. Era visibilmente frustrata.
-regina di Arendelle signore.- continuò più perspicacemente.
-Arendelle... Funire vieni qui...- sbraitò.
Mi avvicinai.
-ma Arendelle non è quel paese che tuo fratello minore ha cercato di distruggere?- mi chiese confuso.
-no...- dico io con un leggero tremolio.
-bene.- sussurra prima.
-portala nelle sue stanze. Vi auguro una buona permanenza mia regina.- dice lui felice e a gran voce.
Leccaculo... Penso.
Poi accompagno Elsa nella sua stanza.
Giro la chiave nella serratura e dopo aver spalancato la porta una camera con tonalità celesti si impadronisce di noi.
-per ora starai qui. Poi ti verranno portati gli effetti personali di cui necessiti.- dico serio.
-magari ci vediamo dopo eh?- dico accennando un ghigno mentre la fisso.
Esco dalla stanza senza aggiungere altro e rigiro la chiave nella serratura.

Pov Hans🍁
Penso al piano iniziale. Ho cambiato molte cose... Elsa avrebbe dovuto arrivare qui supplicandomi... Non importa, funzionerà comunque ma c'è qualcosa di importante, che so di non aver fatto. Dopo aver ordinato di scaricare la nave e rifornirla mi metto un mantello e ne do uno anche ad Anna.
-non una parola è di addio al tuo cuoricino palpitante.- sibilo.
Lei annuisce ammutolita.
-bene, seguimi, non posso entrare così dalla porta principale.- dico legandole una corda alle mani. Inizio a tirarla dietro di me. Camminiamo per Gnaes cercando di non dare nell'occhio.
Arriviamo nel lato nord del castello. Con i piedi sposto un po' di sassi dal suolo. Una botola si mostra. Sfilo la chiave dal taschino e mi chino per aprire tenendo stretta la corda.
-scendiamo piccola.- dico maligno.
Entriamo nell'oscurità. L'umidità si percepisce più del solito. Stando davanti le ragnatele mi si impigliano del vestito appena messo. Sbuffo mentre cammino.
Tiro la corda e Anna emette un leggero lamento.
-zitta e cammina.- ordinò gelido.

Pov Anna 💕
Ho la schiena ricurva per il dolore. I polsi irritati dalla corda che tira e la stanchezza che mi tira a terra. Fisso la nuca di Hans nel buio del corridoio sterrato mentre cammino dietro di lui. Lo odio. Odio i suoi comportamenti, il suo carattere falso, e odio ancora di più il suo maledetto fascino ingannatore.
Una lacrima traditrice si fa spazio sulla mia guancia.
Intravedo una luce davanti a noi. Sale una piccola scaletta in legno e apre un altra botola ci ritroviamo dentro un camino. Mi aiuta ad uscire. Mi sento sporca. Ho cenere ovunque.
-qui è dove... 'Lavorerai' per un bel po'.- sussurra al mio orecchio.
Vai a lavarti. Quello è il bagno. Poi ti verrà spiegato tutto.- dice slegandomi. Mi vado a lavare. Faccio velocemente perché l'acqua brucia a contatto con le ferite.
Esco dal bagno pulita. Ma con addosso i vestiti sporchi. Trovo Hans con una divisa da cameriera in mano.
-mettila.- la prendo e mi avvio verso il bagno.
-dove vai?- chiede sogghignando.
-mettila qui. Davanti a me.- dice compiaciuto.
Deglutisco.
Mi faccio cadere le spalline del corpetto sulle braccia. Sospiro e velocemente, cercando di tenere stretta la mia dignità ormai andata, scambio i due corpetti.
Dal suo sorriso si diverte. Verme. Maniaco.
Mi infilo la gonna nera e le mie vecchie scarpe.
-ora metti questo al braccio.- dice dandomi una specie di bracciale rosso. Lo osservo. C'è incisa una H argentata.
-significa che sei la mia domestica d'ora in avanti. Okay?- spiega.
-okay...- sospiro. La mia stessa voce mi da nostalgia di casa. Voglio la mia Arendelle. Voglio la mia Elsa. Il mio Kristoff.

ȘρᎯՀίΘ ᎯƲτરίƈε
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Coeur de glace❄️

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