Capitolo 3

890 16 0
                                    

Undici
Eravamo appena arrivati nella nuova casa. Era immensa, sembrava una reggia.

Joyce: Wow, non credevo fosse così grande.
Jonathan: Che aspettiamo ad entrare?
Will: Non sto più nella pelle!
Io: Aspettate. Non notate qualcosa di strano? Questo posto non mi è nuovo...
Joyce: È tutto ok, Undi?
Io: Sì, Joyce. Stavo solo pensando a bocca aperta.

Quel luogo mi ricordava qualcosa... però non riuscivo a capire cosa.

Will: Undici, anche a me ricorda qualcosa, ma ho come un vuoto nella testa, non riesco a ricordare di cosa si tratta.
Io: Will, io credo che questa storia non sia finita. Sai di che parlo, no?
Will: Sì, so esattamente di che parli. Io credo che quella creatura sia ancora là fuori.
Io: Però io l'ho sconfitta...
Will: Lo so, ma non ne siamo del tutto sicuri.
Io: Già... è questo è il problema.

Jonathan: Mamma, questo posto mi è familiare. A te?
Joyce: Mh... forse. Non saprei dirti con certezza cosa mi ricorda.
Jonathan: Hai presente quel laboratorio? Quello in cui Undici è stata intrappolata da suo padre?
Joyce: Come faccio a dimenticarmene...
Jonathan: Bene... mi ricorda quel posto. Guarda attentamente fuori. Quel posto è stato raso al suolo e sopra è stata costruita la nostra nuova casa.
Joyce: Lo credi davvero?
Jonathan: Con chi hai parlato per la vendita di questa casa?
Joyce: Oh beh... ne ho parlato tempo fa, ma ricordo che la sua voce era straniera. Sembrava sovietico, ma quando si presentò, lo fece con un nome americano: James Brown. Quindi ho escluso il fatto che si trattasse di un russo.
Jonathan: Poteva anche essere un nome usato per nascondere la propria identità.
Joyce: Ti guardi troppi film, figlio mio. Rilassati, non  c'è niente di cui aver paura ora. Siamo al sicuro.
Jonathan: Vorrei esserne convinto come te.
Joyce: Vai a farti un bagno caldo. Il viaggio ti avrà stancato.
Jonathan: (sospira) Sì.

Io: Will, non prende ancora la linea. A te?
Will: Negativo.
Io: Al telegiornale dicono che è da tanto tempo che stanno cercando di individuare il problema.
Will: Beh... sarà solo questione di tempo.

Dustin: Pronto? Qui è Dustin! Mi sentite?
Mike: Forte e chiaro, amico.
Will: Undi, il walkie-talkie.
Io: Oh giusto. Sì, Dustin, ti sentiamo.
Lucas: Menomale che c'è questo aggeggio, se no non potevamo sentirci con nessuno strumento.
Max: Già...
Dustin: Vi va di vederci domani?
Will: Venite a casa mia. Devo parlarvi.
Io: Dobbiamo parlarvi...
Mike: È tutto ok, ragazzi? Mi nascondete qualcosa?
Dustin: Will? Ti sei messo con Undici?? (Ride)
Mike: Non dirlo nemmeno per scherzo!
Will: Ma no, ragazzi. Io e lei siamo come fratelli.
Io: Esatto.
Max: Quindi? Che succede?
Io: Ve ne parliamo domani. Buonanotte.
Mike: Undi, aspetta. Devo preoccuparmi?
Io: Non lo so...
Mike: Come, non lo sai?
Io: Non lo so e basta. Buonanotte, Mike.
Mike: Ma...
Max: Credo abbia staccato il walkie-talkie.
Mike: Va bene... sogni d'oro, ragazzi.

Will: Perché hai chiuso?
Io: È rischioso parlarne attraverso quell'apparecchio elettronico. Ne parliamo domani di presenza.

Mike: Perché è tutto così complicato in amore...(sbuffa)
Anonimo: Ciao Mike.
Mike: Cosa? Chi.. chi sei tu?
Anonimo: Non ti importa chi sono io.
Mike: Come sei entrato?
Anonimo: La porta era aperta. Vieni con noi.
Mike: Prima dovrete prendermi.
Anonimo: Non mi piacciono questi giochetti. (Lo fa addormentare con uno spray). Perfetto. Il capo sarà orgoglioso di me.

Il giorno dopo
Karen: Mike, svegliati. La colazione è pronta! Nancy, fammi un favore, vai a svegliare tuo fratello. È un dormiglione.
Nancy: Oggi doveva andare a casa di Will. Forse per questo non risponde.
Karen: Oh, così presto?
Nancy: Aspetta, controllo se è in camera sua. Mike, sei qui? Mh... qui non c'è.
Karen: Non c'è nemmeno sotto. Sarà andato in bicicletta.
Holly: La sua bici è qui, mammina.
Nancy: Uso il suo walkie-talkie per comunicare con i suoi amici. Pronto? Ragazzi? Sono Nancy, mi sentite?
Lucas: Nancy? Sì, ti sento.
Max: Forte e chiaro.
Will: Ci sono.
Dustin: Mi sono appena svegliato con la tua voce.
Nancy: Mike è a casa di qualcuno di voi?
Will: Oggi ci vediamo tutti a casa mia, perché?
Nancy: Quindi non è da te?
Will: No.
Nancy: Ma dov'è andato? Se avete notizie potete avvertirmi?
Lucas: Certamente.
Will: È scomparso così? Dal nulla?
Nancy: Magari si starà facendo un giro... non lo so...Avvertitemi se lo vedete. Passo e chiudo.
Io: Che succede?
Will: Ragazzi siete ancora in linea voi?
Dustin: Ci siamo tutti.
Io: Qualcuno mi spiega che succede? Mike, me lo dici tu?
Max: Mike non c'è. È questo il problema.
Io: E dov'è?
Will: Sta mattina Nancy ci ha detto che non lo ha trovato da nessuna parte, così pensando fosse qui ha chiamato noi.
Io: Ma... n-non sapete dove si trova?
Will: No...Ragazzi venite qui. Cerchiamolo insieme.

Karen: Nancy? Hai notizie?
Nancy: No, mamma...Neanche i ragazzi sanno nulla.
Karen: Oh Cristo... È scomparso... E tuo papà non è nemmeno qui per quello stupido lavoro in Francia. Dovremmo andare dalla polizia.
Nancy: Mamma, aspettiamo un'oretta. Magari è qui intorno.

Will: Undi, è da più di un quarto d'ora che tremi.
Dustin: Lo troveremo.
Lucas: Non puoi usare i tuoi poteri per trovarlo?
Max: È triste e debole per ora. Non penso ci riesca.
Io: C-ci provo... Datemi una benda.
Will: Tieni.
Io: Vedo tutto nero...
Dustin: Vedi Mike?
Io: No... vedo una persona di sesso maschile con...con qualcosa in mano. Sembra un attrezzo.
Max: Undi, ti stai agitando troppo.
Io: V-vedo una lampadina in una stanza vuota. Lì dentro c'è qualcuno... È Mike... È per terra. Sembra svenuto.

Dopo aver visto quella scena i miei occhi iniziarono a versare lacrime e Lucas mi tolse la benda.

Will: Qualcuno lo ha preso. Riconosci il posto?
Io: (piange). N-No. Era tutto buio, con una lampadina.
Max: Proviamo al centro commerciale nella vecchia base sotterranea. Potrebbe essere lì.
Lucas: L'hanno abbattuta.
Dustin: Non tutta. Ancora manca la parte ovest.
Will: Andiamo lì.
Io: Dove sei, Mike...?

Stranger Things Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora