Capitolo 5

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Daniel

Apro frettolosamente la porta del mio appartamento, non credo di essermi mai sentito così eccitato come in questo momento.
Non le lascio neanche il tempo di guardarsi intorno che immediatamente la spingo contro la porta ormai chiusa per poi baciarla con un'esigenza mai sentita. Le sue labbra sono così morbide, invitanti e devo dire che ci sa proprio fare, non me lo sarei mai aspettato.
Ci stacchiamo affannati e senza lasciarle la mano le chiedo se vuole bere qualcosa.
«Una birra andrà bene» dice.
Si guarda intorno e si complimenta con me per l'ordine e la pulizia presenti in casa. «Ti ringrazio, ci tengo, mia madre mi ci ha cresciuti con la fissa per queste cose».
«Ci?»

«Si, me, mia sorella Amelì e mio fratello Mason».
«Una famiglia numerosa» osserva.
«Si, anche se mio fratello è praticamente dall'altra parte del mondo, lo vedo pochissimo».
Non mi fa altre domande e ne sono sollevato, stiamo entrando troppo nel personale e non va bene. «Sei agitata...».

«Un tantino» ammette. «Devi sapere che non sono molto brava a letto. Io e il sesso non abbiamo mai avuto un bel rapporto». Una cosa che apprezzo di lei è la sua schiettezza, qualcun altro certe cose le terrebbe per sé, ma è anche vero che abbiamo deciso di essere completamente sinceri l'uno con l'altro per stanotte.
Accorcio le distanze fra me e lei «Forse, la persona con cui stavi non sapeva metterti a tuo agio o forse non ti piaceva il sesso con lui? Qualsiasi sia il motivo, voglio che ti lasci andare completamente se vuoi ottenere l'effetto desiderato. Fidati di me» le ripeto.
Voglio davvero regalarle una serata speciale, d'altronde ragazze come lei sono rare al giorno d'oggi e se vuole passare una notte indimenticabile, l'unica della sua vita a quanto dice, allora io voglio dargliela, ma deve collaborare.
Le prendo le mani e risalgo piano sulle sue braccia «Rilassati Amy» le accarezzo il collo «rilassati e vedrai, sarà bellissimo».
Accorcio completamente le distanze lasciandole piccoli baci lungo il collo per poi arrivare alla bocca ma lei ricambia in modo casto, segno che sta pensando troppo.«Amy...» sussurro «chiudi gli occhi».
«Daniel... io...»
«Shh, chiudi gli occhi». Obbedisce, non dopo avermi lanciato un'occhiata eloquente.
Riprendo da dove mi ero fermato lasciandole piccoli baci sulle guance. Le accarezzo la schiena lentamente e sento la stoffa del vestito piegarsi sotto le dita. La bacio di nuovo, inizialmente con tenerezza per metterla a suo agio e quando la sento finalmente rilassarsi e lasciarsi andare capisco che è fatta. Non si torna più indietro.
Mi cinge il collo e ne approfitto per prenderla in braccio e portarla in camera «Non si torna più indietro» sussurra guardandomi negli occhi. Le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e penso sia bellissima, sul serio.
«No, non si torna più indietro» mi porto alle sue spalle e con una lentezza che non credevo possibile le sfilo il vestito. Il punto è che voglio gustarmi tutto di questa nottata perché non accadrà mai più una cosa del genere nella mia vita, almeno fin quando non deciderò di mettere la testa a posto. Lascio che l'abito cada a peso morto sul pavimento e avverto subito il mio respiro farsi più corto quando rimane in biancheria intima. Certo si era preparata bene considerato il suo completo super sexy in pizzo rosso. Faccio un giro intorno a lei e non posso fare a meno di notare le sue guance arrossate, cazzo se è bella. Non credo resisterò un minuto di più così mi avvento sulla sua bocca arrossata «Sei uno spettacolo Amy, credimi».
Inizia a sbottonarmi la camicia e non potendone più l'aiuto per velocizzare la cosa.
Mi accarezza l'addome e quando lascio scivolare la sua mano sulla mia parte intima la sento sospirare e non dall'eccitazione, ma dall'imbarazzo! «Questo lo hai provocato tu, quindi direi che fin qui stiamo andando bene» non so perché sto parlando, voglio solo smorzare la tensione e farla sentire a suo agio. In tutta risposta lei mi bacia e impacciata inizia ad accarezzarmi proprio lì. Inspiegabilmente però, il suo modo di fare non fa che eccitarmi maggiormente. La spingo sul letto ritrovandomi su di lei, che prova subito a coprirsi. «Rilassati» intreccio le nostre mani e non so dire cosa provo, è una bella sensazione, mai provata prima.
Lascio una scia di baci lungo tutto il suo corpo, soffermandomi sul seno morbido, stringo un capezzolo fra le mie labbra e rischio di impazzire quando la sento sospirare eccitata. Ritorno sulla bocca e quando con le mani inizio ad accarezzarle la parte delicata del corpo, apre gli occhi di scatto per poi nascondere il volto con le mani. Rido sulla sua spalla per poi baciarla di nuovo, non riesco proprio a farne a meno.
«Daniel...» sussurra.
In risposta mi spingo verso di lei facendole sentire la mia eccitazione. «Amy, non sai quante cose vorrei farti in questo momento ma ho bisogno di entrare dentro di te immediatamente».
Le sfilo gli slip e mi libero anche io dei miei boxer, «Guardami» le dico «guardami Amy». Apre piano gli occhi e quando vi guardo dentro tutto quello che vi scorgo è eccitazione, sensualità, piacere. Mi spingo dentro di lei causandole un gridolino, incrocio le sue mani con le mie ma lei mi fa capire che vuole tutt'altro; mi stringe a sé senza staccare mai gli occhi dai miei e guardandola nel buio della stanza, illuminata esclusivamente dalla luce della luna, comprendo che per stanotte sono completamente fottuto.

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