Eddie POV:
Restai sveglio per quasi tutta la notte, Richie russava a non finire e in più non riuscivo a rilassarmi. Lui, proprio lui, era vicino a me, stava dormendo nel mio stesso letto. Ero come immobilizzato, non riuscivo a muovermi, cercavo di andare a ritmo con il suo respiro per distrarmi, sentivo la sua schiena rialzarsi leggermente mentre inspirava, per poi riabbassarsi sul letto buttando fuori l'aria, in modo continuo e costante.***
<<Buongiorno Eddie Spaghetti>> fui svegliato dalla voce di Richie che rientrava in camera, probabilmente dopo essere stato in bagno. In tutta la notte avrò dormito due o tre ore. <<Che ore sono? Ho sonno>> mi lamentai mettendomi il cuscino sulla faccia
<<Sono le dieci, dai che entro pranzo dobbiamo passare a casa mia per prendere la mia roba>> rispose lui strappandomi il cuscino dalle mani
<< Hai russato tutta la notte, non mi hai fatto dormire per niente>> esclamai stropicciandomi gli occhiRichie POV:
"Eddie, io non ti avrò fatto dormire per una notte perchè russavo, ma sono stato sveglio giorni, mattina e notte, per la paura di non poterti più vedere" pensai.
Lui si alzò dal letto e fece per andare in bagno. Io lo presi per il braccio e lui si girò
<<Non si usa più ricambiare il buon giorno, Eddie?>> dissi facendo la voce più seria che potessi.
<<O scusami, buongiorno amore mio, buona giornata tesorino - disse lui ironico, con voce scherzosa - ora mi lasceresti andare in bagno che devo fare la pipì?>>
Lasciai la presa e mi scappò una risatina.***
Per colazione sua mamma ci aveva fatto i waffle, buonissimi, ma mai al livello dei pancake.
<<Mamma io e Richie andiamo a prendere le sue cose a casa sua>> informò la madre Eddie.
<<Va bene pisellino, basta che torniate per ora di pranzo>> rispose la madre, che stava sparecchiando il tavolo dalla colazione.
Uscimmo, chiudendoci la porta alle spalle.
<<Posso prendere la tua bici? La mia è ancora davanti alla casa abbandonata e non mi va di camminare>> domandai.
<<Andiamo in due, ci entriamo. Guidi tu però, sono stanco>> esclamò lui rialzandola da terra. Mi accomodai sul sellino. Qualche secondo dopo sentii lui che si sedeva e le sue esili braccia circondarono la mia pancia. Sentivo il suo respiro caldo sul collo. Un brivido mi attraversò la schiena e di tanto in tanto, duramente il tragitto, inclinavo la testa per riuscire a vedere con la coda dell'occhio il suo sguardo perso sulla strada.
Arrivati davanti casa mia aspettai che Eddie scendesse dalla bicicletta e la posai delicatamente a terra. Era una sensazione quasi strana per me, la mia la lasciavo direttamente cadere al suolo, ma quella bici non era mia, era di eddie, e mi sentivo quasi in obbligo di doverla trattare bene. Cacciai dalla tasca dei miei pantaloncini la chiave e spalancai la porta.
<<Prima le signore>> dissi ad Eddie con un leggero inchino.
<<Sei proprio uno stronzo lo sai, Tozier?! - esclamò lui entrando - ti aspetto sul divano, va bene? Tu intanto prendi tutto quello che ti serve>> e andò verso la sala.
Qualche mutanda, il pigiama, un paio di magliette, un paio di pantaloncini, qualche calzino e lo spazzolino. Buttai tutto nel primo borsone che trovai dentro l'armadio e scesi di sotto. Ad aspettarmi in sala c'era Eddie appallottolato sul divano. Dormiva. Chissà quanto avrò russato. Non sapevo nemmeno di russare, in realtà. Dormendo sempre a casa da solo, per l'assenza dei miei genitori, non c'era nessuno che potesse dirmi che russassi.
Eddie aveva una faccia così innocente, dormiva con le palpebre leggere e un lieve sorriso sulle labbra leggermente bagnate. Mi avvicinai dolcemente, facendo il meno rumore possibile, e, cercando di non svegliarlo, gli diedi un soave bacio sulla fronte. E proprio in quel momento in cui le mie labbra furono a contatto con il suo viso, capii di amarlo.***
Eddie POV:
Eravamo passati davanti alla vecchia casa di Mike per riprendere la bici di Richie. Guardando quella casa, come un flashback, mi tornarono in mente tutte le nostre orribili avventure con it, e un brivido mi percosse la schiena. Richie lo notò. <<Eddie, tutto a posto?>>. Mi limitai ad annuire, mentre deglutivo visibilmente.
<<Ora che abbiamo tutti e due le bici, vuoi fare una gara?>> mi domandò lui, credo per rialzarmi il morale.
<<Non ne ho tanta voglia, Richie>>
<<Che femminuccia, hai paura di perdere, vero?>> mi stuzzicò lui. Così rimontai in sella e iniziando a pedalare dissi: <<Chi arriva per ultimo a casa mia fa i compiti delle vacanze dell'altro>>
<<Non vale, sei partito prima>> esclamò raggiungendomi.
Stavamo pedalando più forte che potevamo. Io ero leggermente dietro di lui. Ma solo perchè aveva le gambe più lunghe, non per altro.
Avrei preferito schiantarmi contro un albero che fare il doppio dei compiti delle vacanze, così feci qualcosa che non dovevo fare. Cercai di tagliargli la strada, non vedendo che proprio vicino a noi ci fosse un'enorme fossa, scavata per chissà quale ragione o provocata da qualche terremoto passato. Richie per scansarmi impiccò con la bici nel fosso, e io, distratto a guardarlo mentre cadeva, andai a sbattere contro un albero.
Mi rialzai da terra, massaggiandomi il fianco sul quale ero caduto
<<Tutto bene, Richie?>> domandai tirando su la bicicletta, avvicinandomi poi alla fossa trasportandola a mano.
Non rispose. <<Dai, Richie, non sei divertente>> esclamai roteando gli occhi.
non rispose.
<<che scherzo di merda, lo sai che non ci casco>>
Mi piegai in avanti. Non si muoveva.Angolo autrice:
Tan tan tannnnn, cosa sarà successo al nostro Richie? Beh per scoprirlo leggete il prossimo capitolo ovviamente ;D
⚠️OFFERTA IMPERDIBILE⚠️
Mettendo una stellina a questo capitolo, solo per voi, oltre a un piccolo Eddie, anche un piccolo Richie in regalo.
Approfittate!
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•I DON'T WANNA BE YOUR FRIEND• [reddie]
ФанфикDerry è una piccola città. Noi siamo due piccole anime in una piccola città. Le nostre due piccole anime sono fatte per stare insieme, per completarsi. Pennywise è morto, ha lasciato in noi uno squarcio che piano piano stiamo cercando di richiudere...