Sarà La Scelta Giusta?

Solo Casino

Iniziai ad ansimare e a piangere, Tancredi preoccupato si inginocchiò davanti a me, mi prese le mani che io scansai subito e mi disse.
T: ti prego (tn) ora ti devi calmare, non ti voglio fare del male, rilassati.
Mi riprese le mani ma sta volta con più delicatezza e mi disse.
T: ora guardami e respira con me.
Si portò la mia mano con la sua al suo petto e ripeté.
T: respira insieme a me.
Dopo alcuni minuti mi calmai. Tancredi si sedette per terra con gli occhi lucidi.
T: ho avuto paura di perderti.
Tu: tranquillo, è tutto ok.
Mi asciugai velocemente le lacrime e mi alzai.
Tu: comunque fai come vuoi, la scelta è tua, prendi questa pausa.
T: grazie... Tra 1 settim-
Tu: no, non mi interessa tra quanto, fai quello che vuoi.
Ovviamente dentro di me non volevo nulla di tutto ciò, volevo stare con lui ma in quel momento ero troppo incavolata e distrutta per pensare.
T: ok ma sappi che se hai bisogno io ci sono.
Tu: ok, bhe allora io vado.
T: non vuoi cenare qui con me.
Tu: no, non mi sembra il caso.
T: perché no? É solo una cena.
Tu: ho detto di no, ora basta, io vado, quando vuoi ''tornare'' (feci il segno delle virgolette con le dita) dimmelo.
T: ok... Allora ciao.
Stavo per uscire quando mi girai, guardai tancredi negli occhi e dissi.
Tu: prima di andare ho bisogno di un tuo abbraccio.
T: certo, vieni qui.
E ci abbracciammo, mi sarebbe mancato tanto, i suoi abbracci, le sue coccole e i suoi baci... Ma ormai la scelta era stata presa.
Uscii dalla porta quando il mio telefono squilló.
Era mio papà, ancora una volta.
Tu: pronto pà.
P: ei ciao, emh... C'è un problema.
Tu: dimmi...
P: mi hanno licenziato.
Tu: oddio mi spiace.
P: ma ho già trovato un lavoro nuovo.
Tu: ah allora qual è il problema?
P: é in Inghilterra, dobbiamo trasferirci lì.
Tu: cosa? No non posso.
P: si partiamo tra 3 giorni, devi tornare a Milano oggi.
Attaccai il telefono, mi misi le mani sul viso e ricominciai a piangere disperatamente.