𝘊𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 14

249 17 18
                                    

ATTENZIONE:

1. LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE ALLA FINE, GRAZIE 😚

2.non ho idea del giorno in cui, in America, nel 1993, iniziavano le vacanze estive, quindi ho usato il 6 di Giugno come qua in Italia, spero non sia un problema lol.

detto questo, buona lettura❤

Era il 6 Giugno, e un furgone era partito da casa Tozier da poco, con i primi scatoloni del trasloco.

Il signor Tozier era nella casa a Detroit, per scaricare le scatole, mentre Richie e sua madre sarebbero rimasti a Derry fino alla sera del 7.
La scuola era finita quella mattina e, durante il pomeriggio, i Perdenti avevano organizzato di vedersi, per stare tutti insieme un'ultima volta.

- Bev, sembra che io debba partire per la Russia! Non vado così lontano, tre ore di macchina da qua. Potrò venire, ogni tanto. - disse Richie a Beverly, che era giù di morale per la partenza dell'amico.
Erano tutti seduti sotto un grande albero, in un parco nella zona dei Barrens, a godersi il venticello fresco dell'inizio di Giugno.
Parlarono del più e del meno, ricordando avvenimenti divertenti di quell'anno scolastico e ridendo fino ad avere mal di pancia.

- R-richie ma...non s-sei preoccupato di t-trasferirti? Cioè, s-scuola nuova, amici n-nuovi...vita n-nuova in p-pratica - gli chiese Bill, passandosi una mano fra i capelli lisci.
Richie ci pensò un attimo.
- No, cioè, sì, sarà tutto diverso, ma ho 17 anni, credo che me la caverò. E se non mi farò nuovi amici, avrò pur sempre voi. - aggiunse, sorridendo ai suoi amici.
- Sì, è vero, potrai sempre chiamarci. - commentò Mike.
- Poi potresti venire qua in occasione dei nostri compleanni - propose Ben.
- O per Natale, o per il Ringraziamento - disse Stan.
- Sì beh, ovviamente tornerò per le occasioni importanti. Ho i anche i miei parenti qua, oltre a voi. L'unica cosa che mi preoccupa è...- disse Richie, abbassando la voce all'ultima parte della frase.
- Connor - completò la frase Eddie, che era steso per terra con la testa sulle gambe di Richie.
- Esatto -
- Cavolo ragazzi, diciamo il suo nome come se fosse una bestemmia - osservò Mike, facendo ridere gli altri.
- Ma non c'è da preoccuparsi Rich, non sei obbligato a vederlo o a diventarci amico. Ti ha preso in giro per anni, un po' di rancore nei suoi confronti è inevitabile. - gli disse Bev, inclinando la testa verso destra.
Richie annuì e spostò lo sguardo sul cielo.
Era una bella giornata, senza una nuvola.

Verso sera, si separarono per andare ognuno a casa propria, a parte Richie che avrebbe passato la notte da Eddie.
Era l'ultimo momento che avrebbero passato loro due da soli. Il giorno dopo, Richie doveva aiutare sua madre con gli scatoloni, e dopo cena sarebbe partito.
Abbracciò tutti i suoi amici, uno per uno: Bev pianse, stringendolo in un abbraccio spaccaossa. Ben si commosse, e a Richie parve di aver visto Stan con gli occhi lucidi.
Si salutarono e promise che li avrebbe chiamati al telefono la sera dopo.
Poi, prese Eddie per mano e si avviarono verso casa di quest'ultimo.

Mentre camminavano, tra loro c'era silenzio. Erano entrambi immersi nei loro pensieri.
Richie stava cercando di ricordare se avesse detto a suo padre di cercare una pizzeria vicino alla nuova casa, quando Eddie si fermò in mezzo alla strada.
Richie si risvegliò dai suoi pensieri e lo guardò, confuso.
- Eds tutto bene? -
Ma Eddie gli gettò le braccia al collo, scoppiando a piangere.
Richie, gli circondò il corpo con le braccia, inizialmente esitando, per poi stringerlo a sé.
Eddie singhiozzava, mentre Richie gli accarezzava la testa, ed erano lì abbracciati, in mezzo alla strada.
Ad un certo punto, Richie prese il mento di Eddie fra due dita e lo guardò negli occhi.
Quelli del suo ragazzo erano rossi e gonfi, lucidi di pianto.
Si sporse e appoggiò le sue labbra su quelle di Eddie, piano.
Era un bacio dolce, che serviva a rassicurare entrambi, e per far sapere a Eddie che andava tutto bene.

Mezz'ora dopo, erano seduti sul letto di Eddie a giocare a Monopoly, presi dalla noia.
- Ha! Parco della Vittoria, lo compro immediatamente. - disse Richie, entusiasta.
- Oh dio, pregherò per non passarci sopra - disse Eddie, appoggiando la testa sulla mano.
- Tocca a te - lo informò Richie.
- Ok. Allora vediamo...otto! Otto...Stazione Sud. Mhh... no dai, vedo che serve a te, hai già le altre tre. Te la lascio. - gli disse Eddie.
- Richie gli mandò un bacio volante, che lo fece ridere.
- Avresti mai pensato che avremmo passato il nostro ultimo pomeriggio insieme - Eddie storse il naso a quella frase - giocando a Monopoly?
chiese Richie.
- Beh...no non credo. Ma non è male, cioè, mi sto divertendo. Tu no? - gli chiese poi Eddie, preoccupato.
Richie si spostò leggermente per metterglisi accanto, e gli circondò le spalle con un braccio, per poi lasciargli un bacio sullo zigomo.
- Certo che mi sto divertendo - disse.
- E poi abbiamo ancora stanotte per divertirci - gli sussurrò in un orecchio, per provocarlo.

Eddie lo spinse via, ridendo.
- Questo però non era un no! - esclamò Richie, ridendo a sua volta.
Eddie arrossì, grattandosi un braccio.
Richie lo guardò stupito.
- Io ero ironico ma...t-tu saresti...pronto? - chiese a Eddie, quasi sussurrando.
Eddie nascose il viso nelle mani, imbarazzato al massimo.
Richie gli si avvicinò, appoggiandogli una mano sulla gamba e baciandolo. Eddie ricambiò, per poi staccarsi.
- Ok! Uhm...torniamo a giocare? - chiese, celando l'imbarazzo.
Richie fece un sorriso sornione, e tornò dove era prima, per continuare la partita.

Cenarono, con la signora K, che aveva preparato il polpettone.
Richie odiava il polpettone.
Si era però contenuto, facendo finta di niente e buttando giù ogni boccone, cercando di non sputare tutto.
Eddie dovette fare uno sforzo sovraumano per non scoppiare a ridere, mentre la signora K mangiava soddisfatta, ignara di tutto.
Quando finirono, tornarono in camera di Eddie, che scoppiò a ridere, vedendo la faccia disgustata del ragazzo.
- Scusa Rich, in effetti potevo dire a mia madre che non ti piace il polpettone. Mi dispiace. - si scusò Eddie, ancora ridendo, alzandosi sulle punte per baciare Richie a stampo.

Erano passate un paio d'ore dalla cena, che i due avevano passato a finire la partita a Monopoly. Sì, ci avevano messo più di due ore. Ma si sa, Monopoly è un gioco infinito.
Aveva vinto Eddie, contro ogni aspettativa. Era partito male, perdendo un sacco di soldi, per poi recuperarli e vincere.
- Wow Eds, non me l'aspettavo. Pensavo che con Parco della Vittoria avrei vinto facile. - commentò Richie, stiracchiandosi.
- Lo so, riesco sempre a stupire. - disse Eddie, facendo il gesto di controllarsi le unghie.
Richie rise, scuotendo la testa.

Misero tutti i pezzi e il tabellone nella scatola, poi Eddie si alzò a malavoglia dal letto e portò il gioco al suo posto.
Quando tornò, si sedette vicino a Richie, appoggiando la testa sulla sua spalla.
- Mi mancherai - mormorò.
Richie fece un sorriso amaro.
- Anche tu Eddie. Mi piaceva...tutto questo. - disse, girandosi verso il suo ragazzo.
Quest'ultimo alzò la testa, guardandolo dritto negli occhi.

Richie si sporse per baciarlo, accarezzandogli il
viso con una mano.
Eddie si sedette sulle gambe dell'altro, continuando a baciarlo, incrociando le gambe dietro la schiena di Richie.

Piano piano, il loro bacio si fece più passionale.
Le mani di Eddie erano tra i capelli di Richie, e li stringevano leggermente.
Quelle di Richie, invece, erano sui fianchi di Eddie.
Le spostò sul bordo della maglia, che iniziò leggermente ad alzare.
Eddie si staccò da Richie per togliersela definitivamente, e fece lo stesso con quella del suo ragazzo.
Richie guardò Eddie negli occhi, stupito.
Quest'ultimo gli sorrise, annuendo, per poi avventarsi di nuovo sulle sue labbra.

Quella sera successero cose che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato.
Era nuovo, estremamente nuovo, per entrambi.
Non avevano esperienza, e si era visto, ma erano riusciti comunque a vivere quel momento e a goderselo fino in fondo (hey non pensate male. cioè fatelo, ma in modo ✨romantico✨).
Dopo quello, sapevano di conoscersi completamente, di essere riusciti a scambiarsi tutto.

Prima di addormentarsi, Eddie si sporse verso l'orecchio di Richie e gli sussurrò: - Ti amo. -

Un brivido percorse la schiena dell'altro.

ma ciao di nuovo!
alloooora.
lo so, lo so. non arrabbiatevi🥺
so che volevate la smut, ma non so assolutamente scriverle e mi sentirei molto a disagio. in più avrebbe reso il capitolo cringe (come se già non lo fosse ma ok)
spero però che vi sia piaciuta lo stesso la scena, anche perché, beh, non l'ho scritto ma tutti sappiamo cosa è successo:)
spero davvero che non vi abbia deluso, e ci vediamo al prossimo capitolo!
enjoy♡

𝘐 𝘸𝘢𝘯𝘯𝘢 𝘣𝘦 𝘺𝘰𝘶𝘳𝘴 // 𝘙𝘦𝘥𝘥𝘪𝘦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora