Daryl POV
Era un casino, un fottuto casino. Eravamo riusciti finalmente a distruggere la base principale di Negan, il santuario. Avevamo ucciso lo stesso Negan. Era stato Rick, con un colpo secco, senza ripensamenti. Io ero stato lì a guardare, memore dei mesi passati intrappolato da loro. Dentro quello stanzino avevo rischiato la mia sanità mentale, era quasi un sollievo quando mi tiravano fuori da lì per pestarmi. Ma io ero sempre Daryl. Non sarei mai stato Negan. Presi una lunga boccata dalla mia sigaretta, poi la buttai a terra pestandola. <Deve essere per forza una loro base. Riconosci quell'uomo?> Rick era a fianco a me, chinato, gli occhi fissi sull'uomo che avrebbe dovuto fare la guardia, ma che stava sonnecchiando sulla sua sedia. Eravamo solo a una decina di metri da lui, ma ben nascosti. <Non l'ho mai visto, ma chi altri potrebbe essere?> Erano tutti uguali gli uomini di Negan, avevano tutti la stessa faccia da cazzo. <Se non ne siamo sicuri... potremmo uccidere degli innocenti, oppure scatenare una guerra contro nuovi gruppi. È da troppo poco che siamo ad Alexandria, non conosciamo ancora bene il territorio circostante.> Nonostante tutto dovevo ammettere che Rick aveva ragione. Però non ci movemmo, e così anche gli altri dalle loro postazioni. Potevo vedere Michonne che alternava gli occhi dalla vedetta che sonnecchiava a Rick. Uno sbuffo innervosito mi uscì dalla bocca, quei due giocavano a fare i piccioncini anche in situazioni simili. <Aspettiamo ancora un po' Daryl.> Il mio amico aveva mal interpretato il mio sbuffo, pensava fossi impaziente. Intorno a noi i nostri compagni erano silenziosi e letali, riuscivo a malapena a scorgerli. Sapevo però che c'erano Glenn, Carol, Carl, Tara, Jesus, Abraham, Rosita, Aron ed molti altri di Alexandria. Avevamo Alexandria e tutta la popolazione a nostra disposizione, ma il nostro gruppo sarebbe stato sempre lo stesso di sempre. All'improvviso successe qualcosa, sentimmo un gran trambusto dall'interno, anche la vedetta parve destarsi dal suo sonno, si alzò in piedi e mirò il fucile verso la porta dell'edificio. Pochi secondi dopo una ragazza che indossava un vestito bianco lacero e sporco uscì correndo, con le mani dietro la schiena, legate. Con rabbia mi ricordai come funzionava alla base di Negan. Le sue "mogli" indossavano vestiti lunghi ed eleganti, neri o colorati, ma MAI bianchi. Le donne che indossavano vestiti bianchi erano le schiave sessuali di tutti i suoi uomini. Parve ricordarselo anche Rick, poiché i suoi tratti si indurirono e fece segno a tutti gli altri di mirare. Il segnale del fuoco non venne subito però, poiché la vedetta si buttò verso la ragazza, piantandole il calcio del fucile nella bocca dello stomaco. La ragazza cadde a terra a bocconi. L'uomo le stava davanti, non avevamo una buona visuale, rischiavamo di prendere anche lei. Non era in pericolo di morte imminente comunque. Dalla porta dell'edificio uscirono altri 5 uomini, uno si teneva la mano all'orecchio, che sanguinava. <Questa puttana mi ha strappato via l'orecchio!> . Uno degli altri uomini gli rispose <è per questo che Negan ci dava dei turni, altrimenti si stressano troppo> I bestioni ridacchiarono. <Bhe Negan non è più qui con noi, quindi ora la stronza me la paga.> Detto questo l'uomo si buttò sulla ragazza che era stesa inerme supina, e cominciò a slacciarsi la cintura. La ragazza prese a dimenarsi, e prima che l'uomo potesse prenderle la testa per farle del male le mie mani agirono da sole. La mia freccia si conficcò piacevolmente nella testa del bestione, che le rovinò addosso. Vidi lo stupore e la paura dipingersi sugli occhi degli altri 5 uomini. Rick diede il segnale, e 5 spari partirono nel medesimo momento, e 5 corpi caddero nel cortile di quella piccola casetta distrutta. Ci fiondammo da loro, assicurandoci che fossero tutti morti e che non potessero tornare. Rick, Michonne e altri due entrarono nella casetta, dalla quale uscirono poco dopo. <Non c'è nessuno, solo una ragazza morta.> Istintivamente i nostri occhi puntarono la ragazza che ancora giaceva sotto il corpo dell'uomo e che aveva grugnito alla notizia della ragazza ritrovata morta. Trovammo i suoi occhi vigili che ci guardavano, cercò di scrollarsi di dosso il cadavere ma era evidentemente stanca. Quando ci riuscì salto in piedi e fece per correre ma cadde rovinosamente a terra. Non doveva avere energie rimaste. Rick le si avvicinò piano. <Non vogliamo farti del male. Sai se c'è qualcun'altro qui? Degli uomini di Negan?> La ragazza restituiva lo sguardo di Rick con occhi spalancati, il volto tumefatto dai lividi e sangue rappreso sulla fronte e sulle labbra. Mi si strinse lo stomaco. Doveva aver passato le pene dell'inferno. Nonostante questo sembrava lucida. Guardò i cadaveri intorno a lei. Poi disse in un sussurro che percepii a malapena <Ne manca uno.> Ci mettemmo tutti all'erta, le armi in pugno. <Daryl, guarda se trovi delle tracce> Non ci misi tanto, delle orme più che evidenti portavano dentro il boschetto dietro la casa. Trovai il coglione poco dopo, era sopra un albero e puntava verso il cortile, doveva avere sotto tiro qualcuno dei miei amici e non mi notò. La freccia della mia balestra sibilò, senza lasciare capire all'uomo neanche cosa stesse succedendo. Lo presi alla gola, quando cadde dall'albero era ancora vivo, rantolando per prendere un po' d'aria. Gli piantai un coltello nelle tempie, mi ripresi la freccia e tornai nel cortile. Feci segno di rilassarsi agli altri. <Era su un albero, ci aveva sotto tiro. È morto.> Rick era accanto alla ragazza, le aveva slegato i polsi e dato la sua giacca. Il vestito era quasi completamente strappato nella parte superiore. La guardai meglio. Aveva occhi chiari, un verde acqua pareva, ma non si capiva bene per le pupille dilatate dallo shock. I capelli sebbene fossero sudici le ricadevano lunghi sulle spalle, erano scuri. La giacca che le aveva dato Rick non riusciva a nascondere un corpo bello, troppo bello per questo mondo pieno di pezzi di merda. La pelle era chiara, a parte per i numerosi lividi che la ricoprivano, e il sangue raggrumato non riusciva a nascondere comunque una bocca bella e carnosa. Il viso nel suo insieme era bellissimo, raramente nella mia vita avevo visto una ragazza più bella. Non era proprio fatta per questo mondo, era una preda troppo invitante per tutti gli stronzi maniaci che c'erano fuori. Sembrava giovane, ma non sapevo dire quanto. Si accorse che la stavo guardando e mi rivolse lo sguardo, vidi il suo viso accigliarsi per pochi secondi mentre mi guardava. <Rick, cosa facciamo con lei?> Chiese Michonne avvicinandosi al suo uomo. Sapevo fin troppo bene la sua risposta, e forse per la prima volta non avrei protestato. <Viene con noi. Non possiamo lasciarla qui a morire>. Sentendo quelle parole la ragazza rabbrividì, cercò di alzarsi ma ricadde a terra con un lamento. Riprovò per la seconda volta, e cadde a terra svenuta. <Bhè, così sarà più semplice> Mi avvicinai e la caricai in spalla, era molto leggera, doveva aver patito la fame come l'avevano fatta patire a me. Mi rabbuiai, la rabbia nei confronti di Negan e il suo gruppo si accentuò. Dovevo trovarli tutti e sterminarli.Spazio autrice: Cercherò di darvi un'idea della ragazza con esempi di foto o gif. non ho in mente nessuna attrice o personaggio famoso per ora quindi sarà più difficile, ma spero ugualmente che potrete immaginarvela bene
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Rotten Love
FanfictionFANFICTION CONCLUSA. I protagonisti di questa storia sono due: Daryl Dixon e Melissa, un personaggio inventato da me che andrà a legarsi alla storia dei protagonisti della serie che già conosciamo. Melissa è una ragazza italiana rimasta intrappolata...