Capitolo 26

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Pov's Lele

Arrivo al Duomo e vedo Valeria. Lei mi vede e mi viene incontro. Io la abbraccio e iniziamo a fare un giro.

«Senti Vale devo parlarti.»

«Dimmi amore.»

«In questi giorni ho pensato tantissimo a me e a te, e con te sono stato veramente bene, credimi. Però in questi ultimi giorni mi sono reso conto che per te non provo più nulla. Tu non hai fatto nulla di male stai tranquilla. Ma sono io che mi sono innamorato di un'altra persona. E quella persona è Tancredi. Lo so è strano, pensavo di essere etero e  invece mi sbagliavo. Non pensare che io ti abbia illusa in questo mese, anzi ho veramente provato qualcosa per te. Ma quel sentimento si è spento. Mi dispiace davvero tanto Valeria ma non posso più continuare questa relazione.» mi dispiace davvero tanto per lei. Si merita qualcuno che la ami davvero.

«Oh... ehm... i-io non s-so che d-dire.» dice piangendo.

La prendo dai fianchi e la abbraccio, lei continua a piangere sulla mia spalla.

«Tranquilla non devi dire nulla. Credimi mi fa male vederti così. Tu meriti qualcuno che ti sappia amare più di quanto abbia fatto io in questo mese. Non dimenticherò nulla di quello che c'è stato tra me e te.»

«P-possiamo rimanere a-amici?»

«Certo, non voglio perdere la tua amicizia.» la stacco leggermente da me e le asciugo le lacrime. La accompagno a casa sua e poi io ritorno a casa.

Arrivo al portone, lo apro e salgo le scale. Arrivato davanti la porta metto le chiavi nella serratura ed entro. Vedo Gianmarco e Diego giocare alla play.

«Ehi ragazzi.» li saluto mentre chiudo la porta dietro di me.

«Ciao bro.»

«Dai racconta tutto.» dice Diego mettendo in pausa il gioco a cui stanno giocando.

«Le ho detto tutta la verità. Siamo rimasti amici.»

«Mi dispiace per lei. Però è giusto così.» dice Gian.

«Dispiace anche a me credetemi. Comunque. Dove sta il nano?»

«È in camera vostra. Non esce da oggi.»

«Vado da lui.»

Lascio Gian e Diego a giocare alla play e vado in camera da Tanc. Apro la porta e lo vedo sdraiato sul letto che dorme. È bellissimo, con i capelli scompigliati e la bocca leggermente socchiusa. Vado da lui e gli inizio a dare dei bacini su tutta la faccia. Lui apre gli occhi e quando mi vede mi salta addosso.

«Mi sei mancato tantissimo!» dice mentre io mi metto seduto sul letto e lui si mette a cavalcioni su di mettendo la testa nell'incavo del mio collo.

«Anche tu piccolo.»

Cascare Nei Tuoi Occhi||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora