Capitolo 1

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Guardo intorno a me e piano piano riaffiorano tutti i bei momenti vissuti in questa scuola. Sono immersa in un mix di emozioni: felicità per l'inizio di una nuova vita al college, tristezza perché lascerò comunque un pezzo del mio cuore in questo liceo, nel quale ho trascorso gli ultimi quattro anni. Qui ci sono tutti i miei amici, i professori che mi hanno aiutata in questi anni... insomma mi mancherà tutto ciò che fa parte della vita al liceo.
Ricordo il primo giorno di scuola, l'ansia che prese il sopravvento, il magone allo stomaco.
Ricordo quando conobbi per la prima volta i mie amici Kyle e Noah,da lì a poco diventammo inseparabili e, insieme alla mia migliore amica Corinne, venivamo chiamati "Il Quartetto".
Ci sono altri mille ricordi che potrebbero riaffiorare, ma vengono interrotti quando sento qualcuno che bussa sulla mia spalla, mi giro. È la mia migliore amica.
"Buongiorno amica mia, quali pensieri ti frullano in quella testolina?" chiede Corinne.
"Niente Cor, stavo pensando a ciò che abbiamo passato fino ad ora e a cosa ci riserva il futuro" rispondo
"Sempre a pensare al futuro... non ti sopporto più" replica.

Corinne è la mia migliore amica da sempre, la conosco sin da quando siamo nate. Io sono nata a marzo, mentre lei a giugno.
Ci conosciamo da così tanto tempo anche perché le nostre mamme sono migliori amiche da sempre quindi, sotto un punto di vista, era destino che anche io e Corinne lo diventassimo.
Fisicamente parlando io e la mia migliore amica siamo gli opposti: io mora, lei bionda, io occhi scuri, le occhi chiari. Lei è la persona più solare ed estroversa che io conosco, mentre io sono abbastanza timida e riservata, io molto razionale lei decisamente impulsiva, ma sono state proprio le nostre differenze a renderci inseparabili, perché l'una completava l'altra.

«Ehi bellezze» sentiamo. Sono Kyle e Noah.
«Ciao ragazzi» rispondo, salutando entrambi con un bacio sulla guancia. Subito dopo Noah va verso Corinne, e le da un bacio sulle labbra mentre Kyle viene verso di me,appoggia il suo braccio sulla mia spalla e con, aria scherzosa, si avvicina alle mie labbra per fare finta di darmi un bacio a stampo,imitando i nostri amici, per prenderli in giro.
Io, ovviamente, scoppio a ridere.

Corinne è fidanzata da quasi due anni con Noah. In un primo momento, quando li conoscemmo, erano come cane e gatto, litigavano sempre, non trovavano un punto accordo in nulla ma si sa... in questi casi c'è amore nell'aria, infatti poco dopo iniziarono a frequentarsi.
Kyle, invece, si frequenta da poco con un ragazzo del college, Aaron, le cose tra di loro sembrano andare molto bene.
Io, invece, sono l'unica dei quattro a non aver mai pensato all'amore, non voglio né incasinarmi già da ora né distogliere l'attenzione sul mio obiettivo: studiare per realizzarmi. In futuro, forse, potrei essere disposta ad innamorarmi.

Driin

Suona la campanella e noi siamo costretti ad andare nelle nostre classi.

La mattinata passa molto velocemente, all'uscita della scuola io e i miei amici abbiamo deciso di incontrarci nel cortile per andare tutti insieme nel nostro bar preferito, Starbuks, per passare il pomeriggio insieme.

«Alis, Corinne, siete pronte per andare?» mi dice Kyle mentre viene verso di me in compagnia di Noah.
«Si certo!» rispondo
«Perfetto, allora vieni con me in macchina e lasciamo andare i piccioni i da soli?» afferma Kyle.
«Sei un idiota» replica la mia migliore amica, sorridendo.
«Certo che si, non ho la minima voglia di vederli amoreggiare durante tutto il tragitto» rispondo e tutti scoppiano a ridere.

Mentre mi dirigo verso l'auto di Kyle mi arriva un messaggio

Ci sei per cena? Verranno anche i genitori di Molly, dobbiamo parlare tutti voi.

Certamente. A dopo fratellone.

Chissà cosa avranno da dirci, aspetteranno un bambino?  Inizio a pormi mille domande, ma smetto nel momento in cui arriviamo a destinazione.
Entriamo, ci sediamo e viene a prendere il nostro ordine una nuova cameriera, mai vista prima, avrà più o meno la nostra età, probabilmente sta lavorando qui per dell'estate. Pensandoci anche io dovrei trovare un lavoretto estivo che potrà farmi racimolare dei soldi da aggiungere a quelli guadagnati le estati precedenti per il college. Non ho voglia di chiederli ai miei, vorrei riuscire a pagare le tasse universitarie da sola. Tranne i miei amici, tutti quanti mi considerano la "figlia di papà" semplicemente per il loro lavoro che, inevitabilmente,permette loro di guadagnare abbastanza. Io non ho mai chiesto nulla, ho sempre voluto ottenere qualsiasi cosa unicamente grazie ai miei sforzi, non mi piace sentirmi dire "sei diventata qualcuno solo grazie all'aiuto di tua madre e tuo padre, se non ti avessero pagato per la tua istruzione non saresti arrivata da nessuna parte, senza di loro saresti una nullità". Queste affermazioni vengono fatte dalle persone che conoscono solo l'apparenza, perché in realtà non sanno che io ho sempre rifiutato le proposte di mio padre di essere iscritta a scuole private o di lavorare nella sua clinica d'estate.
Corinne schiocca le dita davanti il mio viso, per farmi tornare alla realtà
«Terra chiama Alis» afferma Corinne
«Sei sempre soprappensiero amica mia, quando la smetterai di chiuderti nel tuo mondo?» continua Kyle.
«Scusate ragazzi, avete ragione, stavo pensando a quale lavoro estivo fare» rispondo loro
«Basta pensare al lavoro Alis, ne hai di tempo, ora godiamoci questo caffè e cerchiamo di pensare a cose più interessanti, ad esempio... dove si va in vacanza?» mi interrompe Noah.

Noah è sempre stato il festaiolo del gruppo, da quando lo conosco non ci ha permesso di mancare ad una festa, per lui ogni singolo momento era ottimo per festeggiare.
«Ogni estate organizziamo una vacanza tutti insieme e, per festeggiare la fine del liceo e delle nostre estati libere, dovrà essere una vacanza completamente diversa e indimenticabile. Avevo pensato insieme a Corinne... e se andassimo in Italia? Precisamente Roma?» afferma Noah.
«Appoggio completamente la vostra idea» risponde Kyle
«Mi piace, ci sto» dico e la mia migliore amica mi abbraccia subito, contenta del fatto che io abbia accettato.

Dopo aver trascorso tre ore iniziando ad organizzare la nostra vacanza, è quasi ora di cena e Kyle si offe, gentilmente, di riaccompagnarmi a casa.
Saluto Kyle con un bacio sulla guancia, mi dirigo verso la porta di ingresso ed entro.
Dopo circa un'ora e mezza la cena è pronta, parliamo del più e del meno e, non appena tutti abbiamo finito di mangiare, mio fratello ci crede di prestare attenzione a quello che ha da dire.

«Allora, io e Molly vi abbiamo chiesto di cenare tutti quanti insieme perché ci sono delle novità che cambieranno le nostre vite» inizia il discorso Lucas «La prima novità è che mi hanno offerto un posto lavoro in una clinica di Los Angeles e ho deciso di accettare, tra circa due settimane io e Molly ci trasferiamo li» conclude e sento gli occhi bagnarsi di lacrime.
«Oltre a questa notizia, però, ce n'è una più bella» mentre mio fratello parla la sua fidanzata si alza e va accanto a lui« Grace, Josh, vostro figlio mi ha chiesto di sposarlo» si intromette Molly che dà noi la bella notizia e mostra a tutti il suo anello di fidanzamento.
Bene, è proprio appena termina di parlare che inizio a piangere ininterrottamente
«Congratulazioni!» urla la mamma di Molly
«Trattala bene figliolo, altrimenti sono guai» si intromette il futuro suocero di Lucas
Dopo aver aspettato che anche i mei genitori vanno ad abbracciare e congratularsi con entrambi, corro verso il mio fratellone per abbracciarlo.

«Non posso crederci, da un lato sono molto triste perché parti, non siamo mai stati lontani per più di un giorno. Chi mi darà la buonanotte e verrà a rimboccarmi le coperte? Chi mi aiuterà durante i miei attacchi d'ansia? Mi mancherai tanto» poi continuo il mio discorso e intanto Lucas mi tiene stretta a se dandomi anche un bacio sulla fronte «Da un altro lato, però, sono felicissima del fatto che vi sposiate, avete già deciso quando?» chiedo
«La data precisa ancora non la sappiamo, avevamo in mente di fissarla verso dicembre, magari nel periodo di Natale, chi lo sa. L'unica cosa certa è che vogliamo che le nostre nozze vengano celebrate qui, nella città che ci ha fatti conoscere» risponde.

Dopo aver continuato per ore a sommergerli di domande, non appena tutti vanno via, vado in camera mia, metto la sveglia al telefono e, come mi allungo sul letto, crollo in un sonno profondo.

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