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*Rebeka's pov*

Trattenni il fiato mentre Ashley scattava disperata verso il ragazzo e si abbandonava sul suo petto mentre le lacrime le rigavano il viso.
Il momento di felicità non durò molto, visto che nel giro di un minuto la stessa guardia che aveva lasciato andare la ragazza la riportò indietro di peso, separandola così dal moro, che invece venne semplicemente slegato da Janson e mantenuto i piedi da un altro uomo.
"Lasciateli qui, e chiudete la porta a chiave" ordinò l'uomo ratto alzando un braccio.
I suoi eseguirono, e come detto ci lasciarono soli, legati ai vari oggetti nella stanza.
"Finalmente" mormorò Frypan togliendosi le mani da dietro la schiena e iniziando a massaggiarsi i polsi.
Lo guardai stupefatta, e così fecero anche tutti gli altri: il ragazzo rise nel vedere le nostre espressioni.
"Non avete neanche notato che sono riuscito a stordire una guardia, e non so come questo testa di sploff si è anche dimenticato di legarmi" esclamò alzandosi in piedi prima di venire ad aiutarci.
"Ti bacerei Fry" esordì Minho.
"No grazie, sono a posto" ribatté Frypan alzando le braccia.
Quando tutti fummo liberi realizzammo che la porta era stata chiusa a chiave e sbarrata dall'esterno, e con questo non sapevamo come comportarci.
"Ora?" chiese Ashley massaggiandosi ulteriormente i polsi.
"Ora troviamo una via d'uscita" risposi decisa dirigendomi a passo svelto verso le finestre.
Tastai tutti i davanzali, fino a trovare l'unica finestra che non sembrava essere serrata del tutto.
"Qui ragazzi!" esclamai alzando lo sguardo.
Newt si precipitò al mio fianco da subito, avendo intuito cosa avevo intenzione di fare tirò fuori un lungo spillo dalla tasca del giubbotto.
"Che hai lì dentro? Il paese delle meraviglie?" domandò Minho alzando un sopracciglio scherzosamente.
"Ah sta zitto, datemi due secondi" rise il biondo iniziando ad armeggiare con la serratura.
Effettivamente dopo poco la serratura si spostò con un click e con l'aiuto dei ragazzi riuscimmo ad aprire con fatica la vecchia finestra.
Mi sporsi per prima: non dava sul nulla, eccetto una piazzetta che intuì essere il cuore pulsante dell'ex cittadella.
Non dovevamo essere troppo in alto, quindi con l'aiuto di una tenda mi calai all'esterno e mi lasciai cadere a terra, atterrando in piedi.
"Via libera" dissi a bassa voce verso gli altri dopo essermi guardata intorno.
In ordine Thomas, Kathrine, Ashley, Teresa, Newt, Minho e Frypan scesero nello stesso modo che avevo usato io, e proseguimmo il più silenziosamente possibile, fino a trovare la strada da cui eravamo arrivati all'inizio, che dava proprio sul portone.
"Merda, è sorvegliato" mormorò Thomas.
"Che ti aspettavi scusa? Dobbiamo farci avanti e sparare" rispose Ashley guardandosi in giro.
"È quello che si aspettano che facciamo, ci serve una strategia" ribatté Minho.
"Che pensi di fare?" chiese allora nuovamente la ragazza.
"Ci serve un diversivo, poi qualcuno si farà avanti e aprirà il portone per gli altri" risposi io, guardando annuire tutti gli altri.
"Mi togli le parole di bocca Rebe" ironizzò Minho alzando le braccia in segno di arresa.
Sorrisi appena prima di tornare a concentrarmi sul portone.
"Vado io, copritemi" disse Frypan tenendo stretta la pistola che si era tenuto da prima.
Lo assecondammo e rimanemmo a guardare mentre scattava verso l'uscita. Diverse guardie gli corsero incontro e li sapemmo con certezza di dover entrare in azione.
Minho scattò per primo e corse verso il portone lasciato scoperto, facendo cenno a Newt e Thomas di correre ad aiutarlo.
Mentre i ragazzi erano occupati con la nostra via d'uscita noi ragazze uscimmo allo scoperto e raggiungemmo Frypan, senza fermarci e soprattutto tenendo d'occhio Teresa e Kathrine, che erano le due del gruppo rimaste senza un'arma.
Sentimmo un forte boato, e quello fu il segnale dell'apertura della porta.
Io e Ashley corremmo dietro alle altre due, e nel giro di mezzo minuto fummo all'esterno.
"Idioti, seguiteli!" sentimmo gridare Janson ormai in lontananza.
Annaspando e ansimando raggiungemmo le macchine, lasciai la pistola a Minho e mi misi alla guida della prima auto che mi trovai davanti.
Non può essere così difficile, pensai. Mi ricredetti quando dopo aver premuto il pedale l'auto fece uno scatto in avanti di almeno tre metri.
"Parti!" esclamò Newt affacciandosi dal finestrino, con la pistola puntata dietro di noi.
Colpimmo in pieno una duna e per poco Ashley non cadde nella sabbia.
"Tutto bene?" quasi gridò lei da dietro.
"Non ho mai guidato prima d'ora okay? E quando l'hai fatto tu non eravamo inseguiti da malati di scienza che vogliono usarci per dei fottuti esperimenti!" gridai virando verso la nostra base.
Continuavo a sentire spari, sia da parte dei miei compagni che da parte degli uomini che ci stavano alle calcagna.
Mi venne un'idea, ma era pericolosa e avrebbe avuto due risultati: un incidente automobilistico che nel peggiore dei casi avrebbe rotto almeno un arto a tutti i passeggeri o la nostra parziale libertà.
Inutile dire che la misi in pratica.
Schiacciai il pedale con una forza che non credevo di avere, e a tutta velocità scattai verso una duna in pendenza.
"Tutti dentro!" gridai rivolta ai ragazzi che erano ancora intenti a sparare all'esterno.
Arrivati in cima alla duna l'auto si staccò da terra per almeno cinque secondi, prima di atterrare non esattamente delicatamente a terra, fortunatamente lasciandoci tutti illesi.
Istintivamente irrigidì le braccia sul volante e rimasi immobile senza fiato, ci eravamo riusciti.
Sentii diverse mani sulle spalle e tutti i ragazzi esultare prima di ricompormi e ripartire a tutto gas verso la base.
"Prendete questo bastardi!" gridai fuori dal finestrino seguita dagli esulti  di Ashley, Newt, Minho e Thomas.

Dopo mezz'ora riuscimmo a parcheggiare davanti alla base, tutti scombussolati ma allo stesso tempo estasiati da quello che avevamo appena passato.
Appena misi piede fuori dall'auto i ragazzi mi abbracciarono all'unisono.
"Troppo affetto, ho fatto solo il mio dovere" risi appena si staccarono.
"Ehi sorella, queste sono le mie di battute" ribatté Minho mettendomi un braccio intorno alle spalle.
Le nostre risate vennero interrotte da Jorge e Brenda, che ci raggiunsero all'esterno nel giro di pochi secondi.
"Cosa credevate di fare? Lanciarvi in una missione suicida così?" quasi gridò Jorge, sembrava su tutte le furie.
"Che altro avremmo dovuto fare? Hanno quasi ucciso Thomas!" ribatté a voce ancora più alta Ashley puntando un dito contro il ragazzo.
Brenda sgranò gli occhi e potrei giurare di averla vista sul punto di raggiungerlo, ma poi immobilizzarsi dopo aver intercettato lo sguardo assassino della bionda.
"Non abbiamo più molto tempo, Janson ha alcune delle nostre informazioni riguardo al Braccio Destro ora. Era l'unico modo per evitare che torturasse Thomas" dissi stringendomi nelle spalle.
"Questo non era previsto. Bene, preparate  le vostre cose, si parte tra due giorni, quando avremo tutto più chiaro sull'argomento Braccio Destro" rispose Jorge tornando nell'edificio senza più dire una parola.

Maze Runner || PHASE TWODove le storie prendono vita. Scoprilo ora