Capitolo 11

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P.O.V. Victoria

Mi sveglio, sono di buon umore. Il che è strano considerando che ho una recita da fare. Faccio una doccia e apro l'armadio. Oggi che mi metto? Va bene che sarò la narratrice ma non posso andare vestita come sempre. Sto per 5 minuti a fissare i vestiti. SaChiederó a Nat. La chiamo su cellulare
...
"Pronto Nat, che ti metti per la recita?" Le chiedo
"Io mi vesto come sempre perché uso un costume della scuola" risponde
"Ah... mi inventeró qualcosa, ci vediamo al solito posto" sto per staccare ma Nat mi ferma
"Vic vai direttamente a scuola. Mi porta mia mamma"
"ah okay, ciao" stacco. Bene, userò questi. Prendo gonna a vita alta nera, una maglia bianca di pizzo e una giacca in jeans. Metto le all star, lego i capelli con un chignon morbido ed esco. Mi incammino verso scuola. Dato che sono sola ne approfitto per ripetere la parte che devo narrare. Una macchina passa accanto a me e si ferma. E che macchina ragazzi, una Range Rover appena uscita dalla fabbrica. Tutta luccicante. Che succede? Mi vogliono rapire? Vado in ansia da sola. La portiera del giudatore si apre ed esce Jake. Forse era meglio se si fosse trattato di un rapitore, spero non mi rovini la mattinata.
"Che fai li?" Mi chiede
"Vado a scuola?" Gli rispondo.
"Sali" dice. Sembra piú un ordine che un invito
"No no sto bene così. Mi piace camminare." Rispondo guardandomi attorno in cerca di qualcuno che mi salvi da lui
"Ho detto sali" insiste lui, forse non ci siamo capiti bene.
"Ma io..." mi prende lo zaino e lo butta nel cofano. Apre la portiera e con un gesto della mano mi invita a salire. Mi sa che parliamo in due lingue diverse, non mi va di litigare di buona mattina perciò salgo senza protestare. C'è anche sua sorella che è seduta davanti, non pensavo venisse a scuola con noi...
"Ciao ragazzi" saluto
"Buongiorno" rispondono. Jake sale e si mette a guidare. Dan ascolta la musica e Mike parla da solo. Mi preoccupa.
"Perché parli da solo?" Gli chiedo
"Oh, sto ripassando la parte" dice interrompendosi per poi ricominciare. Nessuno parla, c'è solo un silenzio imbarazzante. Il mio cellulare vibra e vedo che Nat mi ha appena scritto. Mi sta chiedendo dove sono. Se solo non mi avesse lasciato da sola... mi sento un sacco a disagio.
"Chi ti cerca di buona mattina?" Chiede Jake guardandomi dallo specchietto
"É... come hai fatto a sentirlo?" Gli chiedo. Era in vibrazione, se non l'avessi avuto in mano non l'avrei neanche sentito. Non mi risponde, ormai c'ho perso le speranze.
"Nat" dico. Mi fissa per un attimo e torna a guardare la strada. È proprio strano. Dopo pochi minuti siamo arrivati. Parcheggia davanti alla scuola e scendiamo. Tutte le ragazze li fissano come se fossero dei greci scesi in terra. Scendo pure io e tutti gli sguardi si concentrano su di me, già... sono la "fortunata" che ha avuto un passaggio dai nuovi arrivati. Urrà che gioia... detesto stare sotto i riflettori. Prendo lo zaino, ci sono Jake e Jennifer che stanno parlando
"Davvero devo stare in mezzo a questi umani?" Chiede, che intende con "umani"?
"Fidati sorellina, ho provato in tutti i modi a far cambiare idea a nostro padre ma sai già come funziona" risponde Jake
"Già, non si può contestare un ordine del re. Io inizio ad andare", ho sentito bene? Re? Ma di cosa diavolo stanno parlando questi due? Jake nota la mia presenza. Tiro fuori il telefono appena in tempo, faccio finta di messaggiare con qualcuno.
"Grazie" gli dico. Non risponde ma mi fa un cenno con la testa. Andiamo verso l'entrata e vedo Nat. Viene verso di me e mi abbraccia.
"Dopo mi dici che ci facevi con loro" sussurra al mio orecchio.  Entriamo e andiamo in aula magna. Sono tutti li che aspettano che la professoressa di inglese apra la porta. Gabriella appena vede Jake va da lui scodinzolando. Ma come può essere così stupida? Non la sopporto. Entriamo e ci dividiamo tra maschi e femmine. Natasha prende il costume e se lo mette. É di colore verde chiaro con del pizzo bianco sulle spalline. La gonna é ampia ed é stretto sul seno e sulla vita.
"Come mi sta?". È bellissima, le calza a pennello come se fosse fatto su misura per lei. Le sistemo i capelli ed esco per chiamare i ragazzi.
"Sembro un duca del cinquecento" dice Mike mostrandomi il costume. Gli sta davvero bene. Ha una specie di giubbotto nero con delle linee bianche, dietro invece ha un mantello rosso che da subito nell'occhio. Un colore meno vistoso non c'era? Per il resto è perfetto. Sintona con la sua carnagione bianca. Non passerà di certo inosservato.
"Natasha dov'è?" Dice Dan, rientro nello spogliatoio per vedere che sta facendo
"Sei sicura che sto bene?" Chiede nervosa
"Si tesoro, sei incantevole" rispondo abbracciandola. Le tengo la porta, ma mentre sta per uscire inciampa nel vestito ed essendoci il gradino mette male il piede. Inutile il suo tentativo di aggrapparsi a me per salvarsi ma riesce solo a trascinarmi con se. Cadiamo per terra come due sacchi di patate, bene... incominciamo con le figuracce
"che male!" ho sbattuto il gomito sul pavimento. Non mi sento più il braccio.
"Cavolo la caviglia" si lamenta Nat. Dan mi aiuta ad alzare mentre Mike controlla la gamba di Nat.
"Ti fa male?" Le chiede.
"Molto, ho preso una bella storta" risponde, prova ad alzarsi e ad appoggiare il piede ma non ci riesce.
"E adesso come facciamo?" Dico alzando la voce. Dallo spogliatoio esce Jake. Ci guarda confuso, Dan gli spiega al volo che cos'è successo.
"Non posso recitare cosi" dice Nat dolorante
"Se non reciterai nemmeno io lo farò" risponde Mike. Apprezzo il gesto ma rischiamo di prenderci una bella insufficienza.
"Vado dalla prof a dirle che non facciamo la recita" dico
"Aspe, chi ti ha detto che Romeo e Giulietta non saliranno sul palco?" Dice Natasha con un sorriso inquietante, oh no...
"Ci sostituirete tu e Jake" dice Mike.
"Ha ha ha hai detto la cazzata del secolo" risponde Jake ridendo
"Spero stiate scherzando" dico nervosa. Ma neanche da morta, preferisco prendere 4 piuttosto che recitare con lui. Ma Mike non può fare Romeo? Mi andrebbe bene chiunque ma non Jake. Però... non posso fare l'egoista. Farei prendere un brutto voto anche a Nat che poverina non se lo merita. Devo fare questo sacrificio
"Va bene accetto" dico, Nat mi da il cinque. Guarda cosa mi tocca fare per te amica mia.
"Io mi rifiuto, vai tu Dan" dice Jake.
"Non so bene le battute"
"Mi state pigliando per culo? Devo davvero fare sta pagliacciata?" Risponde Jake, sto perdendo la pazienza. Prendo un bel respiro e mi avvicino a lui
"Sentimi bene, non me ne frega un fico secco se non vuoi recitare. Ci rimettiamo tutti, non solo te e smettila di fare l'egoista. Mettiti il suo costume e muovi il culo a salire su quel dannato palco chiaro?" Dico, avrò sicuramente il viso rosso dalla rabbia. Perchè deve pensare a solo a stesso? Siamo un fottuto gruppo di lavoro, ci rimettiamo tutti per le sue cazzate e il suo orgoglio di merda. I suoi occhi sembrano scurirsi, il lineamenti del viso si induriscono lasciando spazio a un'espressione seria come la morte. Si sta avvicinando pericolosamente a me ma qualcuno di tira via. Bene vuoi litigare? Fatti sotto, non sono di certo una che si tira indietro.
"Vai a cambiarti Victoria" dice Dan spingendomi dentro lo spogliatoio. Ritorno indietro per aiutare Nat.
"Che cos'era quello?"
"Mi ha rotto le palle quel ragazzo" rispondo
"Se non ci fosse stato Dan ti avrebbe distrutto lo sai vero?" Dice sfilandosi il costume. Giusto... diciamo che ho rischiato parecchio rispondendogli in quel modo ma non mi interessa. Qualcuno lo doveva rimettere al suo posto
"Non mi farà niente stai tranquilla" me lo passa e lo indosso.
"Sta meglio a te che a me, farai un figurone" dice Nat facendomi i complimenti
"Guarda... voglio solo levarmi sta recita dalle scatole cosi ognuno andarà per i cavoli propri" rispondo, faccio una coda alta. Ripasso al volo le battute. Sono ansiosa ma posso farcela.
"Okay, sono pronta"

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